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Autore: LivingTheDream    30/04/2012    17 recensioni
"«Vado via».
Va via, il mio John va via.
Ma che dico mio, mio non lo è mai stato. Glielo leggevo in faccia.
Ed ora va via.
«Vai via. Addio?»
«Spero di no».
«Speri di no.[...]"
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, John Watson , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Mi dispiace, ma devo andare via».

Fa male.

«Scusami».

Non avrei mai immaginato che sarebbe finita così. Non avrei mai immaginato che sarebbe finita in generale, a dirla tutta.

«So che dovrei dire qualcosa, ma mi sembra tutto stupido, al momento. Quindi, ancora, scusami».

Rimango in silenzio. Non ho detto una sola parola da quando ha iniziato a parlare, guardandomi negli occhi con una sicurezza che non gli avrei mai dato.

«Ti prego, dì qualcosa».

Sono rare le volte in cui gli dico di no. Stavolta è difficile obbedirgli.

Si volta, lascia cadere le braccia lungo i fianchi, ne risolleva uno e si stropiccia il viso. Mi guarda di nuovo.

«So di essere stato precipitoso, so che avrei dovuto pensarci prima, so che anche iniziare, tutta questa storia, è stato un errore madornale. Ma io non ti merito. Fidati. Hai bisogno di qualcuno che ti meriti più di me, e lo troverai, eccome se lo troverai. Ma io devo andarmene».

Troverò qualcuno che mi meriti, John, te lo prometto. John. Che mi meriti e che mi faccia sentire un po' meno un rifiuto del mondo. Ma trovarne uno migliore di te sarà difficile. Ma almeno in questo credo di poterti obbedire.

«Ora, per favore, dimmi qualcosa».

Credo.

«Parla, per l'amor di Dio. Dimmi di restare, cacciami, chiedimi l'ora, mandami a fare in culo, ma ti prego, almeno, parla».

Scusami, John.

«Le valigie sono già pronte, immagino. Le tue, intendo», dico finalmente.

Sbuffa, come se gli si fosse sciolto un nodo nello stomaco.

«Lo sono. Scusami, non sai davvero quanto-»

«John?»

«Dimmi».

«È stata tutta una presa in giro?»

«Assolutamente no. Tengo davvero a te come poche altre cose al mondo, dovresti capirlo. Solo, c'è un'altra persona che non posso davvero ignorare».

«E perché solo ora?»

«Solo ora è arrivata. Solo ora è tornata, anzi. Scusami, scusami ancora, sul serio io-».

«Smettila. Quindi vai via».

«Vado via».

Va via, il mio John va via.

Ma che dico mio, mio non lo è mai stato. Glielo leggevo in faccia.

Ed ora va via.

«Vai via. Addio?»

«Spero di no».

«Speri di no. Bene. Ci si vede, allora, immagino?»

La valigia gli è apparsa in mano. Annuisce. Non aveva mai portato via tutto, da quella casa, dovevo immaginare che sarebbe partito di nuovo, ma più il tempo passava più pensavo che sarebbe stato mio, mio davvero, mio per sempre.

I suoi passi si allontanano. Sta per andare, sta andando, c'è quasi.

«John? Mi fai un favore, almeno?»

«Quello che vuoi».

«Dì a Sherlock che è un uomo fortunato».

«Lo farò, Mary. Lo farò».

E non se n'è davvero andato solo perché non è mai davvero arrivato qui.


Nda: questa storia partecipa alla Sherloton, con il prompt #7. Bisessualità

   
 
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