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Autore: marttss    30/04/2012    3 recensioni
buonsalve *w*
bho è da un po' che volevo scrivere una fanfiction sui the wanted, e quindi eccomi qua c: spero non vi faccia troppo schifo uù
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-Oh basta Julie, questa volta ho chiuso sul serio. Giuro, giuro su me stessa, che non ci avrò più nulla a che fare. Lo giuro. E tu sei qui, sei la mia testimone. Okay?-
Julie mi guardava incerta, sapeva che probabilmente ci sarei ricascata, ma sapevo di essere forte, di essere cresciuta. Potevo farlo.
-Okay Amy-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jay McGuiness , Max George, Nathan Sykes , Siva Kaneswaran , Tom Parker
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2.

 Tolsi gli occhiali da vista, mettendoli via nella borsa per poi chiuderla. Uscì dalla mia classe, e sorrisi: Anche oggi ce l'avevo fatta.
Fare quella scuola era una sfida ogni giorno, e le sfide erano pane per i miei denti. Vivevo di continue sfide. Diedi un'occhiata veloce alla bacheca, ma non vi trovai nulla di interessante, così uscì dal palazzo e non appena lo feci, una goccia mi cadde sulla fronte.
-Meraviglioso!-
Mi maledissi per non aver ascoltato Lily che mi diceva di prendere l'ombrello, le sue previsioni non sbagliavano mai.
Iniziai a correre verso la fermata della metro, ma la pioggia divenne sempre più forte e la fermata era un po' lontana dall'università, così decisi di fermarmi in un bar, per aspettare che, per lo meno, diminuisse un po'.
-Buongiorno!-
Il barista era particolarmente felice e così lo salutai sorridendo.
-Un caffè per favore-
-Arriva subito-
Mi sedetti e guardai fuori dal vetro del bar: Londra e la pioggia erano una cosa sola, e la gente si dirigeva da tutte le parti con l'ombrello, scontrandosi e talvolta maledicendosi.
Ma d'altronde Londra era magnifica, cosa poteva esserci di negativo? Nemmeno la pioggia l'avrebbe rovinata.

-Buongiorno Martin!-
Mi voltai, mi voltai perchè io conoscevo quella voce.. Fin troppo bene.
Ecco cosa poteva rovinare Londra, o meglio chi: Nathan Sykes.

Esci da qui Amy, alza il culo ed esci. Subito, muoviti.
-Il solito Nate?-
-Sì grazie, vado a sedermi.-
No ti prego, ti prego, ti prego. Non qui, non qui.
Sentì i passi di Nathan sempre più vicini. L'unica cosa che mi poteva salvare era il fatto che ero di spalle, e che lui non si sedesse di fronte a me.
Dio aiutami.
Vidi Nathan passarmi davanti e sedersi proprio al tavolo davanti al mio.
Cazzo, ma una botta di culo mai? Non era possibile.
Teneva lo sguardo puntato sul suo iphone, ma non appena lo avrebbe alzato, avrebbe trovato il mio.. Ne ero più che certa.
Blocco il cellulare e lo mise in tasca, e fu in quel preciso momento che alzò il viso e guardò nella mia direzione.
Mi vide, mi riconobbe.. E come non farlo? Certo che mi riconobbe, lo capì dai suoi occhi e dalle sue guance che divennero leggermente rosse.
I suoi occhi azzurri erano sempre stati un punto debole per me: Mi scrutavano e cercavano i miei, che però cercavo di puntare altrove.
La scena era piuttosto strana. Continuare a fissarsi, da due tavoli in un bar sconosciuto, e nonostante questo, odiarsi fino alla morte.
Ad un tratto, Nathan si alzò e si mosse nella mia direzione.
Sospirai a lungo e quando lo vidi sedersi proprio davanti a me, il mio respiro si bloccò.
No Amy, avevi detto basta giusto? Quindi basta.
Cercai di trattenermi e di rendere il mio respiro il più regolare possibile, ma non era facile.. Per niente.
-Ehy Amy.-
Accennai ad un movimento con il capo, che doveva essere un saluto.
'Ehy Amy' era davvero tutto quello che sapeva dire? Mi guardò con sguardo insicuro, non sapeva bene cosa dire o cosa fare, dato che la prima cazzata l'aveva già fatta.
-Come stai?-
-Oh benissimo, non potrebbe davvero andarmi meglio. E tu?- Nella mia voce c'era un pizzico di sarcasmo, che ovviamente lui fece finta di non afferrare.
Annuì sorridendo debolmente -Benissimo anche a me. Siamo appena tornati dall'America.-
-Lo so.-
Incrociò le mani sul tavolo e iniziò a torturarsi le mani, mentre io rimanevo impassibile sotto al suo sguardo.
-Allora.. studi ancora giornalismo?-
Annuì -Sì, lo studio ancora.-
Dopo un'attesa interminabile finalmente arrivarono le nostre due ordinazioni, ringraziai 'Martin' con un sorriso e iniziai a sorseggiare il mio caffè e Nathan fece lo stesso.
Ma cosa si credeva di fare? Adesso si metteva a fare l'amico? Non volevo la sua amicizia, non volevo lui.
Dopo qualche minuto di imbarazzante silenzio, lui prese la parola schiarendosi leggermente la voce e poggiando la tazzina di caffè sul tavolo.
-Senti Amy, io..-
-No, tu nulla. Sei tornato in città? Buon per te. Ma con me hai chiuso, mettitelo bene in testa.-
Detto questo mi alzai, pagai 'Martin' e me ne andai.
Mi stupì delle cose appena dette. Non ero mai riuscita a parlare così schiettamente con Nathan, e soprattutto non mi ero mai sognata di rifiutarlo, ma come avevo detto, ero cresciuta ed ero più forte.

 

Chissà Amy dove cazzo si era cacciata. Non si era fatta sentire per tutto il giorno e la cosa mi preoccupava.
Provai a chiamarla nuovamente ma aveva il telefono staccato.
Julie sei troppo paranoica, smettila di fare la paranoica.
Ultimamente mi preoccupavo troppo per Amy, ma mi sembrava così indifesa e non era più la stessa di prima dopo 'quel fatto'.
Presi le buste della spesa e uscì dal supermercato, sovrappensiero. Pr fortuna stasera la portiamo a sfogarsi oppure ci diventa depressa.
Senza accorgermene andai a sbattere a qualcuno, rovesciando le buste della spesa e vedendo le mele iniziare a rotolare da tutte le parti.
Cazzo, perchè quando cammino non penso a camminare, invece di farmi tutte queste flippe mentali?
Alzai lo sguardo per scusarmi e incontrai dei bellissimo occhi castani che mi fissavano divertiti.
-Thomas Anthony Parker?-
-Cristo santo Julie, quando mi chiami così mi fai quasi paura.-
Sorrisi.
Tom Parker, uno dei migliori amici di Nathan, nonché uno dei miei amori super segreti.
Mi aiutò a raccogliere le cose e le rimise nelle rispettive buste.
-Grazie mille.-
-Ma figurati. Ma a cosa pensi quando cammini?- Rise nuovamente e io con lui.
Tirò fuori una sigaretta e se la accese, circondando l'accendino con la mano per proteggere la fiamma dal vento.
-Stai bene?-
Annuì -Io sì.- Mi guardò -Amy?-
-Bam, bersaglio colpito.-
Buttò fuori il fumo dalla bocca -Ancora per Nathan?-
-Ancora? Non è una cosa così storica Tom. E' successo tutto due mesi fa, e lei.. bhè ecco, lei ci teneva.-
Stavo per dirgli che lei lo amava, ma sapevo che Tom non credeva in queste cose, e così mi trattenni per i suoi eventuali discorsi.


 

 


baaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaang, salve a tutti uù
come state? io non c'è male, me la cavo ecco pft.
comunque, graaaaaaazie per le recensioni e mi fa tanto piacere sapere cosa ne pensate, perciò continuate a recensire ciccebbelllle <3
per il resto, nate ha fatto il suo ingresso e anche tom! :'D
alla prossima, baci xx


 

  
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