Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: sara_sessho    04/05/2012    3 recensioni
Oltre ai nove regni conosciuti, esisteva un decimo regno sotto la protezione di Odino: il Regno di Myral.
Proprio da lì proviene la protagonista di questa storia, la cui vita si intreccerà insieme a quella dei Vendicatori e di un'altra persona.
Siamo sull'orlo di una guerra sulla Terra, ma siamo sicuri che Loki e il suo esercito siano i veri nemici?
Lo scoprirete solo leggendo.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                     ~ BORN TO SAVE YOU ~

 

                                                                               ~ PROLOGO: ANASTASIA SCARLETT ~

 

Oltre ai nove regni conosciuti, esisteva un decimo regno sotto la protezione di Odino: il Regno di Myral.

In questo regno vivevano creature magiche in grado di controllare i quattro elementi; alcuni controllavano l’acqua, altri il fuoco, altri ancora l’aria o la terra.

I testi riportavano che nel corso dei secoli, soltanto due persone, due ragazze, erano state in grado di utilizzare ogni elemento; la loro nascita segnava la speranza di un ritorno di pace e di felicità e, sebbene fossero destinate a vivere in eterno, non riuscirono mai ad arrivare alla maggiore età, l’età di passaggio verso l’eternità in cui avrebbero acquisito pieni poteri. Nonostante Myral fosse sotto la protezione di Odio, il padre degli dei non riuscì mai a impedire che venissero uccise da nemici provenienti da ogni dove, timorosi del loro potere, e ciò aveva impedito l’avvento del tanto sperato periodo di pace.

Nonostante ciò i Myraliani non avevano mai smesso di sperare che un giorno nella famiglia reale, in cui erano nate anche le due precedenti, nascesse la terza discendente. Dopo cinquecento anni di attesa, nacque Anastasia Scarlett.

Anastasia dimostrò subito nei primi anni di vita di avere capacità superiori rispetto agli altri, il re e la regina capirono chi fosse destinata a essere e appena fu abbastanza grande lo capì anche lei. Per questo motivo prese la decisione di rinunciare a divertirsi come tutti gli altri ragazzi, per dedicarsi allo studio di tutte le arti magiche e all’apprendimento di tecniche di combattimento per sapersi difendere. Nei momenti in cui poteva essere libera di fare quello che voleva, si dedicava alla musica: suonava strumenti musicali, ballava e cantava.

Visse felicemente con la sua famiglia fino ai quattordici anni, quando nemici provenienti da un regno lontano attaccarono Myral. Non fu una battaglia lunga, perché il regno non era preparato. La famiglia Scarlett aveva combattuto fino alla fine, ma il re e la regina morirono così come i tre figli e di Anastasia non si seppe più niente.
L’unica cosa certa era che era ancora viva.

 

 

Erano passati tre anni da quel giorno, ero riuscita a liberarmi dalla prigionia ed ero arrivata su Midgard, la Terra.

Sentivo che qualcosa stava per succedere, percepivo anche la presenza di Thor e ciò significava che la questione riguardava anche Asgard.

Cercai un luogo isolato cosicché potessi alzarmi in volo senza che nessuno mi vedesse: dovevo trovare Thor.

Arrivai a una specie di piattaforma aerea, ci misi un po’ a trovarla perché era invisibile. Non sapevo che la tecnologia umana fosse così sviluppata.

Riuscii a entrare senza essere vista e mi ritrovai in un corridoio. Cautamente mi incamminai, fermandomi fuori da una stanza da cui sentivo provenire delle voci.

«E’ un pazzo» disse un ragazzo.

«Modera i termini è comunque mio fratello» avrei potuto riconoscere ovunque quella voce.

«Ha ucciso ottanta persone in due giorni» stavolta a parlare era stata una ragazza.

«E’ adottato» non riuscii a trattenere una risata e così mandai a puttane il mio piano di restare nascosta.

«Chi c’è?» chiese Thor.

Ormai era inutile restarmene lì, così entrai. L?espressione dell’Asgardiano passò da seria, a confusa e infine a sorpresa.

«Non ci credo».

«Mi hai riconosciuta vedo, nonostante siano passati anni dall’ultima volta che ci siamo visti».

«I tuoi occhi ametista sono inconfondibili, sebbene non guizzino più dell’allegria di un tempo».

«Desolato di interrompere la vostra piccola riunione, ma tu chi sei? Un’Asgradiana?» chiese un uomo che aveva uno strano congegno luminoso nel petto.

«No, non vengo da Asgard… Provengo da Myral, uno dei dieci regni del cosmo».

«Ma non erano nove?» chiese un altro con una benda nera sull’occhio.

«In realtà sono dieci, ma per protezione nei confronti del mio regno, si fa “finta” che Myral non esista» cercai di spiegare.

«Ma perché?» continuò il tipo bendato.

«Mi spiace ma non posso rivelare più di così, sappiate solo che non sono venuta in veste di nemica, ma nel caso in cui ne abbiate bisogno, sono a vostra disposizione».

Thor, prima che qualcun altro potesse parlare, prese parola avvicinandosi «Anya, da quant’è che non dormi? Hai delle occhiaie così evidenti che sembra quasi che ti abbiano picchiata!».

«Simpatico come sempre, comunque saranno circa quattro giorni che non chiudo occhio».

«Ma sei stupida? Vai subito a riposarti» ordinò quasi urlando.

«Sì sì va bene» dissi dandogli delle pacche sulla spalla «avete per caso un posto in cui posso dormire?» chiesi rivolgendomi agli altri.

«Vieni con me» rispose una ragazza dai capelli rossi, sorridendomi.

La seguii nei vari corridoi, le persone che ci passavano accanto non facevano caso a me, probabilmente erano abituati a vedere sempre gente diversa da quelle parti.

«Da quanto tempo conosci Thor?» mi chiese.

«Nell’infanzia, spesso mio padre mi portava con sé ad Asgard e mentre stava a parlare con Odino, io giocavo con Thor e con Loki».

«Loki?!» esclamò.

«Sì, c’è qualcosa che non va?» chiesi.

«E’ una storia lunga, te la spiegheremo quando ti sarai svegliata» disse per poi cambiare discorso «cosa facevate insieme?».

«Beh di solito la lotta, Thor era un tale rompipalle che non potevi non picchiarlo» dissi sorridendo, ripromettendomi che più tardi avrei chiesto spiegazioni per la reazione di prima.

«Ecco, questa stanza è libera, stai pure quanto vuoi».

Annuii «ci vediamo più tardi».

La rossa sorrise e se ne andò.

Mi sdraiai sul letto, cercando di addormentarmi, ma continuavo a domandarmi perché quella ragazza avesse reagito in quel modo, sentendo il nome di Loki, quando all’improvviso mi vennero in mente le parole di Thor e degli altri prima che mi scoprissero: Loki stava preparando un attacco alla Terra. Dovevo assolutamente scoprire perché avesse preso tale decisione. Purtroppo ero troppo stanca per alzarmi e caddi in un sonno profondo.

 

Quando mi svegliai e guardai l’orologio luminoso sul muro, mi resi conto di aver dormito anche troppo. In fretta andai a darmi una rinfrescata nel piccolo bagno e uscii dalla stanza di corsa per andare a cercare gli altri.

Ripercorsi i corridoi che avevo fatto qualche ora prima al contrario e ritrovai di nuovo la stanza in cui c’erano Thor e il resto del gruppo “Ma hanno intenzione di restare qui dentro per sempre?” mi chiesi.

«Thor, c’è Loki dietro all’imminente attacco, vero?».

«Ciao anche a te, comunque sì, Loki ha un esercito, i Kitauri, e sta per farli arrivare sulla Terra con il Tesseract, per sottometterla».

«Che cazzo gli è preso?».

«Anya, non è più Loki di quando eravamo bambini, è cambiato, vuole vendetta per essere stato deposto dal trono di Asgard e si sente tradito» sospirò «non riesce a sopprimere il desiderio di dominio».

L’Asgardiano mi spiegò bene tutti gli avvenimenti che avevano portato a quella situazione  e già che c’era mi presentò al resto del gruppo cosicché evitassi di chiamarli con “Ehi tu!”.

All’improvviso entrò l’uomo bendato, Nick Fury si chiamava se non mi sbagliavo «proprio te stavo cercando, Anastasia».

Non mi sorprendeva che sapesse il mio nome, avrà chiesto tutto a Thor quando me ne sono andata.

«Posso essere utile?».

«Fai la guardia al prigioniero, gli altri hanno del lavoro da fare».

Mi voltai verso Thor «Loki è qui?» il biondo annuì «cosa aspettavi a dirmelo?»

Poi mi rivolsi a Fury «vado subito» dissi «deve spiegarmi bene che diavolo gli frulla in quel cervello».

Natasha, la rossa, mi spiegò come arrivare nella stanza dove era tenuto Loki e me ne andai.

 

 

“Chissà se ha ancora gli occhi così belli e limpidi come ricordo” pensai mentre le porte della stanza si aprivano.

 

 

 

Angolo Autrice:

Salve a tutti, sono nuova in questo fandom, ma non riuscivo a togliermi questa storia dalla testa così eccola qui.
Noterete di certo della scena uguale al film, sebbene le parole non riesco a ricordarmele con precisione.
Se avete delle domande, dei suggerimenti o delle critiche lasciate pure un commento, ovviamente anche per sapere se la storia vi piace o no... Grazie dell'attenzione.

Alla prossima,
sara_sessho 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: sara_sessho