Serie TV > Sherlock (BBC)
Ricorda la storia  |      
Autore: Sabry93    03/05/2012    2 recensioni
Sherlock è annoiato e fruga nelle cose di John...
John fa delle fantasie su Sherlock.
Johnlock
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

John era in ambulatorio e stava visitando gli ultimi pazienti della giornata. Influenze, virus di stagione, niente di nuovo.
Era appena uscito un paziente quando sentì il cellulare squillare, un messaggio. Andò a controllare “Mi annoio SH” A John scappò un sorriso e premette il tasto per rispondere “Non stavi seguendo un caso interessante? JW” lo inviò e la risposta arrivò dopo pochissimi minuti “Caso risolto due ore fa, l’assassino era il maggiordomo, un classico. Ora però mi annoio! SH”
“Non ti azzardare a sparare di nuovo al muro! L’ultima volta Mrs Hudson ha minacciato di sfrattarci! JW”
“Tranquillo, la pistola è a un paio di metri da me, troppo lontana SH”
“Il muro e Mrs Hudson ne saranno felici! Aspetta..la pistola è in camera mia, che ci fai nella mia stanza? JW”
“Te l’ho detto, mi annoio! Stai bene con la divisa. SH” John quando lesse il messaggio restò a pensare a cosa potesse riferirsi con quella frase poi ebbe l’illuminazione. Sotto il suo letto aveva messo un bauletto con apposito lucchetto dove al suo interno c’era tutta la sua vita da militare: Le piastrine di riconoscimento, La divisa e alcune vecchie fotografie con degli ex commilitoni. Rispose al messaggio un po’ in imbarazzo “Beh..grazie..ma metti via la mia roba! Come hai fatto a scoprire la combinazione? JW”
“Mi ci è voluto meno di un minuto per capire che era 1234, era così banale! SH” John dopo aver letto sbuffò, decise di non rispondergli più e fece venir avanti l’ultimo paziente della giornata.
Quando tornò a casa notò che era tutto troppo silenzioso, controllò il salotto, la cucina e diede anche una sbirciata nella camera di Sherlock ma di lui non c’era traccia. Si ricordò dello scambio di messaggi avvenuto prima e salì le scale per recarsi nella sua stanza. Quando aprì la porta trovò Sherlock sdraiato sul letto, intorno a lui c’erano una decina di fotografie e ai piedi del letto il bauletto, naturalmente aperto.
Si avvicinò al letto e notò che Sherlock si era addormentato con una delle fotografie in mano. Gli prese la foto dalle mani e l’appoggiò sul comodino, dopodiché adagiò una coperta sopra Sherlock che mugugnò qualcosa nel sonno e si mise su un fianco. Non avendo molto da fare si distese nell’altra parte del letto con la faccia rivolta verso quella di Sherlock. Fece un sorriso, si chiese se almeno in quello stato il suo cervello si spegnesse ed era bello vederlo così tranquillo e rilassato almeno mentre dormiva, sembrava un angelo. A quel punto la sua mente cominciò ad elaborare pensieri non proprio adatti ad un uomo che continuava a ripetere al mondo e a se stesso “non sono gay”.
Pensava a come sarebbe fantastico affondare le dita in quei riccioli scuri, baciare quelle labbra a cuore perfettamente disegnate scendendo poi su quel collo che ha sempre sognato di baciare e toccare ogni parte di quella sua eccezionale pelle diafana. Finché era assorto in questi pensieri non si era accorto che l’altro aveva aperto gli occhi e lo stava fissando ancora mezzo addormentato. Quando John tornò con la mente sulla Terra e si accorse degli occhi del detective puntati su di lui, la sua faccia attraversò tutte le sfumature di rosso possibili e il cuore gli batteva all’impazzata. Si girò, puntò gli occhi al soffitto cercando di tranquillizzarsi respirando profondamente e cominciò a sperare che l’altro non si fosse accorto di niente, speranza vana.
Sherlock continuò a fissarlo e gli rivolse un “ciao” con la voce ancora un po’ assonnata al quale John rispose con un “c-ciao” un po’ incerto e pieno d’imbarazzo.
Il detective guardò le varie fotografie sul letto e ne prese una che ritraeva John sorridente con la camicia della divisa sbottonata che lasciava intravedere il petto nudo e assieme a lui c’erano altri due soldati probabilmente appartenenti alla sua stessa squadra.
“Sembri felice qui” Disse Sherlock passando lo sguardo dalla foto al volto di John.
“Già, a parte la guerra ho dei bei ricordi con i miei compagni. Eravamo molto affiatati e un’ottima squadra. Comunque anche adesso sono felice, nonostante i serial killer che provano ad ucciderci e l’essere usato come cavia per i tuoi esperimenti” Detto questo John gli rivolse uno dei suoi migliori sorrisi ma l’altro sbuffò e disse “Dai John, ancora con questa storia! Ti ho detto che mi dispiace, cosa devo fare perché tu dimentichi questa storia?” fece un sorriso malizioso e disse “Devo provare a realizzare una delle fantasie che facevi mentre dormivo?” John si paralizzò e provò a inventare qualche scusa dicendo “C-cosa?! Ti sbagli di grosso, non stavo pensando a niente! C-che ti viene in mente?!” ma il suo tono di voce non lo fece sembrare così convincente, tutt’altro. Sherlock, impassibile disse ”John, per favore non insultare la mia intelligenza. Ho notato che quando mi sono svegliato e ti sei accorto che ti guardavo sei arrossito all’improvviso e hai distolto lo sguardo da me, la motivazione può essere una sola” John non sapeva più cosa dire, era stavo messo con le spalle al muro perciò non disse niente e sperò che il suo coinquilino non volesse approfondire l’argomento ma ebbe poca fortuna perché Sherlock gli si avvicinò sempre di più fino ad arrivare con le labbra vicino all’orecchio del dottore, che ne frattempo aveva cominciato a sudare freddo vedendolo avvicinare, e gli sussurrò “Andiamo John, ammetti che sei attratto da me” dopodiché gli posò un bacio sul collo. Quando il suo collo venne a contatto con quelle labbra calde e tanto desiderate a John scappò un gemito che fu poco più di un sussurro ma che il detective riuscì a sentire. Sherlock sorrise e fece per allontanarsi ma John si voltò e lo baciò sulle labbra. Un bacio che per Sherlock sapeva di vittoria ma a cui rispose con entusiasmo, un bacio appassionato fatto di quel sapore di Thè sempre presente nella bocca di John, di morsetti alle labbra, di lingue che si cercano e si toccano, un bacio fatto di Sherlock e John.
Il dottore era riuscito a trovare il coraggio e durante quel bacio gli sembrava di essere in paradiso, ora poteva toccare quei capelli neri tanto desiderati, poteva toccare quella pelle che scoprì essere calda e piacevole al tatto ma soprattutto era riuscito ad avere quelle labbra, le sue.
Avrebbe voluto restare così per sempre ma quando si staccarono lo spettacolo fu magnifico: il colore delle guance di Sherlock non erano più bianche come il resto ma di un bel rosa che risaltava sulla pelle diafana e gli occhi con quel colore indecifrabile avevano una luce nuova che a John piaceva pensare si trattasse di amore.
Sherlock posò la testa nell’incavo della spalla del dottore e gli appoggiò la mano sul torace. John mise la mano sopra quella dell’altro e gli cominciò a disegnare piccoli cerchi con il pollice che sembravano carezze.
Rimasero abbracciati così, scambiandosi qualche bacio di tanto in tanto finché non si addormentarono entrambi.
John era felice, aveva lui e non lo avrebbe lasciato per nulla al mondo.


 

Angolo dell'autrice:
Rieccomi con un'altra storia fluffosa su questi due amorini :)
Sono ancora alle prime armi quindi spero proprio di non aver reso i personaggi OOC
Spero vi sia piaciuta e...alla prossima!
Baci
     Sabry93

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: Sabry93