Serie TV > Sherlock (BBC)
Ricorda la storia  |      
Autore: Aika Morgan    30/04/2012    21 recensioni
So per certo che molti di voi mi invidieranno, una volta letto questo memoriale.
Solo io ho il privilegio di accarezzare le spalle e il petto nudo di Sherlock, di essere la sua seconda pelle e bearmi del suo profumo oltre che della carezza dei suoi capelli arricciati lievemente sulla nuca fino a toccare il mio colletto.
Sì, sono la sua camicia viola, quella che spesso gli vedete addosso e che vi fa sospirare ogni volta che Sherlock la indossa lasciando due bottoni aperti.
Lo so, state sicuramente pensando che una camicia non possa avere pensieri ed emozioni proprie, ma vi dimostrerò quanto vi sbagliate.
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, John Watson , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sherlock BBC'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

Cuore di stoffa.

 

So per certo che molti di voi mi invidieranno, una volta letto questo memoriale.

Solo io ho il privilegio di accarezzare le spalle e il petto nudo di Sherlock, di essere la sua seconda pelle e bearmi del suo profumo oltre che della carezza dei suoi capelli arricciati lievemente sulla nuca fino a toccare il mio colletto.

Sì, sono la sua camicia viola, quella che spesso gli vedete addosso e che vi fa sospirare ogni volta che Sherlock la indossa lasciando due bottoni aperti.

Lo so, state sicuramente pensando che una camicia non possa avere pensieri ed emozioni proprie, ma vi dimostrerò quanto vi sbagliate.

Del resto la saggezza popolare dice che gli oggetti hanno un'anima e che, se potessero, avrebbero mille cose da raccontare sui rispettivi proprietari.

Quindi ecco, lasciate che vi racconti qualcosa di me.

Sono una camicia viola, come tante altre. Sono fatta di stoffa ordinaria e non ho assolutamente idea del perché, fra altre cinque sorelle gemelle, il destino abbia voluto che Sherlock, al negozio, scegliesse proprio me.

Ricordo ancora il momento in cui i suoi occhi si posarono su di me, poco prima che la sua mano afferrasse la gruccia alla quale ero appesa.

Quel giorno Sherlock aveva l'aria annoiata di chi è stato costretto ad andare in giro per fare acquisti, come quegli uomini – e sono tanti – per i quali una cosa vale l'altra e che dunque non capiscono l'utilità di dover sprecare del tempo in giro a fare acquisti. E, in effetti, qualcuno doveva averlo costretto ad andare a fare un giro per rinnovare il suo guardaroba, considerato quell'uomo elegantissimo con tanto di ombrello appeso al braccio che gli stava alle costole e non lo mollava un attimo.

Bianca, prendila bianca, Sherlock! – sono state le poche parole che gli ho sentito dire in quell'occasione – È decisamente più adatta.

Probabilmente ha scelto me per puro spirito di contraddizione nei confronti di quello che poi avrei scoperto essere suo fratello, il quale continuava a sostenere come il viola fosse un colore fin troppo strano anche per uno come lui.

Quante cose ho visto in quel suo caotico appartamento!

L'ho visto annoiarsi perché non c'era alcun caso interessante del quale occuparsi, oppure suonare il violino in cerca di ispirazione, oppure ancora rispondere sarcasticamente ai dubbi di Lestrade – dubbi e domande banali, ma così banali! – sulle sue indagini.

Ma i momenti più emozionanti sono stati altri.

Dalla mia posizione privilegiata ho potuto assistere a scene delle quali tutti parlano, ma che nessuno ha la certezza che siano realmente accadute.

Sherlock indossava me la prima volta che ha dormito con un uomo. E per dormire non intendo esattamente dormire, logicamente.

È successo una sera di ottobre, una delle tante in cui lui e il dottor Watson – il suo coinquilino, quello che indossa sempre ridicoli maglioni con in quali ho imparato a convivere ammucchiata sul pavimento quando loro non hanno bisogno di noi per scaldarsi – erano andati a mangiare fuori perché non c'era la loro padrona di casa a pensare a tutto come al solito.

Erano tornati a casa un po' più tardi del solito e, cosa inusuale, si erano concessi una bottiglia di vino da accompagnare alla cena.

Solo un esperimento... – aveva bofonchiato Sherlock mentre si versava il terzo bicchiere – resisterà più tempo la tua mente da razionale medico o la mia da geniale consulente investigativo?

Era del buon vino, ne ricordo il sapore perché inavvertitamente qualche goccia arrivò a bagnare il mio polsino sinistro.

Una volta rientrati a casa si erano seduti sul divano e avevano cominciato a parlare, parlare, parlare, fino a quando il dottor Watson non aveva preso l'iniziativa e – in seguito a chissà quale noiosa disquisizione di Sherlock a proposito del tabacco – non l'aveva baciato sulle labbra, dicendogli che quando beveva era più logorroico del solito.

Non dimenticherò mai le sue dita tremanti che sbottonavano goffamente i miei bottoni, né i suoi occhi che fissavano Sherlock come se mai avesse davvero amato qualcuno prima di allora. Divenni d'intralcio e finii alla rinfusa su una poltrona della stanza insieme a tutti gli altri indumenti, ma lo stesso riuscii a vederli mentre facevano l'amore e poi si addormentavano avvinghiati l'uno all'altro.

Questa scena si ripete spesso, molto più di quanto possiate immaginare, ma ogni volta è sempre una nuova emozione.

Sherlock mi indossa spesso, specialmente da quando si è reso conto che il viola gli dona.

Sapete, anche se non lo ammetterebbe mai, è un dannato egocentrico, e adora attirare l'attenzione. No, non solo sulla sua proverbiale intelligenza, ma anche sul suo aspetto fisico.

Per cosa crediate che lasci quei bottoni aperti? Di certo si è accorto che Molly sospira un po' più forte quando lo vede indossarmi, e che anche John resta piacevolmente colpito dal contrasto fra il mio colore viola scuro e la pelle candida di Sherlock.

Sono un sottile elemento di seduzione, vengo indossata ogni volta che Sherlock ha bisogno di sentirsi più attraente di quanto già non sia, e soprattutto quando ha bisogno che altri lo notino.

Fino ad adesso però, l'unico che ha avuto il privilegio di toccarmi, oltre a lui, è sempre stato solo John che, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, col tempo non ha imparato ad essere meno goffo o imbranato quando lo spoglia, anzi trema sempre e ogni volta mi provoca un piacevole brivido, quasi un solletico, ai bottoni.

Una volta John l'ha ammesso, che trova Sherlock molto più sexy con me addosso. Non posso negare che la cosa mi abbia riempita d'orgoglio, anche se già ero consapevole della cosa. Quello che però ha fatto palpitare un po' di più il mio cuore di stoffa, è stata la risposta di Sherlock, mormorata a voce bassa, all'orecchio del suo compagno.

Le tue osservazioni sono sempre così scontate, John. Credi davvero che non avessi calcolato anche questo, quando l'ho comprata?

In realtà io credo che bluffi clamorosamente quando dice così. Lo fa sempre, quando non vuole ammettere di non avere il controllo di qualcosa. E per quanto sia geniale, Sherlock non ha mai capito nulla di seduzione e sentimenti. Dice che sono poco importanti, figurarsi se può perdere tempo con delle cose così banali!

E Jon, povera anima candida, ci casca sempre, limitandosi a ridacchiare contro la spalla di Sherlock e a sussurrargli che doveva aspettarselo, in effetti.

Cosa? State pensando che io sia troppo arrogante o creda troppo in me stessa?

Beh, può succedere anche che un indumento acquisisca il carattere del suo proprietario, e probabilmente appartenere a Sherlock Holmes ha influito nel forgiare parte della mia personalità, rendendomi giusto un po' supponente.

Ma insomma... credo di potermelo permettere, no?

Dopotutto sono la sua unica ed inimitabile sexy camicia viola.

 

 

 

 

 

______

 

Cioè no.

Non posso credere di averlo fatto (cit. colta).

Ho scritto il pov di una camicia. Non ho più una dignità e ne vado fiera.

Penso che prima o poi scriverò qualcosa di serio in questo fandom, abbiate fede :D Che poi questa fic stava iniziando a tendere all'angst, ma ho deciso di tenere la cosa sul leggero u___ù

Questa roba partecipa al primo turno dello Sherlothon della community Sherlockfest con il prompt "Purple Shirt of Sex".

Se siete arrivati fin qui e volete donare un euro per la raccolta fondi per i miei neuroni dispersi, lasciate una recensione ed essa verrà conteggiata per la campagna "Dona un neurone ad Aika".

 

Un bacio,

Aika.

   
 
Leggi le 21 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: Aika Morgan