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Autore: Luli87    04/05/2012    7 recensioni
A chi non vuole commuoversi un po', sconsiglio la lettura di questa storia. E' il cerchio della vita, nel bene e nel male.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alexis Castle, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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“CIAO NONNO”
 
Ed eccolo lì, finalmente addormentato.
L’uomo migliore della tua vita: padre, marito, a volte anche figlio, ma soprattutto migliore amico.
Era tutto questo e anche di più.
Chissà se è vero che adesso sta osservando, insieme agli angeli, la calda luce senza tramonto.
Ti avvicini a lui, lentamente, un passo per volta.
Una mano ti stringe forte la spalla, per trasmetterti forza e solidarietà.
Non sei sola: accanto a te c’è tuo marito, che però vuole darti il tuo spazio, il tuo tempo.
E per questo si allontana, vi lascia tranquilli per la vostra ultima conversazione.
Hai bisogno di salutare tuo padre un’ultima volta.
No, aspetta. Non lo saluterai per l’ultima volta.
Lo saluterai ancora e sempre, perché,
lo sai,
vive ancora nel tuo cuore
e ti accompagnerà per il resto della tua vita.
Sembra sorridere, nel suo sonno sereno,
e le rughe dell’età sembrano scomparse, lasciando il posto alla sua pelle liscia, chiara, morbida.
Chissà se è vero che ha ritrovato tra le stelle la sua amata Kate.
Il vero amore della sua vita.
Certo, un amore diverso dal tuo, ma sempre amore.
Perché l’amore si manifesta in varie forme,
e quello tra padre e figlia è tanto grande quanto quello tra marito e moglie,
ma è diverso e non si può paragonare.
Ripensi al vostro passato, a quante ne avete passate insieme,
dall’asilo, alle scuole, all’università,
a tutto il tempo trascorso quando eravate solo voi due.
Quante scelte avete affrontato insieme?
Quanti consigli ti ha dato?
Quante cose ti ha insegnato.
Ogni abbraccio ti passa davanti agli occhi,
ogni discussione, ogni gioco, ogni viaggio.
Tuo padre era una forza della natura e ti ha dato tanto, tutto.
Ti ha dato la vita.
Ti ha dato l’amore.
Quasi non respiri dal nodo alla gola che ti si è formato dal trattenere il pianto
e porti una mano alla bocca per forzarti di non piangere ancora, adesso.
Missione impossibile: le lacrime ti rigano il volto, involontariamente ed inevitabilmente.
Ti manca.
 Ti manca tanto.
Anche se sai che doveva andare così.
E’ il cerchio della vita che, come un fiore,
nasce, cresce, sboccia, regala tutta la sua bellezza al mondo
per poi appassire e tornare alla terra.
L’ultimo passo ti porta vicino alla bara, praticamente attaccata.
E ti appoggi per reggere il peso del dolore.
Poi, con coraggio e tenerezza, gli accarezzi la fronte e gli sposti quella ciocca di capelli ribelle.
“Ciao papà” sussurri appena, baciando la sua fredda fronte.
Un sorriso però nasce dal tuo pianto,
perché il suo ricordo ti rende serena.
E il ricordo ti farà sempre percepire la sua presenza:
non ti abbandonerà mai.
Qualcuno ti abbraccia da dietro: tua sorella minore.
Stringi forte le sue mani intorno alla tua vita e senti il suo calore avvolgerti.
Tra le tante cose, tuo padre ti ha dato una famiglia, favolosa.
“Volevamo salutarlo anche noi” ti sussurra all’orecchio.
Annuisci appena, voltandoti.
“Stai bene?” ti chiede, asciugando l’ennesima lacrima sul tuo volto.
Non stai bene, ma starai meglio.
Tuo figlio di cinque anni è vicino a lei, con un ditino in bocca.
Ha i tuoi stessi occhi azzurri ma i capelli li ha presi dal suo papà, mori e spettinati.
Si stacca da tua sorella e ti tira appena la gonna;
poi sposta la testa e indica la bara.
“Nonno dorme adesso?” ti chiede, con un’espressione innocente.
Ti abbassi per guardarlo negli occhi ed ecco quella ciocca di capelli ribelle sulla sua fronte.
Sorridi e gliela sposti, accarezzandolo.
Lo prendi in braccio e lo stringi forte.
Poi ti alzi stringendolo ancora a te,
guardi tua sorella mentre si china su vostro padre,
per poi voltarti e guardare tuo marito, che ti invita ad uscire dalla stanza e raggiungerlo.
I tuoi capelli rossi ondeggiano lungo la tua schiena mentre ti allontani.
Aggrappato al tuo collo, tuo figlio osserva il volto del nonno
e, aprendo e chiudendo la manina, come gli hai insegnato, lo saluta da lontano.
“Ciao nonno!” sussurra sorridendo.
  
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