Terribilmente
umano
C’è
un dato momento nella sua esistenza infinita, in cui un Signore del Tempo si
avvicina a diventare terribilmente umano. È lo stato retrogrado, un passo
indietro nell’evoluzione, come una maledizione, ma fa parte di quel che è. Sono
un po’ i rischi del mestiere.
Accade
sempre comunque. Una volta, ogni volta. Una per ogni vita, metaforicamente
parlando, tecnicamente una per ogni rigenerazione.
Se
con Nono l’umanità gli aveva riempito il cuore, a poco a poco, con incredibile
delicatezza, divampando poi in un bacio, è nel passaggio con Dieci che la
situazione è degenerata.
Gli
è implosa dentro, completamente. Ha tappato buchi e riempito vuoti vecchi di secoli.
La
sua umanità sono i sentimenti che prova per Rose e che lo legano irrimediabilmente
al passato, ora più che mai. Dieci ha dovuto agire e ha provato a staccarla.
Pensava di averlo fatto, il cuore nella mano, ma non ha funzionato.
Undici
lo sa, la sente ancora quell’umanità che non è viscida, ma calda,
irragionevole, malinconica. Sa di cose perdute e bruciate, di occasioni
sfumate. La sente quindi sì, ma come una cosa già vecchia e gualcita, che ha
perso i suoi motivi. Si affievolisce giorno dopo giorno, si fa sfuggente.
Un
giorno si sveglierà, pensa, e non la troverà più, sarà scomparsa attenuandosi
fino a scomparire del tutto. Nonostante sia una fiammella debole e discontinua,
spera comunque che possa durare.
N/A:
È
una sciocchezza nata così, per caso, non merita nemmeno spiegazioni credo. Mi è
uscita ieri sera verso l’una, quindi il risultato è tutto di rubato al sonno.
In questi giorni sto avendo problemi a dormire e non so perché. Insomma, non mi
sento agitata, nervosa, non più del solito perlomeno xD
Ad
ogni buon conto, ho cominciato a vedere Sherlock e inutile dire che mi piace e
anche molto *__* Come scritto altrove lo
trovo interessante, istruttivo e visivamente appagante xD
Ora
sto finendo di vedere il terzo episodio della prima serie, in italiano
purtroppo -__- e sono tutta un filo d’ansia. Incrocio le dita e spero per il
meglio. Un saluto caloroso a tutti ;)
p.s.:
“il cuore nella mano” di cui sopra… alzi la mano chi non ha capito il
riferimento implicito o meglio la versione che io intendevo dare riferendomi a
quel taglio netto come alla versione umana del Dottore, umana appunto perché
piena dei sentimenti di cui, sempre nel mio modo strampalato di vedere le cose,
il Dottore aveva tentato inutilmente di privarsi in parte.
Ma
si sa, il Dottore ha due cuori e il suo amore è infinito.