Autrice:
GreenKnight_ / Kornblume Cavalier
Titolo: Schatten {Ombra
Personaggi: Prussia/Gilbert
Beilschmidt; Germania/Ludwig Beilschmidt. {Germancest (?)
Raiting: Giallo.
Genere: Malinconico; Introspettivo;
Triste.
Avvertimenti: Double drabble.
Note: Questa drabble non mi convince
appieno, non saprei nemmeno dire perché. Orbene, l'unica
nota di cui c'è
bisogno, è che il libro sfogliato da Prussia è
Fenomenologia dello spirito. ^^ -Secondo
qualcuno è Germancest, anche se a me
non sembra... Bho. ò.ò
•Schatten
Seduto
sulla poltrona, Gilbert sfogliava le pagine pigramente, il viso pallido
e le
occhiaie incipienti.
Ludwig osservò lo sguardo del fratello soffermarsi a lungo
su un paragrafo in
particolare; lo vide inarcare appena gli angoli della bocca e chiudere
gli
occhi, per poi abbandonare il libro sul tappeto.
«Che c'è?», chiese dopo un po'.
Gilbert schiuse lievemente una palpebra. «Cosa?»
«Ti ho chiesto che hai. Sei... strano.»,
ripeté Ludwig.
Strano non era la parola adatta; spento, lo era. Ma non avrebbe mai potuto
dirlo.
«Niente. Su, sono stanco. Lasciami dormire.», e
richiuse gli occhi.
L'altro rimase immobile.
«Per favore, West.
Vattene.»,
sussurrò.
Sospirando, Ludwig si chiude la porta alle spalle.
~
Appoggiò
la schiena il muro, e si lasciò cadere a terra.
La verità era che suo fratello non esisteva più:
quello che gli stava accanto
non era altro che un'ombra sbiadita di quello di un tempo.
Dopo la dissoluzione della Prussia, Gilbert era rimasto prigioniero di
Ivan e
Dio solo sapeva cosa gli fosse accaduto. Quando il muro era caduto,
poi, era
scomparso, ed era ritornato dieci anni dopo in quelle condizioni.
Un rumore lo ridestò. Accostò l'orecchio alla
porta.
«Coscienza infelice, eh?»,
udì, le
parole soffocate dai colpi al muro.
Ludwig stinse i pugni, lottando con l'istinto d'abbracciare il
fratello.
Gilbert gliel'aveva insegnato.
Mai guardare un uomo che soffre.