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Autore: Sophie Isabella Nikolaevna    08/05/2012    9 recensioni
Le idee strampalate del Direttore, si sa, non sempre hanno buon esito. Ha quindi fatto bene Kaname ad affidarsi a lui come agenzia di viaggi? Il posto dove la Night Class trascorrerà una settimana di vacanza sarà davvero così placido e isolato dal mondo come dice Cross?
I nostri beneamati vampiri verranno travolti da un mare di guai, pasticci, ragazzine bionde e isteriche, creme solari, gatti abbandonati, vecchiette dal bastone sempre pronto a... bastonare, balli di gruppo e tante, tante altre esperienze traumatiche! Leggere per credere...
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO I - TRA VALIGIE DISPERSE E MINACCE BIONDE

L'aria tiepida delle Seychelles accarezzò il viso di Kaname, facendolo sospirare di piacere. Il cielo era nuvoloso: ottimo inizio. Finalmente una bella sensazione dopo ore di pura agonia.
Tutti i suoi amici avevano trascorso il lungo volo verso l'arcipelago dormendo beatamente. Solo uno di loro non era riuscito a prendere sonno: Aidoh. Si era girato e rigirato sulla poltroncina per tutto il tempo, emettendo strani e rumorosi (parecchio rumorosi) mugolii. E naturalmente Kaname a chi aveva avuto la meravigliosa idea di sedersi accanto?, a lui! Risultato: nove ore passate a tentare invano di dormire, con vicino un essere fastidioso e mugugnante.
"Uffa. Non ho dormito niente", si lagnò Aidoh scendendo dall'aereo e raggiungendolo.
Kaname si sentì invadere da quello che viene comunemente chiamato "istinto omicida". Senza rispondere al damerino, si affrettò dietro a tutti gli altri, che erano già quasi entrati in aeroporto. Dentro, regnava sovrana l'aria condizionata.
Il nastro trasportatore delle valigie si stava già muovendo, ma non era ancora arrivato nessuno bagaglio.
"Non mi fido di questi aggeggi", commentò Ruka, guardando la striscia mobile con profonda diffidenza. "Qualche bagaglio finisce sempre disperso. Speriamo che non capiti a noi".
"Tranquilla, Ruka", rispose Kaname con tono apatico, "non dovrebbe succedere niente di strano. Ho controllato io stesso: tutti i nostri bagagli sono stati caricati sull'aereo. L'unico che non ho visto, devo dire, è quello di Aidoh".
Hanabusa si voltò di scatto verso Kaname e, per quanto già pallido, diventò bianco come un cencio.
"Che cosa?!", strillacchiò. Kaname alzò gli occhi al cielo. Si comincia, pensò.
"Calma, può darsi che l'abbiano caricato prima che Kaname iniziasse a controllare", cercò di calmare le acque Ichijo, sfoderando il suo proverbiale sorriso.
"Sarà meglio! Io una settimana senza la mia valigia non posso starci!!!".
"Aidoh, guarda che nessuno ha dato la tua valigia per dispersa", intervenne Ruka, "Kaname ha semplicemente detto che forse gli è sfuggita".
"No, non è vero! Ha detto proprio di non averla vista! AKATSUKI!!!".
"Hanabusa, per carità, non rendere questa vacanza infernale fin dal primo momento", sospirò Kain.
"Credo che Aidoh sarà solo uno dei nostri problemi, Kain".
A parlare era stato Senri, con una faccia da funerale. La stessamedesima espressione era dipinta sul volto di Rima, accanto a lui.
"Che cos'è successo, ragazzi?", chiese Ichijo. Rima si limitò ad indicare con il pollice un gruppo di turisti (o meglio, turiste) a pochi metri da loro. Si trattava di sei ragazze sui quindici anni, tutte bionde con gli occhi azzurri. Osservavano il gruppo di vampiri con sguardi languidi e/o furbetti, e non facevano altro che commentare, ridacchiare, dire qualcosa nell'orecchio all'amica, arrossire, saltellare, ridacchiare di nuovo eccetera eccetera.
"Cheffighi, oh!".
"Proprio da SBAV-SBAV!".
"Vai tu!", esclamò una, spingendo una compagna.
"No, tu!".
"Masseipazza?! Io?! Ihihihih!".
"Ihihihihih!".
"Dài, vai tu!".
"Ma cosa?! No! No! Ma cosa faiiii!".
A furia di spintarelle e incitazioni, una delle biondine si immolò per le altre, e iniziò ad avvicinarsi pericolosamente al gruppo di vampiri.
"VADO IN BAGNO!", esclamò Akatsuki. "E tu vieni con me". Prese Aidoh per un braccio e in men che non si dica si dileguò, trascinandosi dietro il cugino.
I sei vampiri rimasti fissarono con un misto di paura e orrore la minaccia bionda che avanzava, e che ora sorrideva e che -si salvi chi può!- ora apriva bocca.
"Ehm...ehehehmm.. Ciaaaao", salutò, agitando la mano come questa se avesse preso fuoco.
"Ciao", rispose Kaname con voce suadente, "c'è qualcosa che possiamo fare per te?".
"Io e le mie amiche...". Indicò il gruppetto di biondine strepitanti. Tutte ripeterono il saluto isterico della prima. "Vorremmo chiedervi dove a avete l'albergo e... e se lo avete vicino al nostro... se vi va di... uscire... con noi... qualche... volta".
Silenzio imbarazzante. A salvare la situazione ci pensò nuovamente la voce vellutata di Kaname:
"Ci dispiace, ma noi non siamo qui in vacanza, siamo qui per lavoro, e non possiamo essere disturbati. Peccato. Sarà per un'altra volta".
"Oh, davvero? Ma sembrate così... così giovani! Che tipo di lavoro fate?".
"Senti, cara", tagliò corto Ruka, "se ancora non l'hai capito, si tratta di faccende top secret. Ora fateci il piacere di smammare".
La biondina indietreggiò. Se avessero mostrato alla tv sue foto da ubriaca mentre ballava su un tavolo in mutande, avrebbe avuto un'espressione meno oltraggiata.
"Dico, ma l'avete sentita?", si rivolse immediatamente alle sue amiche, che avevano assunto la sua stessa aria.
"Ma come si permette?".
"Che maleducata!".
"Ma poi, l'avete vista?".
"Quei capelli! Ma si crede una principessa delle fiabe?".
Si allontanarono lasciando dietro di sé una scia di veleno.
"Perché devi essere sempre così acida, Ruka?", domandò Kaname. "Erano fastidiose ma innocue".
"Scherzi? Quelle erano capaci di seguirci ovunque. Anzi, fortuna che Akatsuki ha portato via Hanabusa. Lui le avrebbe sicuramente... attirate ancora di più".
"Guardate!", esclamò Ichijo, interrompendo la discussione. "Stanno arrivando le nostre valigie!".
Ad ogni valigia che uno dei vampiri riconosceva, l'ansia di tutti quelli che invece non si erano ancora ricongiunti con la propria aumentava, e ognuno fissava con occhi ardenti il nastro trasportatore. Nel giro di dieci minuti, però, tutti quanti si riappropriarono dei loro averi.
Tutti, tranne uno.
Aidoh e Kain tornarono dal bagno quando ormai sul nastro non girava più nessuna valigia.
"Se ne sono andate le feroci biondine?", chiese Akatsuki, guardandosi intorno spaventato.
"Sì, tranquillo", rispose Ichijo. "Guarda, ti abbiamo preso la valigia".
"E la mia l'avete presa?", domandò Aidoh. Aveva un brutto presentimento. Un presentimento che non fece altro che aumentare man mano che osservava le tipiche facce da "non-so-come-dirtelo" degli altri.
"Vedi, Hanabusa...", iniziò Ichijo, parlando lentamente e facendo molta attenzione nello scegliere le parole giuste, "la tua valigia...".
"No!", lo interruppe Aidoh, una smorfia di terrore sul volto. "No, ti prego, NON DIRMELO!".
"Ci dispiace, Aidoh!".
"La mia valigia! LA MIA VALIGIA! Ma c'erano dentro tutte... tutte le mie COSE!!!". Dal modo in cui aveva pronunciato la parola "cose", sembrava che quel termine fosse la definizione di quanto di più prezioso ci potesse essere al mondo.
"Per le compresse ematiche non ti preoccupare, quelle te le do i...".
"Ma COSA VUOI CHE ME NE FREGHI delle compresse ematiche?!". Nel frattempo intorno a loro si era creato un piccolo pubblico di turisti curiosi. "Quelle sono l'ultimo dei miei problemi!".
"Ti presterò tutto quello di cui hai bisogno", disse Kain, paziente.
Nel frattempo Kaname e Ruka si erano appoggiati al muro e scuotevano la testa, scoraggiati.
"Sì, così andrò in giro con i vestiti di tre taglie in più!".
"Quelli potrai comprarli o chiederli a Shiki".
"No, i miei vestiti nelle mani di Aidoh no, pietà!".
"Dài, Senri, cerca di essere comprensivo, ha perso tutta la sua roba...".
"Seh, seh, seh! Non ci penso nemmeno! Me lo ricordo bene com'è andata a finire l'ultima volta che gli ho prestato qualcosa...".
"Shiki, sai bene che quella volta non è stata colpa mia. Ora smettila di fare storie e prestami i vestiti!".
"Come, prego? Non è stata colpa tua? L'hai calpestato, Aidoh! Certo che è stata colpa tua!".
"Ma di cosa state parlando?".
"Zitto, Akatsuki. Shiki, non l'ho calpestato! Mi è caduto, non me ne sono accorto e accidentalmente ci sono passato sopra con un piede, e si è rotto!".
"Cioè l'hai calpestato".
"No, è diverso!".
"Ma tu hai idea di quanto mi era costato?".
"Questo me l'hai già detto almeno un milione di volte. Ora ti decidi a prestarmi quei vestiti?!".
"Se mai vorrò prestarteli, non sarà certo qui in aeroporto che lo farò!".
"SHIKI HA RAGIONE!", gridò Ichijo, facendo tacere i due litiganti. "Questo non è il posto giusto né per prestare i vestiti, né per discutere. Su, andiamo a prendere il pullman. Ci porterà nelle villette che ci ha prenotato il Direttore. Quelle villette calme e tranquille, ricordate?".
"Prima dobbiamo denunciare la scomparsa della mia valigia", ringhiò un Hanabusa con tanto di fumo che usciva dalle orecchie.
"Certo. Ti accompagno a fare la denuncia. Voialtri aspettateci qui, ok?".
Ichijo prese Aidoh sottobraccio e si avviarono verso un banco informazioni.
"Sarà una lunghissima settimana", mormorò Ruka guardandoli mentre si allontanavano.
Non sapeva certo che il peggio doveva ancora venire.






FuckYeahFirstChapter!
Wow. Non mi aspettavo tante recensioni al prologo (sì, qualcuno potrà dire che 4 recensioni non sono tante, però io me ne aspettavo comunque di meno XD). E quindi, grazie a Yogi_Kun6, Eu_chan, Heart e Elis12, e ovviamente anche a coloro che hanno messo la storia delle seguite! E anche a quelli che l'hanno semplicemente letta :3
Questo primo capitolo è un po' spento o è solo una mia impressione? No perché mentre lo scrivevo ero sempre lì a cancellare e riscrivere, quindi a me non sembra coinvolgente perché percepisco il lavoro che c'è dietro... spero che per voi non sia così :)
Aspetto i vostri commenti, e se avete da criticare fatelo senza farvi problemi (tanto al massimo vi uccido tutti, no? <3).
ByeBye, alla prossima!
Isabella
P.S.: Sì, ero stufa di firmarmi Sophie. E visto che ho due nomi, perché non usarli entrambi? u.u



   
 
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