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Autore: Aelle Amazon    08/05/2012    3 recensioni
Demetra alle prese con la paura che Persefone non possa più tornare.
Il suo dolore è enorme, riuscirà a combatterlo?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gli Dèi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Un sacrificio per gli dei'
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Un dolore curato dal profumo dei fiori
Un dolore curato dal profumo dei fiori
 
Come tutti gli anni, Demetra aspettava. Sdraiata sul terreno gelido di fine inverno, incurante della neve che sciogliendosi le inzuppava la veste, semplicemente aspettava.
Era rimasta lì, quasi senza muoversi, per quasi sei mesi. Cominciava a sentire male alle ossa. Doveva muoversi, ma non aveva abbastanza forza. Si sentiva svuotata di ogni sentimento. L’unica cosa che percepiva era il dolore al cuore: la consumava sempre di più man mano che il tempo passava.
Era un’attesa infinita, struggente. La mancanza di Persefone era ogni minuto più dolorosa.
Sarebbe tornata? Ade aveva sempre rispettato l’accordo, ma chi garantiva che anche quella volta si sarebbe risolto tutto per il meglio? L’aveva già rapita una volta. Cosa gli impediva di tenerla prigioniera nell’oltretomba per sempre?
La lealtà verso Zeus? Lo disprezzava per averlo confinato negli Inferi. Sicuramente non si sarebbe curato di lui né tantomeno delle sue punizioni.
Il rispetto verso di lei? Anche se era sua sorella, la conosceva a malapena. Come poteva sentirsi legato a lei?
Si disperava, la povera Demetra. Le lacrime che fino ad allora era riuscita a trattenere le scesero sulle guance. Accorgendosene, la dea anziana mosse le mani intorpidite per scacciarle.
-Madre?-
Demetra spalancò gli occhi. Era davvero così disperata da immaginare la dolce voce di sua figlia? La dea prese a ridacchiare istericamente.
Delle braccia la tirarono su e Demetra incontrò i bellissimi occhi di Persefone. Erano colmi di preoccupazione, ma sempre stupendi.
-Tesoro sei veramente tu?- Demetra non riconosceva la sua voce tanto era flebile.
La sua visione annuì. –Sono io- la abbracciò, avvolgendola nel suo delicato profumo di fiori. Mentre la stringeva, Demetra sentì il gelo sparire dal suo corpo e le forze ritornarle.
Poi, all’improvviso, Demetra di staccò dall’abbraccio, prendendole il viso tra le mani. Era caldo e giovane.
-Stai bene?- le chiese, preoccupata.
Persefone annuì ancora. –Me lo chiedi sempre. Ade mi tratta bene-
Demetra inarcò un sopracciglio. –Lo spero per lui-
Mentre la figlia rideva, la dea più anziana si alzò in piedi, scrollandosi la neve via dal corpo. Tese la mano a Persefone, che la afferrò non smettendo un attimo di ridere.
Si allontanarono così, mano nella mano, e intorno a loro sbocciarono le prime margherite.
 
Note:
Ciao a tutti!
Eccomi qui con una storia partorita in un momento strano. E’ la terza e se non l’ho ancora detto fa parte di una serie: “Un sacrificio per gli dei”.
Ho scritto, per ora, una storia su Afrodite e Efesto, Artemide e Apollo. Questa è la terza (l’ho già detto, lo so).
Non serve che leggiate le altre, non sono collegate, ma mi farebbe piacere se andaste a darci un’occhiata.
Cosa dire ancora? Spero che vi piaccia!
Baci,
Aelle
  
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