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Autore: Aniel_    02/05/2012    6 recensioni
Non odiatemi, vi prego! Un'altra one shot, sul prompt "occhi". Dopo che Castiel scopre Dean mentre cerca di contattare Michele (dopo la scena del vicolo, per intenderci) i due riflettono sul significato di quella scelta. E' più che altro qualcosa di introspettivo, ecco. [Destiel, of course]
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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Titolo: I won’t give up on us.
Autore: Aniel_ (ho abbandonato il nick LunaStortaBlack!)
Fandom: Supernatural
Personaggi-Pairing: Dean/Castiel
Rating: NC17
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono. L'autrice scrive senza alcuno scopo di lucro.
Note: Un'altra one shot, sul prompt "occhi". Dopo che Castiel scopre Dean mentre cerca di contattare Michele (dopo la scena del vicolo, per intenderci) i due riflettono sul significato di quella scelta. E' più che altro qualcosa di introspettivo, ecco. Lo so che ne sto pubblicato a bizzeffe per ora, ma voglio finire questi prompt che mi piacciono così tanto! Il titolo della fic e le parti in corsivo fanno parte della canzone "I won't give up" di Jason Mraz. Buona lettura, E.

I won’t give up on us.



When I look into your eyes
It’s like watching the night sky
Or a beautiful sunrise
There’s so much they hold


Dean aprì gli occhi all'improvviso, beandosi della visione del suo angelo che gli accarezzava il viso, pur essendo fin troppo occupato a rilasciare baci bollenti su ogni lembo della sua pelle.
Era successo, di nuovo, e stavolta non era nemmeno paragonabile alle altre volte. Stavolta, in quel gesto così intimo, si era insinuato qualcosa di diverso, qualcosa di urgente, di vendicativo.
Perché di questo si trattava: era la vendetta di Castiel, la vendetta che lui aveva accettato senza dire una parola, perché lo meritava.
Dean voleva arrendersi; dopo aver fatto la morale ad un angelo come Castiel su quanto fosse sbagliato il suo comportamento, sul fatto che dovesse ribellarsi a tutto e tutti, dopo avergli dato del vigliacco senz'anima, ecco che Dean Winchester aveva accettato di dire sì a Michele.
Ipocrita, vigliacco, senz'anima erano da attribuirsi al maggiore del Winchester, specie in quel frangente.
E Castiel aveva avuto la sua vendetta: l'angelo lo aveva portato in un vicolo scuro, lo aveva picchiato, gli aveva rigettato contro la delusione, la tristezza, la rabbia. E adesso si ritrovavano avvinghiati sul divano, in una lotta per la supremazia che Dean aveva deciso di perdere in partenza.
Perché Castiel poteva pure odiarlo, ma Dean non riuscì a cogliere odio nei suoi occhi. Quel blu riusciva a calmarlo, a rilassarlo; quel blu non faceva altro che sussurrargli "non aver paura, mi prenderò io cura di te". E lui non poteva fare a meno di fissarli, di credergli, non poteva fare a meno di tenere i propri occhi spalancati mentre lo baciava. Doveva vederli e quello che riusciva a vedere dentro quegli occhi lo faceva annaspare, alla ricerca d'aria.
A volte si dimenticava persino di respirare e adesso, in completa balìa del suo angelo furioso non riusciva proprio ad essere preoccupato, non riusciva a temere alcun male, perché quello che vedeva in quei pozzi di acqua cristallina l'avrebbe protetto da qualsiasi nemico. Ne era sicuro.


I don’t wanna be someone who walks away so easily
I’m here to stay and make the difference that I can make
Our differences they do a lot to teach us how to use
The tools and gifts we got yeah.


Non c'erano scuse, non esistevano compromessi, non vi era nulla del genere per Castiel, non in quel preciso istante. Gli occhi di Dean sembravano infrangersi contro la sua Grazia, consumandola, acquisendo nuova luce che gli veniva portata via, istante dopo istante, bacio dopo bacio.
Questo era quello che gli provocava fare l'amore con Dean: lo consumava, lo svuotava, come se il cacciatore gli succhiasse via tutte le energie.
Mentre Castiel si spingeva più a fondo dentro quell'umano che gli aveva rubato ogni raziocinio, tentava di imprimere in quella mente bacata la gravità del gesto che aveva tentato di compiere.
No, non gliel'avrebbe permesso. Non avrebbe chinato il capo di fronte ad una scelta simile perché Dean non lo meritava, e se lo aveva portato in salvo una volta, lo avrebbe fatto ancora, per tutta la vita.
Non gli importava di morire nel tentativo: fin quando grandi fari verdi avessero continuato a guardarlo così, lui lo avrebbe protetto, da tutti, persino da se stesso.
Castiel fissò il corpo tonico e definito che ogni tanto tremava sotto le sue carezze, sprigionando un calore che era da Dean, in tutta la sua essenza.
Non era Michele, non lo sarebbe mai stato perché Castiel l'avrebbe impedito.
«Vuoi ancora arrenderti?» chiese l'angelo al suo umano, tra un gemito di piacere e una nuova spinta, più urgente.
Castiel voleva sentirlo, voleva fissarlo negli occhi mentre arrancava una risposta.
«Cas, io...» rispose il cacciatore, esitando.
«Rispondimi!» sbraitò Castiel, con rabbia, artigliando i suoi capelli, mentre un misto di frustrazione e piacere si insinuava nelle sue membra.
«No. Non voglio arrendermi.» singhiozzò l'altro, sin troppo provato dal turbinio di sensazioni che li avvolgevano come una calda coperta.
Castiel lo sentì tremare sotto di sé, gli occhi umidi e liquidi di piacere, le ferite che lui stesso gli aveva provocato ancora pulsanti sotto il suo tocco.
Quello era Dean, un bambino testardo bisognoso di qualcuno che lo guidasse, che lo indirizzasse verso la giusta via, che non gli facesse prendere la strada facile.
«Bene» concluse l'angelo, lasciandosi andare e affondando la testa sul collo profumato dell'altro.
Avrebbero lottato, avrebbero imparato tutto, insieme. Se esisteva anche solo una buona ragione per continuare a combattere era proprio questa, il loro aversi, i loro occhi che avrebbero mormorato amore, senza dirlo mai veramente. Era quella la ragione e di questo Castiel ne era sicuro.


I won’t give up on us
God knows I’m tough enough.
We’ve got a lot to learn
God knows we’re worth it.
I won’t give up on us
Even if the skies get rough,
I’m giving you all my love
I’m still looking up.

FINE.

   
 
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