Girasi e rigirarsi tra queste lenzuola e pensare “cavoli, tra meno di mezz’ora avrò 18 anni e la mia vita fa schifo!”.
È così che me ne vado a dormire, con mille pensieri per la
testa che mi parlano di quanto sono anonima e senza senso vitale.
Delle volte penso seriamente che sono inutile e che rubo solamente aria
preziosa per gli altri.
poi… *biz biz biz* mi arriva un messaggio. Guardo il telefono e leggo il suo
nome, quello della mia migliore amica: Stephanie.
«Stavo pensando a noi due, a quando ci siamo incontrate quel giorno di 6 anni fa e a quando ci siamo promesse che non ci saremmo mai lasciate. Penso sia ora di dirtelo, io durante quella promessa ho incrociato le dita dietro la schiena. Sai perché? Perché non amo le promesse. Troppe persone se ne sono andate dalla mia vita dopo avermi fatto una promessa e tu? Ho pensato che se proprio volevi restare dovevi avere la libertà di farlo e invece sei ancora qui. Non voglio perderti per nulla al mondo e voglio continuare a festeggiare ogni anno il tuo e il mio compleanno come abbiamo fatto in questi anni per altri 100 ancora. Sei la miglior compagna di vita che potessi desiderare. E guai a te se stanotte proverai a pensare anche solo per un secondo che sei inutile. So che lo hai già fatto e per questo motivo domani ti beccherai ben 18 pizzicotti! Tanti auguri mia splendida Charlotte. Sei una favola, la mia favola! Notte nottissima.».
Mi spunta un sorriso sulle labbra e capisco che per questo motivo la mia vita è straordinaria. So che qualcuno al mondo mi vuole un bene immenso ed è lei.
“Charlotte sveglia!! Farai tardi a scuola! Forza!”
Apro gli occhi e penso: “buongiorno Charlotte, questa è la tua dolce sveglia mattutina!”.
Mi alzo e apro la finestra. Amo guardare il mondo che mi
circonda, anche la più piccola creatura vivente che si sveglia. Respiro un po’
di aria fresca del mattino e cerco di svegliarmi. Poi mi avvio verso la cucina.
In cucina mia mamma sta padellando davanti ai fornelli e non so cosa stia
combinando. Per lei cucinare è spesso un’impresa anche se delle volte riescono
bene le sue ricette.
“Buongiorno mamma!” mi annuncio.
Lei si volta appena per vedermi e per poco non inciampa con la padella, mi
guarda e mi dice “Non sei cambiata, sembri ancora una diciassettenne! Comunque
auguri tesoro!” si avvicina per darmi un bacio e io mi allontano. Lei mi guarda
incerta e le dico “Non mi avvicino a te fino a quando non metti giù quella
padella! Sembra sia la terminazione nervosa del tuo braccio e sinceramente non
voglio scottarmi proprio oggi!”.
Scoppia a ridere e il suono della sua risata fa ridere anche
me.
Mette sul fornello la padella e si avvicina a me e mi abbraccia dandomi un
bacio sulla fronte.
Chiedo di papà, se lo ha sentito e dove si trova.
Mio padre è un rappresentante e gira di città in città per vendere i prodotti
della sua ditta ai ristoranti. Solo che la ditta per cui lavora ha allacci in
ogni parte del mondo e quindi lui sta via molto tempo.
Adesso si trova in Francia, sta facendo giri per tutto il paese. Mia mamma mi
dice che non ha ancora chiamato, ma inizia a suonare il telefono e sia io che
lei diciamo “Parli del diavolo…”.
Rispondo “ehi vecchio, buongiorno!” ma dall’altro capo sento
la voce di una donna che non conosco. Mi chiede di parlare con mia madre e le
chiedo di dirmi chi sia, ma non può dirmelo.
Le passo mia mamma e già da subito lei cambia espressione sul volto.
È cupa e fa domande tipo “cosa è successo”, “dove si trova”
e “come farò a portarlo a casa”.
Mi sento mancare la terra da sotto i piedi e l’aria dai polmoni. I battiti del
mio cuore si sono fermati. Il mio cervello sta cercando di capire che cosa stia
succedendo e non mi viene in mente nulla di buono e positivo.
Mia madre riattacca e si gira verso di me.
Mi guarda e una lacrima le riga il volto.
Non ho il coraggio di chiederle cosa sia successo.
lei però ha più coraggio di me e mi dice: “Amore, papà è andato via… per
sempre”.