Cenere
Ho amato un uomo
fatto di morte,
campane in memoria delle
sue imprese;
guerriero dalle dita
di sabbia,
mi senti dalla tua
buia tomba?
Senti ancora il mio calore,
oh uomo,
il cui sangue concima
il suolo patrio?
Puoi ancora sentire
la mia voce?
Occhi lucidi di febbre,
corpo stremato
da mille fatiche,
pelle pallida
come fredda neve.
Anima persa,
ora le campane suonano
in tuo onore. E cosa
ti rimane se non
l’onore?
Il loro ridondare è veloce
come il mormorio
del silenzio
o come lo scivolare
della cenere
fra le mie dita.
Fine