Pov Geoff
Mi ritrovo a casa, dopo quello che era
successo al lavoro, il mio capo ha detto di andare a riposarmi, ma
per quanto mi sforzassi non riuscivo a chiudere occhio.
Continuavo a ripetermi in testa: Sarò
padre.
Un tipo come
me?
In che guaio
mi sono cacciato?! Non sarò mai un padre che si rispetti!
Non sono neanche capace a badare a
me stesso, figurati ad un bambino. O bambina.
Tiro un lungo sospiro, accendendo la
televisione e cercando di distrarmi con qualche programma sportivo.
Sam entra in casa, distrutto quanto me,
chissà che gli prende.
Si siede sul divano, fissando assente
lo schermo della televisione e lanciando qualche sospiro ogni tanto.
Dopo qualche minuto, gli porgo il telecomando <Se vuoi
puoi
metterti qualche videogioco…Non sto guardando niente di
interessante>
<No ti ringrazio…Ma
non ho
voglia di giocare>
Mi volto verso di lui, incredulo di
ciò
che ho appena sentito.
Non ha voglia di giocare? Il nerd
delle partite on line?! Ma che sta succedendo oggi?!
<Wow amico, devi essere parecchio
scosso se non hai voglia di usare i tuoi aggeggi elettronici>
<Ho incontrato la ragazza dei
miei sogni, ma per lei sembra che io non esista…> Dice
tristemente
<Oh…Mi
dispiace…>
<Non credo ci sia cosa peggiore
che essere scaricato in questo modo…>
E tra un sospiro e due sorsi di birra,
improvvisamente mi viene voglia di raccontare tutto.
<Aspetto un figlio>
Nel modo più naturale
possibile.
<COSA?!> Sam
spicca quasi
un sobbalzo, sorpreso della notizia <Tu…Tu…>
<Eh? Non io, Bridgette
è
incinta>
<Lo supponevo genio> Sbuffa
il ragazzo, spegnendo la televisione <E lo dici
così, come se
niente fosse, è una grande responsabilità badare
ad un bambino. Lo
terrete? Andrai a vivere con Bridgette? Non vi conviene prima
sposarvi? E…>
<Basta basta!> Lo
blocco
<Ancora non so cosa mangerò a pranzo! Non
farmi pressioni>
Riaccendo la televisione, cercando di ignorarlo, ma Sam sembra non ne
voglia sapere di lasciarmi in pace.
Avrei dovuto stare zitto e non
dirgli niente.
Ma forse dovevo davvero
parlarne
con qualcuno, e tra tutti i ragazzi che conosco, Sam sembra quello
più serio, o almeno in queste cose.
<Non ti sembra sia una
responsabilità un po’ troppo grande?>
<Che vuoi dire?>
Domando
incuriosito.
<Ricordi i nostri due
criceti?>
<E’ stato un incidente!
Non
volevo aspirarli con quel coso!>
<Si chiama aspirapolvere, e
ripeto che non è stata una buona idea>
<Sembravano sporchi, volevo solo
pulirli un po’> Cerco di giustificarmi ma
inutilmente
<E il nostro pesciolino rosso?
E’
morto dopo due giorni che l’hai portato a casa! E per colpa
tua>
<Sai che i pesci rossi non durano
molto…>
<Gli hai dato da mangiare la
varechina!>
<Duncan si era scordato di
prendere il mangime, stava morendo di fame e…>
Ad un tratto
mi blocco, ripensando a tutti quegli incidenti che ho causato ai
nostri animali <Cavoli, e se per caso do da mangiare la
candeggina a mio figlio?! Bridgette mi ucciderà!> Mi
volto
verso Sam, afferrandolo per le spalle <Rischierà
la vita
ancora prima di compiere due anni! Non posso fargli questo! Sam,
aiutami!>
<Va bene va bene, mollami!>
Si scosta da me, pensando ad una soluzione <Hai nove
mesi di
tempo. Potresti leggere qualcosa, oppure…>
<Ehm…Leggere….Qualcosa…?>
Domando con aria annoiata.
Non amo la lettura, specie se è
qualcosa che deve insegnarti.
A quel punto Sam, sospirando
rassegnato, si dirige in camera sua, rovistando qualcosa tra i
cassetti, pochi minuti dopo torna con un piccolo giocattolo tra le
mani <Geoff, ti presento Carmelo>
<E cosa sarebbe?>
<Un tamagotchi, un simulatore di
vita, dovrai badare all’animaletto dentro al gioco, dargli da
mangiare, controllare se ha la febbre, curarlo, spegnere la luce
quando va a dormire, insomma…>
<Come se fosse un bambino!>
Esulto, prendendo il giocattolo in mano <Pensavo fosse
un
giocattolo per ragazzine, perché ne hai uno in casa?>
<Stai parlando con un malato dei
videogiochi o sbaglio?> Mi sorride <Non
sarà come un
vero neonato, ma ti potrà dare un po’ di autostima
per affrontare
l’arrivo di tuo figlio>
<O figlia> Tiro
fuori un
piccolo sorriso, guardando poi il giochino con aria soddisfatta e
cliccando ripetutamente il pulsante per dargli da mangiare <Sarà
un gioco da ragazzi, se non riesco a far morire questo esserino, non
avrò problemi col bambin…>
Improvvisamente sento un rumore,
seguito da una musichetta triste e macabra.
<Ma che sta succedendo?!>
Sam osserva lo schermo del gioco,
sbarrando gli occhi <Hai ucciso Carmelo!
Perché l’hai
ingozzato così tanto?!>
<Cosa? Sembrava
sciupato…Non
pensavo avessero un limite!>
<Come ogni essere vivente che si
rispetti!>
Diamine…Andando di questo passo non
farò sopravvivere nessuno di quei tamagotchi.
Ma perché è
così difficile badare
a qualcuno?
….......................................
Pov Heather
Geoff non sa davvero reggere
le notizie, al contrario di me.
E' caduto per terra come un
perfetto imbecille, sotto lo sguardo shoccato della sua ragazza e del
suo capo. Tzè... che idiota.
Certe persone non sanno
davvero contenersi.
<Heather>
Parlando di certa gente...
<Alejandro>
Mormoro infastidita, voltandomi verso la marea di gente appena
entrata in palestra
<Da quando in qua
abbiamo così tanti clienti?>
<Ma come? Non ti
ricordi che tra tre settimane c'è la maratona?>
<Certo che me lo
ricordo, per chi mi hai presa>
Non avrei mai ammesso che me
l'ero totalmente scordata, sopratutto di fronte a lui.
<Allora ti ricorderai
anche che tra non molto verrà eletto l'impiegato del
mese>
<Ti correggo,
Burromuerto, l'impiegatA del mese, perchè verrò
scelta io>
<Quanta determinazione, per un
visino così grazioso> Mi sfiora una guancia
con la mano,
mostrandomi un piccolo sorrisetto.
<Giù quelle
manacce!> Lo
allontano <Stai solo cercando di cambiare discorso! Io
lavoro
qui da più tempo, vengo in orario e non perdo di certo tempo
a fare
il cascamorto con le ragazze per ottenere più clienti>
<Almeno io sono un buon personal
trainer> Ribatte lui <Tu non sapresti
allenare neanche
un orsacchiotto di peluche>
Come sarebbe a dire?! Questo
è
troppo...
In quell'istante, un ragazzo inciampa
su dei pesi sparsi per terra.
Mostro un piccolo sorrisetto, portando
le mani ai fianchi <Vuoi scherzare? Sarei capace di
prendere
questo sfigato e farlo diventare un vero e proprio campione!>
La nostra lite ormai sta attirando
l'attenzione di quasi tutte le persone all'interno della palestra,
compresi i colleghi di lavoro.
Ma a me non importa, come sempre, devo
aver io il diritto dell'ultima parola.
<Sul serio?>
Commenta
sarcastico l'ispanico <Saresti disposta a scommettere
su chi di
noi sia il miglior allenatore?>
<Sono pronta, e
vincerò, ad ogni
costo>
<Se ciò
avverrà, ti chiederò
scusa e...>
<Non basta Cascamuerto>
Dico, con un piccolo sorrisetto maligno sul volto <Dovrai
chiedermi scusa pubblicamente,
ed ammettere di
essere inferiore a me in tutto>
I nostri colleghi mormorano
preoccupati, evidentemente mi sono guadagnata un'ottima
fama.
Dopo una pausa di riflessione,
Alejandro annuisce, accordando così il patto <Va
bene, ma se
per caso vinco io bhè...> Mi sorride
<Farai lo stesso,
ammettendo inoltre di essere innamorata di me>
<Che cosa?!> Ripeto
esterrefatta <Ma questo non è assolutamente
vero!>
<Ti sentirai in imbarazzo
Heather, ed è questo l'importante>
Ridacchia leggermente <Che
sia vero oppure no, questo lo sai t...>
<Smettila! Argh...>
Mi
porto una mano al viso, cercando di trattenermi dal sferrargli un
calcio nei gioielli <D'accordo> Detto
ciò ci stringemmo
la mano.
Tanto alla fine avrei vinto io.
Ho sempre ottenuto ciò che
volevo,
bhè...Tranne per il fatto del lavoro.
Sarà un gioco da ragazzi.
…......................................................
Pov Courtney
Ah finalmente, dopo un ora straziante
quell'odioso ragazzo se n'è andato, ancora un minuto con lui
e sarei
potuta esplodere dal nervoso.
Non ho mai incontrato qualcuno che mi
facesse alterare così tanto, ed io ho una lunga lista di
persone che
non sopporto.
Faccio per prendere il cellulare quando
mi rendo conto di una cosa fondamentale.
La mia collana?
Ero talmente infastidita dalla presenza
di Duncan che non vedevo l'ora sistemasse quel tubo e se ne andasse
al più presto. E pensare che il motivo per cui era successo
quel
pasticcio è proprio perchè mi era scivolata
quella collana.
Guardo nella cesta dei rifiuti, è
impossibile che l'abbia buttato lì, tuttavia meglio
controllare.
Mi chino per vedere se è caduta sotto
qualche mobiletto in bagno ma niente, è sparita.
Come se qualcuno l'avesse
presa...
Qualcuno che si veste in modo strano,
pieno di piercing e con un'orribile cresta verde.
<Grrr..Duncan!!>
….....................................................
Pov Trent
Per colpa di Courtney e della sua
collana, mi sono dovuto allontanare da casa per poter suonare in
santa pace qualche canzone.
Mi trovo al parco, strimpellando
qualche nota di una delle mie canzoni preferite, finchè mi
raggiunge
qualcuno <Hey, avresti da accendere?>
<Eh?> Mi volto
verso quel
ragazzo, scuotendo il capo <Spiacente, non fumo>
<Mica ti ho chiesto se
fumi>
Borbotta lui, sedendosi accanto a me con aria infastidita <Non
fumo una sigaretta da ieri, sono in astinenza...>
Non so chi sia quel tipo, e non capisco
perchè tra tutte le persone che ci sono al parco doveva
sedersi
proprio vicino a me.
Non so il perchè, ma non mi ispira
nulla di positivo.
Sarà per il suo
atteggiamento, chi
lo sa.
Cerco di ignorarlo, continuando a
suonare come se nulla fosse, finchè lui non inizia un nuovo
discorso
<E' “She Will Be Loved”...>
<Esatto, ti piacciono i Maroon
5?>
<Naaah...Non è il mio
genere, ma
piacciono alla mia ragazza...Credo>
Il tipo non mi pare molto sveglio. O
magari è solo menefreghista.
Quel ragazzo compone un numero, ma dopo
qualche minuto di attesa riattacca, ancora più infastidito
di prima
<Non posso credere che quella stronza non mi
risponda...>
Io mi limito a stare zitto, meglio non
intromettermi in faccende che non mi riguardano.
<Ti rendi conto?! Mi ha mollato
senza una ragione, io! Non sono mai stato piantato da nessuna, non
può permettersi di farmi questo> Stringe
forte i pugni <Se
scopro che si vede con un altro, lo sistemo io>
A quel punto smetto di suonare, lui si
volta verso di me, assumendo un aria più calma <Ah...Ti
ho
forse infastidito? Scusa amico... E' solo che oggi è davvero
una
giornataccia>
<Non preoccuparti>
Mostro
un leggero sorriso <Ti capisco, le ragazze ci fanno
perdere la
testa>
<Allora non sono l'unico> Mi
da un'amichevole pacca sulla spalla. <Allora, che
è successo a
te?>
<Bhè...>
Non mi andava molto di aprirmi con uno
sconosciuto, specialmente con uno bizzarro come lui.
Ma d'altra parte, meglio non farlo
arrabbiare, non mi pare un tipo molto ragionevole.
<Mi interessa una ragazza, ma
credo sia impegnata, solo che...Pensavo che anche lei avesse
un'interesse...E quindi...>
<Semplice, fregala al tizio, che
importa se è fidanzata o meno, se lei ci sta, allora non
farti
aspettare>
Tiro un lungo sospiro, posando la
chitarra <Non saprei, non sono fatto per queste cose, e
poi lei
ce l'ha a morte con me, e non capisco il perchè...>
<Ha un bel caratterino eh?>
<Sì...Abbastanza>
Sorrido
<Anche la mia>
Sospira, un
po' stufo <A volte non sopporto il suo modo di vestire,
insomma...Troppo nero, dove siamo, al festival dei dark?>
Al suono di quelle parole alzo lo
sguardo, incuriosito, lo ammetto, preoccupato.
Preoccupato del fatto che sia...
<Anche se devo ammettere che con
quelle meshe verdi ci stanno bene>
Oh no...
Ti prego non dirmi che...
Ti prego non dirmi che...
<Ehm...Amico, ora dovrei proprio
andare> Rimetto la chitarra nella mia custodia e
scatto veloce
in piedi.
<Ma come? Te ne vai di
già?>
<Mi spiace, ma ho parecchi
compiti da fare, sarà per la prossima volta>
Mostro un
leggero sorriso, salutandolo con un cenno della mano.
Mentre mi allontano da quella panchina,
ripenso alla conversazione di poco fa con quello strano tipo.
Possibile che abbia appena
conversato con il fidanzato di Gwen? O ex...Diciamo che sono ancora
un po' confuso al riguardo.
Non ci posso credere, credo non
metterò piede in questo parco per un po'.
…..................................
Pov Sam
<Saaaaaaam!!>
Quel terribile urlo mi fa distrarre,
perdendo la partita in quattro e quattr'otto.
Cavoli, ero ai livelli più complicati
del gioco e finalmente mi ero tolto dalla mente Dakota.
Già...Dakota...
In questi ultimi giorni non sono più
andato a trovare Dakota. A dire la verità volevo, ma temo mi
ignori
come la volta scorsa...
Non posso crederci di essermi ridotto così per una ragazza, che non è neanche la MIA ragazza.
Non posso crederci di essermi ridotto così per una ragazza, che non è neanche la MIA ragazza.
L'ultima volta che sono stato così
giù
è stato dopo aver saputo che l'uscita di Rekken 8
verrà posticipata
di un anno.
<Saaaam!!>
Geoff continua ad urlare il mio nome,
finchè giunge in camera mia, impedendomi così di
ricominciare una
nuova partita.
<Che succede?> Domando,
un
po' infastidito dai continui urli.
<Credo che Jasper non stia molto
bene...> Osservo il tamagotchi, notando che il caro
Jasper sta
esalando il suo ultimo respiro virtuale <Oh no!!
Geoff!Non di
nuovo...>
<Ti giuro che non è
colpa mia,
mi sono solo distratto qualche ora e...>
<E' già il sesto
tamagotchi che
fai morire in soli due giorni>
<Non guardarmi come se fossi il
colpevole! Ce la sto mettendo tutta!>
Ed è vero.
Geoff si è portato il tamagotchi
perfino al lavoro, a volte, dimenticandosi perfino dei clienti per
rispondere ai continui richiami del giochino.
Perfino ieri sera, nella sua serata con Bridgette, non ha mollato un solo secondo quel gioco.
Perfino ieri sera, nella sua serata con Bridgette, non ha mollato un solo secondo quel gioco.
E nonostante ciò è riuscito
a far
morire ben sei di quegli esserini. Un vero record.
<Geoff...Forse è
meglio che ci
rinunci>
Faccio per riprendermi il gioco, ma il
ragazzo non vuole mollare la presa <No!! Non posso
rinunciare,
pensa a mio figlio!>
<Forse ho e_esagerato io con l_le
parole> Tento di prendermi il gioco ma niente da fare <Il
tamagotchi in fondo è solo uno stupido giocattolo, forse
dovresti
fare pratica su qualcos'altro>
A quel punto il biondo molla la presa,
facendomi scaraventare a terra <Tipo?>
<Non saprei...Riprenderti un
criceto? E questa volta, tienilo lontano dall'aspirapolvere...>
Dopo diversi minuti, Geoff esclama
sorridente un “Ci sono!”, dopo di chè si
allontana con in mano
il portafoglio.
Credo voglia seguire il mio consiglio,
è la prima volta che qualcuno mi da così retta.
Spero solo di non aver contribuito a
generare del casino in questa casa.
…................................................
Pov Zoey
Un cappuccino, tre lezioni e una
brioche più tardi, arrivo alla soglia di casa, affamata,
stanca,
piena di compiti.
Devo ancora abituarmi agli standard
universitari, mi ci vorrà del tempo.
Ma adesso l'unica cosa a cui aspiro è
di farmi una bella dormita, seguita da una cenetta coi fiocchi, prima
di tornare a casa sono passata a fare un po' di spesa, ho in mente di
preparare un dolce strepitoso.
Sto per entrare quando sento dei forti
rumori, seguiti da delle urla
<No Sam!! Scendi immediatamente
da quel divano, lo stai riempiendo di peli!>
E da quando in qua Sam ha questi generi
di problemi?
<Ragazzi?! Che sta
succedendo?!>
Entro in casa, vedendomi davanti Geoff con aria preoccupata <Zoey?!
Non andare in bagno! Sam ha combinato un pasticcio...>
<Di nuovo? Dov'è
adesso?!>
<Sta bevendo l'acqua del water,
ma non preoccuparti, ho tirato lo sciacquone prima che entrasse!>
<Come?!>
Quasi non riesco a credere alle sue
parole, sapevo che i ragazzi sono strani, ma arrivare a questi
punti...Bhè...E' proprio da matti!
<Come sarebbe a dire che Sam sta
bevend...>
Improvvisamente sento un abbaio,
seguito da un'enorme cane che corre lungo il corridoio e si getta
verso di me, tempestandomi di baci.
<Zoey, ti presento Sam
“Junior”!>
ANGOLO
AUTORE:
Hey gente!! non sono scomparsa! XD
Sono
tornata con un nuovo capitolo! Spero vi piaccia :D
E
per gli amanti della HxA..Vi è piaciuta?
Ora
devo scappare, a presto!!^^
Scusate per eventuali errori grammaticali, come sempre vado di fretta XD
Scusate per eventuali errori grammaticali, come sempre vado di fretta XD
Un
bacione!
Nini