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Autore: _Milla3    07/05/2012    5 recensioni
Vorrei che si chiamasse Cassia,
vorrei che tu non la lasciassi mai sola,
vorrei che tu non le permetta di soffrire per me,
vorrei che la portassi a Bosco Che Canta, un giorno.
Vorrei che le dicessi che l'amore esiste,
e che noi l'abbiamo vissuto sulla pelle.
Una One Shoot su Shirley, che scopre di essere incinta. Spero vi piaccia
(Mi è stato detto che la OS è molto simile ad un'altra: 'Diritto d'amare'. Ribatto che ho notato la somiglianza, ma già da prima di scriverla avevo notato che il modo di scrivere dell'autrice è molto simile al mio. Se lei lo riterrà plagio, la cancellerò. Preciso che non avevo intenzione di copiarla, e la ringrazio per la meraviglia che ha scritto,che tra l'altro ho aggiunto tra i preferiti.)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shirley Poppy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cassia.

Pensare che, una volta, avevo dei sogni.
Pensare che, una volta, avevo dei progetti.
Pensare che, una volta, avevo sperato - Dio, che illusa! - di poter essere felice con te.

Pensare che, una volta, ero una bambina.
Una bambina che si godeva la vita,
che viveva con la zia e il papà,
con un cane, una ciogna e un topolino.

La mia vita è sempre stata simile ad una favola,
e come in una favola me ne andrò.
Come Cenerentola, 
che dopo il suo breve sogno con il principe è costretta a scappare a mezzanotte,
come Biancaneve, 
che per assaggiare la dolcezza della mela ne muore.

Peccato che il finale da favola manca.
Peccato che io non tornerò più.
Peccato che dovrò abituarmi ad essere un albero.
Peccato che non vedrò crescere mia figlia.

Tu non ci credi, vero?
Tu credi ancora che sarà maschio,
tu credi ancora che potrò salvarmi,
tu credi ancora in noi.

Quanto vorrei che questo facesse male solo a me,
quanto vorrei impedirti di soffrire.
Ma ormai è tardi, e non so che fare.

In questo momento, mi stai guardando.
Probabilmente ti chiedi perché sorrido,
e mi ritrovo a chiedermelo anche io.

Probabilmente è l'idea che non morirò mai.
L'idea che forse, un giorno, lei potrà vedermi.
L'idea che, anche da albero, io riesca a riconoscerla.
L'idea che l'amerò sempre,
e per questo non ho bisogno di conferme.

Vorrei che si chiamasse Cassia,
vorrei che tu non la lasciassi mai sola,
vorrei che tu non le permetta di soffrire per me,
vorrei che la portassi a Bosco Che Canta, un giorno.
Vorrei che le dicessi che l'amore esiste, 
e che noi l'abbiamo vissuto sulla pelle.

Quando sarà il momento, per favore, non dirmi addio,
io non te lo dirò.
Non darmi un ultimo bacio,
io non lo farò.
Non dirmi che mi ami,
lo saprò già.
Non rendere tutto più doloroso.

E quei sogni,
e quei progetti,
e quelle illusioni.
Sono stata felice con te, amore.
Grazie di avermi amata, 
e di esserti lasciato amare.

'Cassia', si chiama la One Shoot.
Il nome della figlia di Shirley, in una storia che ho scritto.
Non mi veniva in mente un titolo, devo essere sincera.
Come si è capito, parla di Shirley incinta e bla bla bla.
Se vi consola, nella mia storia poi diciamo 'resuscita' (?).
Beh, spero vi sia piaciuta, e attendo le vostre recensioni.
Un bacio forte forte forte.
_Milla3

  
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