*Autore: margherota
*Titolo: Numero Due
*Fandom: Kuroko no Basket
*Personaggi: Kagami Taiga, Kuroko Tetsuya
*Generi: Sentimentale
*Avvertimenti: Shonen ai, What if...?, One shot
*Rating: Giallo
*Prompt: Kuroko no Basket, KagamiKuroko, Numero due
*Note: Prima KagaKuro che faccio, sono abbastanza emozionata dacché è il mio nuovo OTP ù//////////ù
La presenza del cagnolino è fondamentale ed è quella che ho tentato di avvertine nel promptare questo preciso claim XD insomma, quella bestiola è un amore, non ci posso fare nulla io (L)
Bene, vi auguro una buona lettura :D






Un allegro abbaiare gli fa abbassare lo sguardo a terra, esattamente sulla lurida bestia che zampetta con ilarità davanti a lui. Numero Due non recepisce molto bene l'occhiata torva che Taiga gli rivolge o forse, cosa più probabile e che lo stesso ragazzo sospetta da sempre, la ignora volutamente nel restituirgli uno sguardo assolutamente insensibile, così continua nella sua attività per nulla turbato.
Kagami si volta quindi di lato, intento a dire qualcosa di incredibilmente cattivo al proprietario del cane – Kuroko, da canto suo, fa come il proprio animale: si mette tutto d'impegno per correre e correre e correre.
Da qualche tempo a quella parte, da quando più o meno le giornate sono diventate belle e l'estate avanza assieme al clima più mite, lui, Taiga e Numero Due si incontrano non troppo casualmente la mattina e corrono per circa mezz'ora in compagnia, giusto per darsi il buongiorno assieme. E se sulle prime Taiga non ha avuto nulla da ridire, ogni tanto la sua antica fobia per i canidi si fa sentire: in un'espressione più stupida del solito, in uno scatto fuori tempo, nel balzo di sorpresa quando scorge accanto a sé non solo Kuroko ma persino quel maledetto cosino bianco e nero.
Non è cosa da farsi e non gli importa se Kuroko pensa che lui e l'animale devono intensificare la loro amicizia, per il bene della squadra. Un cane rimane un cane, anche se è piccolo e carino.
Questo, all'incirca, è quello che Taiga vorrebbe dire a Tetsuya quando si volta con una discreta ferocia verso di lui. Ha negli occhi la stessa decisione della tigre pronta a sgozzare il tenero agnello, incurante di cosa mai sia l'umana pietà o la cristiana misericordia. E se Kuroko fosse una persona normale, di quelle capaci di reagire prontamente una volta registrato il pericolo, Taiga avrebbe anche ragion d'essere tanto minaccioso – peccato che né l'uno né l'altro rientrino in tali categorie.
Al primo richiamo sgarbato, Kuroko risponde con un'espressione di pura sorpresa, indefinita. Alla seconda parola dura, gli occhi di Kuroko si sgranano all'inverosimile, perché proprio non paiono capire quale sia il punto. Una volta terminata l'arringa contro tutto il genere animale, Kuroko non si spreca neanche di guardare Numero Due e riprende un po' piccato il compagno.
-Per un cane è normale abbaiare.-
Certe volte solo la legalità salva la vita al ragazzo, perché certo non sarebbe vivo se l'omicidio non fosse reato – o almeno questo è il pensiero più cattivo che riesce ad attraversare la mente di Taiga quando la sua irritazione è a tali livelli.
Non solo il cane, persino il padrone mettono a dura prova i suoi nervi.
Prima che però possa minacciare in qualche modo molto colorito l'altro ragazzo, questo rallenta all'improvviso per poi fermarsi accanto a una fontanella ai bordi del marciapiede.
Si asciuga il sudore con la maglietta e si appropinqua a bere un poco, servendo anche Numero Due con la propria mano.
Kagami si ferma a sua volta e si avvicina ai due, in silenzio. É ancora un poco alterato per quello che è appena successo e sulle prime non gradisce per niente il saltellare del cagnolino che, festante, gli va addosso e quasi si arrampica lungo la sua gamba. A vederlo da lassù, sembra davvero piccolino.
Taiga si china e lo prende tra le grandi mani, senza avvicinarlo troppo a sé per istinto e un briciolo di repulsione. I due si guardano per qualche istante, immobili e silenziosi, almeno finché Numero Due non prende a scodinzolare e tira fuori la lingua dalla bocca, felice di tutte quelle nuove attenzioni. Lui ha capito perfettamente quale pensiero ha attraversato la mente del ragazzo, e persino Kagami lo ha compreso provandone un poco di sconcerto. L'animale cerca di leccarlo, divincolandosi nella sua presa, ma la poca grazia di Taiga si risolve in un rilascio frettoloso e anche un po' goffo, che lo fa cadere da un'altezza di quasi un metro.
Kuroko lo riprende, Kagami sbuffa, ma è evidente che sta tenendo qualche nuova considerazione per sé – e basta che l'altro lo fissi come lo ha fissato il cane perché Taiga, con un'occhiataccia, gli dica quanto gli serve sapere.
-Non solo avete lo stesso sguardo, tu e quel dannato cane, ma siete pure simili in tutto! Numero Due è il nome più appropriato che potessero dargli!-
Tetsuya non capisce come questo pensiero possa innervosirlo così tanto, ma evita di chiederglielo per non ricevere un ceffone in pieno viso dal momento che sembra che Taiga debba scoppiare da un momento all'altro.
Se solo pensasse mai che il motivo che lo indispone non è tanto la somiglianza tra lui e il cane ma il fatto che proprio quella glielo faccia apprezzare un poco di più potrebbe anche venirgli la voglia di prenderlo in giro – cattivo come solo un ragazzo della sua età può essere.
Ma Taiga salva l'onore e la faccia e Tetsuya si limita a riprendere la corsa.
Per ora, va bene così.