Serie TV > Doctor Who
Ricorda la storia  |      
Autore: TheQueenofHearts    06/05/2012    2 recensioni
"Tu hai il coraggio e la determinazione di tua madre, ma il cuore di tuo padre" disse il Dottore a River. "E un giorno capirai perché."
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Doctor - 11, River Song
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Silence in The Library

La loro specialità era incontrarsi nel tempo sbagliato, si dicevano sempre. Lei era un'incognita affascinante, e lui cercava di stupirla ogni volta, per rendere le pagine di quel piccolo diario blu – gliel'aveva regalato lui stesso, a quanto pare – più vive ogni volta che si sentiva sola.

Una volta River e il Dottore si incontrarono alla fine dell'universo, in un tempo che non era definibile come giusto o sbagliato – certo, alcuni elementi non erano chiari, né lo sarebbero mai stati - ma probabilmente era un buon momento per vedersi.

La fine dell'universo è il punto dove si possono vedere le stelle spegnersi per l'ultima volta. Le nebulose collassano e i buchi neri si espandono in una meravigliosa sinfonia che preannuncia una finale maestoso, imponente, quasi quanto la storia dell'universo stesso.

River e il Dottore si erano seduti su una meteora miracolosamente intatta, e avevano cominciato a parlare. Com'erano abituati, si chiedevano del loro passato e del loro futuro, per poi concentrarsi su conversazioni di poca importanza. Avevano così tanto da dirsi che preferivano non rovinare i brevi momenti trascorsi insieme con una caterva di parole. Parlando di argomenti di poco conto, potevano godersi il silenzio fra di loro.

E in quello spettacolo di stelle danzanti e comete, il Dottore guardò River negli occhi e le disse:

“Tu hai il coraggio e la determinazione di tua madre, ma il cuore di tuo padre. E un giorno saprai perché.”

River rise prima di lasciare di nuovo il Dottore. Rise perché era folle, e perché proprio non ci azzeccava quando si trattava di lei.

Ci vollero parecchi anni prima che River si rendesse conto che aveva perfettamente ragione.

 

Quando si trovò nella Biblioteca, davanti a un perfetto sconosciuto che diceva di essere il Dottore, si sentì mancare. Aveva sperato nel suo aiuto, nel suo appoggio, ma come era possibile che un uomo che non l'aveva mai incontrata si fidasse di lei? Come era possibile che la conoscesse o – addirittura – la amasse? Nemmeno lei si fidava di lui. Ogni rigenerazione è una vita diversa.

Ma quando lo guardò negli occhi capì che nonostante tutte le rigenerazioni e le false promesse che un essere come lui aveva fatto nella sua vita non erano importanti, perché l'essenza, la vera anima del Dottore, eterna e immutabile, quella di un bambino solo che inventa amici immaginari, di un ragazzino che vive nei suoi libri e arrossisce ogni volta che sorride, era la stessa. Allora lei scelse di fidarsi di lui, e alla fine lo convinse a fare lo stesso.

Negli ultimi momenti della sua vita River si ricordò della frase che il suo Dottore le aveva detto alla fine dell'universo. Rise di nuovo, perché era vera. Si ricordò di quando sua madre aveva pregato di sconfiggere il tempo per suo padre, ma soprattutto di come suo padre aveva deciso di aspettare secoli sua madre, chiusa nella Pandorica, solo nella speranza di rivederla viva.

Lei stava facendo lo stesso, per il Dottore. Perché anche se non aveva il farfallino e il fez, anche se guardava la donna dai capelli rossi che era con lui con un affetto che non aveva mai visto prima, si trattava sempre del Dottore. Forse non era il suo Dottore, ma possediamo mai ciò di cui siamo realmente innamorati? Quando ci innamoriamo di una persona pensiamo di avere una specie di possesso affettivo su di essa, o almeno speriamo che sia così. Forse, pensò River rabbrividendo, forse amare davvero vuol dire amare senza sentire il bisogno di essere legati, perché l'amore che proviamo noi stessi da solo è forte a sufficienza....

Il Dottore sconosciuto continuava a cercare di salvarla, ma River ormai non ci faceva più caso, persa nei suoi pensieri e negli ultimi ricordi che si imprimevano nella sua mente.

Addio Dottore, pensò River. Un giorno mi conoscerai, e capirai perché ti sto salvando la vita. In realtà, penso che tu l'abbia sempre saputo. Non avrei mai pensato che sarebbe arrivato questo momento, ma...

Con l'ultimo filo di voce che le rimaneva, sussurrò dolcemente:

Goodbye, sweetie.”

 

 

Nota dell'Autrice:

Non c'è molto da aggiungere se non il fatto che la catch-phrase di River “Hello, sweetie” è intraducibile, quindi ho deciso di mantenerla tale e quale :) inoltre, l'idea della fine dell'universo non è mia, l'ho adattata da un libro del meraviglioso Douglas Adams, “Il Ristorante alla Fine dell'Universo”, e il mio amore sconfinato per River Song.

Lily

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: TheQueenofHearts