Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà solo di loro stessi; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.





L'avevo incontrato in un bar, mi aveva offerto da bere e avevo accettato senza troppi indulgi, non avevo la minima idea di chi fosse. Sapevo solo due cose: era terribilmente affascinante e io mi sentivo terribilmente sola. Sfacciatamente mi chiese del perché non gli fossi saltata addosso, gli risposi che non sapevo chi fosse e che se anche l'avessi saputo non era mio hobby aggredire le persone.
Sorrise.
Bevemmo e parlammo per tutta la sera, sembrava che ci conoscessimo da una vita. Ero serena e terribilmente affascinata da questo sconosciuto.
Non volevo tornare a casa, volevo continuare a bere con questo ragazzo, il mio desiderio non si avverò. All'improvviso comparvero quattro ragazzi tatuati che lo reclamavano, farà parte di un gruppo, pensai. Mi salutò e mi lasciò un biglietto per un concerto del giorno dopo: Avenged Sevenfold. Il giorno seguente andai al concerto, ero un'amante della musica, ma a loro non li avevo mai sentiti, che figura, mi dissi.
Seguii il concerto e le dita del ragazzo della sera prima da sotto il palco. Non distolsi lo sguardo da quelle dita colorate nemmeno per un secondo.

Aspettai che il locale si svuotasse, poi mi diressi verso l'uscita ma, venni letteralmente trascinata prima nel locale, poi nel backstage, poi fuori e infine mi ritrovai su un bus. Alzai lo sguardo e lo vidi, vidi quel suo naso perfetto, quelle sue labbra sottili e quello sguardo furbo e profondo. Sentii due grandi mani posarsi sulle mie guance e le lacrime cominciarono a sgorgare. Le raccolse con le dita, si chinò verso di me poggiando la sua fronte alla mia e sussurrando: “non saremo più soli, vieni con me”.
Mi dieci un leggero bacio sulle labbra e sorrise, ricambiai il sorriso... felice e non più sola.