Londra, 4 maggio 2011… Robert è vicino…la musica incalza e accompagna i volti sorridenti e stanchi di folli e innamorate donne che hanno trascorso la notte sui marciapiedi, sognando di poterlo incontrare…il freddo…l’attesa…e finalmente LUI.
Appare di corsa in mezzo alla pista…ed è subito boato d’approvazione…il cuore prende il volo e il sangue rifugge scorrendo veloce a nutrire un sospiro.
Le immagini sembrano rallentare e i suoni intorno sembrano colorarsi, per fare da palcoscenico all’unica accecante luce che investe i presenti…una pulsante folla… che sembra cercare soltanto il suo magnetico sguardo fuggevole.
Riscopro le mie labbra distese in un sorriso che non ho cercato, ma che il mio volto ha dovuto regalarmi…incapace di trattenere ciò che sente vorticare nella mia testa…nel mio petto…in ogni vibrante fibra del mio essere e quel che provo è tanto intenso da togliermi il respiro.
Gira paziente tra la folla che si disseta della sua presenza …e sorride…sfiora ognuna di quelle mani protese verso di lui…senza in realtà cercare alcun contatto e questo tenersi a distanza aumenta il desiderio di quelle dita che sperano di toccarlo…per avere la conferma che sia reale…che non sia soltanto un ologramma dei nostri desideri, proiettato lì, in quel luogo protetto, come quel film che scorre sullo schermo sopra le nostre teste.
Si avvicina lento, scivolando fluido in quel sentiero umano…che lo porta diritto dalla mia parte e quando sta per accadere, quando soltanto un passo lo divide da me,  tutto ammutolisce e scompare, inabissato intorno alla sua figura eretta e snella,  che sembra sollevarsi da terra e fluttuare davanti al mio corpo ...che improvvisamente,  vedo al di fuori di me stessa, come fossi eletta spettatrice del mio sogno che si avvera.
Mi lascio scivolare in fondo a quei due laghi, limpidi e scintillanti, i suoi occhi...che sembrano illuminare quel che rimane in me di giovane, bello e pulsante di desiderio…ed è la fine…
Mi perdo in quegli abissi, a sondarne le profonde acque, per vedere se riesco a scorgere un barlume di speranza alla mia follia, ma ciò che vedo va oltre...è
sublimazione dell’anima e purezza..e ne resto soggiogata, rapita…tanto da desiderare che quel contatto non abbia più fine, come se la felicità mi stesse tenendo la mano ed io non la volessi più lasciare.
Le dita del destino però sciolgono le mie…e quell’istante di infinito esplode, lasciandomi al buio,  a raccogliere le sfavillanti scintille che ancora si posano su di me…morenti come stelle cadenti.
La densa e ovattata sostanza che oscurava la mia realtà…si dissolve…le voci riemergono dal silenzio dentro la mia testa…tutto torna materia, grigia…e inconsistente.
Riprendo a respirare e volgendo lo sguardo verso quella luce che si allontana lenta …scorgo le spalle di un destino…che non potrà mai appartenermi…ma che per un attimo…è stato solo mio….Robert Pattinson.....