Fanfic su attori > Johnny Depp
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Autore: Disneyana    08/05/2012    0 recensioni
E se una ragazza con una vita fin troppo ordinaria si trovasse a vivere una serata straordinaria? Se lei, pienamente convinta che un evento del genere non potrà mai più ripetersi, decidesse di non porre alcun freno ai suoi desideri?
Questo è solo l'inizio di un'avventura che porterà la nostra protagonista a scoprire se stessa, un terribile segreto e il vero significato della parola "passione".
"...Combattevo ogni giorno con un forte impulso: quello di fuggire. Fuggire da tutta quella serenità per trovare la capacità di urlare, impazzire, amare e perchè no? anche soffrire. Avevo la costante impressione di vivere come addormentata, i miei giorni erano così uguali, noiosi, insopportabilmente equilibrati. Ecco perchè amavo il cinema: perchè mi portava altrove..."
Se amate Johnny Depp, se vi piace sognare, se vi piacciono le storie con qualche mistero e molto pepe...allora questa è la fanfiction giusta.
Mi raccomando recensite! :D
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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III. Alla luce del giorno

Le tende della stanza non erano state chiuse bene, perché fu un filo di luce che entrava dalla finestra finendo direttamente sui miei occhi a svegliarmi.
“Mhhh…ma dove sono…” Sentivo il rumore di un respiro. Aprii bene gli occhi ed in un attimo ricordai tutto.
Mi resi conto di avere la testa sul petto di Johnny che dormiva tranquillo. Mi sollevai lentamente cercando di non svegliarlo, non potevo credere a ciò che avevo fatto…Era giorno, Carlo doveva essere fuori di testa oramai …ed il mio comportamento? Non mi ero mai comportata in quel modo! Avevo chiesto ad un uomo di baciarmi, un uomo incontrato poco prima e ci sarei pure andata a letto se lui non si fosse fermato.  Ma lui si era fermato … Mi vergognavo sempre di più! La notte, le note dalla chitarra, quella suite dai toni rossi, avevano trasformato tutto, solo adesso mi rendevo conto di non aver sognato. Mi ero spinta oltre, avevo fatto ciò che desideravo, molta gente avrebbe detto che mi ero comportata da troia… Ed in quel momento anche io lo stavo pensando di me stessa.  Ma in parte ero giustificata, osservai l’uomo che dormiva sul letto, aveva una magia in se, una magia che mi aveva stregata. Johnny non era solo bello, ne avevo conosciuti di bei ragazzi ma nessuno mi aveva mai minimamente smossa, nessuno mi aveva mai portata a comportarmi in quel modo,in lui c’era di più, c’era fascino, un fascino che non veniva dal suo aspetto ne tantomeno dalla sua fama, ciò che lo rendeva così irresistibile era la sua capacità di guardare oltre, oltre le apparenze, oltre le parole, oltre le maschere: lui aveva visto me ed era per questo motivo che ero stata incapace di resistergli, per questo motivo avevo desiderato lui ed i suoi baci. Johnny sapeva che c’era una parte selvaggia che reprimevo, sapeva che stavo fingendo “…non ti lasci andare a te stessa…” così aveva detto. Aveva dannatamente ragione. Per una volta qualcuno si era reso conto che non ero semplicemente una ragazzina per bene. Mi ero sentita scoperta e proprio per questo avevo deciso di smettere di nascondermi, finendo per essere sfacciata ed insicura allo stesso tempo. Adesso, alla luce del giorno, non avevo il coraggio perseverare con quel comportamento, dovevo scappare prima che si svegliasse. Si ma come? Non avevo abiti e non sapevo dove andare. Non potevo indossare l’abito della sera prima e sperare di andare in giro inosservata per Venezia… Che situazione! Girai un po’ per la stanza, cercando di non fare rumore. C’erano dei jeans ma erano da uomo…i suoi jeans. Niente da fare erano troppo grandi. Guardai l’orologio, le nove. Avevo dormito poco.
Adesso era mio dovere chiamare Carlo e dirgli che stavo bene, indipendentemente dalla lite che avevamo avuto, indipendentemente dal fatto che ero finalmente certa di non amarlo e avrei dovuto canfessarglielo il prima possibile. Andai nella stanza accanto ed afferrai la cornetta composi il numero. Squillava.
<< Pronto?>>
<< Carlo sono io…>> Silenzio. Allontanai un po’ la cornetta dall’orecchio, ero certa che si sarebbe messo ad urlare, invece: << Bea? Ma stai bene? Dove sei?>>
<< Si…sto bene.>>
<< Ma dove hai dormito? Il mio dannato cellulare si è rotto… o meglio si è rotto quando l’ho sbattuto contro un muro…>> Ecco perché era spento. Lui non lo spegneva mai.
<< L’hai sbattuto contro un muro?>>
<< Si…senti a proposito, credo di aver avuto una reazione esagerata ieri… Ma ne parliamo faccia a faccia. Dimmi dove sei, hai preso una stanza da qualche parte?>> Ecco perché era così calmo, non immaginava certo che io fossi rimasta a dormire nella suite di Johnny. Aveva dato per scontato che dopo il suo comportamento io avessi preferito pagare una stanza in qualche hotel, piuttosto che vederlo. Che potevo dire ora? Forse una mezza verità era la miglior cosa.
<< Ehmm si mi trovo…mi trovo… >> Cavolo ma dove mi trovavo? Afferrai il un posacenere che stava accanto il telefono, lo capovolsi, sotto era riportato il nome dell’hotel, glielo dissi.
<< Ma è  costosissimo! Come hai pagato?>>
<< Senti Carlo non ti arrabbiare, ma ieri le miei cose sono rimaste al cinema…in una sala. Ti ho già spiegato che ho dovuto cambiare i miei vestiti no? Comunque dato che il tuo cellulare era spento e non riuscivo a rintracciarti e non mi ricordavo dove abita Alfonso…beh Johnny ha prenotato una stanza per me in quest’hotel.>> Attimi interminabili di silenzio e poi nuovamente una reazione inaspettata << Beh almeno ha avuto la decenza di non lasciarti per strada. Ma lo sai che sei su mille siti internet ed anche in qualche programma tv?>>
<< Cosa??>>
<< Senti Bea, sei stata un’ingenua. Ora vengo a prenderti e ti spiego tutto. Fatti trovare giù.>> Riattaccò. Rimasi un attimo a pensare alla sua ultima frase…ero nei programmi tv? Ero stata un’ingenua? Dovevo vederci chiaro il prima possibile .
Decisi di andare in bagno ed indossare di nuovo l’abito da sera dato che non avevo altra scelta. Sopra l’abito misi la camicia di Johnny per coprire quell’enorme scollatura che alla luce del giorno sembrava fin troppo esagerata.  Ero ridicola e non passavo di certo inosservata, ma almeno ero vestita. Sbirciai ancora una volta nella camera da letto. Lui stava ancora dormendo. Scappai via come una ladra.
Carlo fu da me dieci minuti dopo. Si era fatto prestare la macchina da Alfonso. In un primo momento non lo riconobbi, poi mi diressi verso di lui in tutta fretta e salii a bordo velocemente.
<< Ma come sei conciata?>>
<< Devo spiegartelo di nuovo?>>
<< No, non spiegarmi nulla che è meglio…>>al telefono mi era sembrato calmo, ma ora che lo vedevo in faccia mi rendevo conto che la mia impressione era stata sbagliata.
<< Senti…ieri una cosa ha tirato l’altra…prima ero in fila per entrare un attimo dopo stavo litigando col buttafuori e quello dopo ancora avevo addosso questo vestito…io non volevo certo piantarti in asso.>>
<< Ma non ti è sembrato strano che un famoso attore si sia preso la briga ti aiutare te e di darti addirittura un vestito?>>
<< Beh…mi è sembrato un colpo di fortuna… Ma insomma Carlo, vieni al punto e spiegami tutto.>>
<< I siti internet ti dipingono come una rovina famiglie, le trasmissioni tv si chiedono da dove tu sia spuntata. C’è la tua foto dappertutto, quello che non c’è è il tuo nome, ma sono sicuro che ci vorrà poco perché i giornalisti scoprano pure quello. Fatto sta che tutti sul pianeta sono convinti che tu sia la nuova fiamma di quell’attore. Nel caso che tu non lo sappia lui ha due figli ed una compagna. A quanto pare lui e lei non compaiono insieme da tempo e tutti si chiedevano quale fosse il motivo. Adesso hanno trovato il motivo: tu. >>
<< Ma sono impazziti Comunque non dobbiamo preoccuparci, queste notizie sono appena uscite ma vedrai che appena lui lo verrà a sapere, smentirà tutto.>> Carlò mi guardava basito.
<< Ma sei davvero così ingenua? Sai cosa credo io? Credo che lui l’abbia fatto apposta, credo che gli servisse della pubblicità e credo pure che non smentirà un bel niente.>>
<< Ma perché pensi questo?>>
<< Perché?! Che bisogno c’era di uscire sul tappeto rosso insieme a lui alla fine de film? Se vi foste salutati dopo la proiezione e tu fossi uscita da dove eri entrata sarebbe finita lì , nessuno vi avrebbe fotografati. Scommetto che è stato lui a chiederti di accompagnarlo nell’uscita. E’ vero o no?>> Annuii cercando di trovare un nesso, un senso a tutto quello che Carlo ipotizzava.
<< Ma non capisco che utilità possa aver avuto per lui…>>
<< Questo lo sa solo lui Bea. Fatto sta che è  un attore e sa benissimo che dal momento in cui si fa vedere  insieme ad una sconosciuta, i media non faranno altro che parlarne. Non lo so, forse lo ha fatto per pubblicità. Il punto è che ora tutti si faranno i fatti tuoi, ha preso una ragazza sconosciuta e l’ha messa sotto i riflettori, quando alla fine verrà fuori il suo “atto caritatevole”, ovvero che è stato così gentile da regalarti addirittura una abito perché tu potessi assistere alla prima, quando verrà fuori e se verrà fuori, lui ne uscirà comunque pulito. Per il momento è sicuro che tutti ne stanno parlando  e ne parleranno per un bel po’.>>
<< E’ assurdo pensare che lo abbia fatto apposta Carlo… Non poteva pianificare una cosa del genere!>>
<< Non dico che l’ha pianificata, ma di sicuro ha colto la palla al balzo.>>
<< Sono certa che quanto prima darà spiegazione di tutto e nessuno penserà più a me. Ora è fondamentale che io mi tolga questo vestito altrimenti chiunque mi riconoscerà … Ma prima dovremmo passare dal teatro, il mio cellulare ed i miei documenti sono la.>>
Carlo scuoteva la testa irritato. Una gran confusione si era creata nella mia mente. Non riuscivo a capire che motivo poteva avere Johnny Depp di farsi pubblicità in quel modo, era uno degli attori più richiesti di hollywood, aveva innumerevoli fan, i giornalisti lo perseguitavano. No, ero certa che lui avrebbe spiegato come erano andate le cose, ero certa che non lo aveva fatto apposta. L’unico punto interrogativo restava il tappeto rosso, in quel caso la cosa risultava strana, non potevo negarlo. E infine: chi era la proprietaria dell’abito che indossavo? Per la prima volta nella mia vita avrei letto i siti di gossip.

Carlo recuperò le mie cose e tornò in macchina, poco dopo fummo a casa di Alfonso. L’uomo mi fece più o meno le stesse domande di Carlo, ma al contrario del nipote, accolse le mie risposte in modo divertito
<< Proprio una bella avventura Beatrice cara, una di quelle che è bello raccontare! Suvvia, ora ti lascio libera, vorrai lavarti, vestirti, fa come fossi  casa tua.>>
 Cercai di essere pronta nel più breve tempo possibile, dovevo trovare un internet-point . Fu stranissimo vedere me stessa su dei siti di gossip, mi fece quasi sentire male. La mia faccia era spiattellata ovunque. Le foto che circolavano non erano molte, cinque in totale, tre mentre percorrevo il tappeto e due mentre salivo in macchina, seguiva poi la foto di Johnny che saliva nella stessa auto ed i commenti: “La misteriosa ragazza non ha fatto l’ingresso in sala insieme all’attore, ma come dimostrano le foto i due sono andati via insieme alla fine della proiezione.”  Lessi le cose più assurde nei vari siti:
“ Da tempo la relazione tra Vanessa Paradis e Johnny Depp era agli sgoccioli, fin ora nessuno dei due aveva rilasciato dichiarazioni in proposito. A mettere in chiaro tutto è stato alla fine il bell’attore, che ha deciso di presentarsi alla prima di Hugò Cabret accompagnato dalla sua nuova fiamma. La giovanissima accompagnatrice ha mostrato un abbondante decolletè messo in evidenza da un bellissimo abito Valentino. A quanto pare il caro Johnny ne aveva abbastanza di donne piatte e filiformi… tutta la nostra comprensione Johnny, anche l’occhio vuole la sua parte!”
Più andavo avanti a leggere più gli articoli diventavano surreali :
“ Fonti anonime rivelano che la misteriosa ragazza altro non è che la baby sitter di Jack e Lily,i figli dell’attore. Risulta chiaro che la cara Vanessa avrebbe fatto meglio a mettersi in casa una tata vecchio stile, dato che l’ambiziosa bambinaia ha finito per fregarle il marito.”
Più andavo avanti più gli articoli diventavano assurdi e di pura fantasia.
“A quanto pare il motivo della fine della relazione tra Johnny Depp e Vanessa Paradis sarebbe questa ragazzina sconosciuta, che poi tanto sconosciuta non è. A quanto pare la suddetta ragazza ha conosciuto Depp sul set di The Rum Diary dove ha lavorato come truccatrice. Un anonimo ha rivelato che durante le riprese Depp si sia fatto rifare il trucco un po’ troppo spesso, adesso il perché è chiaro.”
Infine il più assurdo di tutti:
“Vanessa Paradis  era molto addolorata, ha confidato ad un amico che la giovane ragazza apparsa ieri accanto all’attore Johnny Depp, è stata la causa della loro rottura. Pare che la bionda meretrice abbia tampinato Depp per molto tempo riuscendo alla fine ad ottenere ciò che voleva. Vanessa ha anche subito delle minacce da parte della stessa, minacce che sono durate diversi mesi. Come può Johnny essersi fatto abbindolare da questa strega rovina famiglie? Per quanto ci riguarda le auguriamo il peggio.”
 La versione della bambinaia e quella della pazza strega erano le più diffuse. Ma chi diavolo erano questi anonimi che dichiaravano tutte quelle cose? Ero basita.
<< Carlo ma queste cose sono assurde!>>
<< Lo so Bea, ma per chi non sa chi tu sia sono vere…>>
Passai la giornata col terrore che qualcuno potesse riconoscermi. In più mi sentivo in colpa nei confronti di Carlo, lo avevo tradito con un uomo che a quanto pare mi aveva usata. Dovevo parlargli, dirgli che era finita ma con tutto il casino che era successo, quello non era certo il momento migliore per farlo e poi lui era già abbastanza arrabbiato… Il giorno dopo fu un sollievo andare via da Venezia.
Una volta arrivata in paese però mi resi conto che molta gente seguiva il gossip, mi avevano riconosciuta. Mia madre e mio padre erano arrabbiati neri. Naturalmente tutti sapevano che non ero ne la bambinaia ne la truccatrice ne tanto meno la persecutrice di Johnny Depp  ma cercavano lo stesso una spiegazione. Io dissi la verità, ovviamente mentendo sul dopo serata. In paese le acque si calmarono e tutti cominciarono chiedermi com’era lui dal vivo, di cosa avevamo parlato ecc ecc… Io aspettavo impaziente che Johnny smentisse quelle voci, ma niente. A quattro giorni dall’accaduto il mio nome uscì fuori, sapevo che prima o poi sarebbe successo, era stata la solita fonte anonima a rivelarlo ma questa volta avevano detto la verità. Così gli articoli cambiarono, le ipotesi divennero sempre più astratte, per alcuni ero una fan che aveva vinto un premio, per altri restavo una maniaca che aveva perseguitato l’attore fino a conquistarlo. Il quinto giorno lessi una dichiarazione di Johnny, o almeno il sito la riportava come tale.
“ Chi è quella ragazza? Pensavo aveste già detto tutto voi! E’ la mia truccatrice, è la baby sitter dei miei figli, è una fan fortunata, una pazza psicopatica…Dopo aver letto tante spiegazioni sono davvero in dubbio…non so se dirvi la verità o meno, ho paura che la verità risulterebbe fin troppo banale!”
Tutto qui? Dopo tanto casino lui ironizzava lasciando ogni cosa nel dubbio?  Non riuscivo a crederci! Allora aveva ragione Carlo, era solo pubblicità che cercava! Praticamente aveva incoraggiato i giornalisti a continuare con le ipotesi. Che situazione assurda! Il settimo giorno sull’ennesimo sito lessi l’articolo più assurdo di tutti:
“Marika (così la chiameremo, perché la donna non ha permesso di soggiorno e dunque non vuole rivelare la propria identità) è una Rom,ha quarant’anni, è arrivata in italia che ne aveva quattordici, a sedici anni ha messo al mondo Beatrice Fiore. Chi è Beatrice Fiore? Ricordate la misteriosa ragazza che era stata vista insieme all’attore americano Johnny Depp? Lei è Beatrice Fiore. Marika ha visto la ragazza in tv, dice di aver riconosciuto l’ambulatorio in cui lavora il padre di Beatrice, Renato. Una notte di 24 anni fa la donna ha partorito in quell’ambulatorio ed ha ceduto la bambina al medico dopo che questi l’ha minacciata di farla estradare. Così ha dovuto tacere e vendere sua figlia in cambio del silenzio dell’uomo. ”
Mi alzai da davanti il pc, oramai ci ridevo sopra aspettando che i giornalisti trovassero qualcun altro da importunare. Andai in salotto, mio padre guardava la tv.
<< Papà vuoi sapere l’ultima?>>
<< Sentiamo. Cosa si sono inventati questa volta, che sei un’attrice pure tu?>>
<< Oh no, quella non sarebbe un’ipotesi abbastanza assurda!  Senti questa: a quanto pare tu mi hai “comprata” ventiquattro anni fa, da una ragazza rom che è venuta a partorire nel tuo ambulatorio!>> Scoppiai a ridere, mio padre impallidì.
<< Ehy papà…ma hai capito quello che ho detto?>> Si alzò di scatto dalla poltrona << Ma come si permettono di inventare simili fesserie? Ora ne ho abbastanza! Io querelo tutti! Querelo tutti!>>
<< Ma dai… stai calmo. E’ solo l’ennesima stupidaggine…>> Lui mi fissò un attimo e poi disse << Ma certo che lo è! Tu comunque dovresti smetterla di guardare tutti quei siti…>>
 Quel giorno non mi ero resa conto che la reazione di mio padre aveva della motivazioni sotto. Fu solo la settimana successiva che mi trovai di fronte un’amara realtà. La donna rom era andata ad una trasmissione televisiva comparendo di spalle e con la voce camuffata, aveva cominciato a descrivere l’ambulatorio, mio padre e poi me:
<<…la bambina aveva un neo rosso fragola sul fianco sinistro. Io ho lo stesso neo…>>
Come poteva una sconosciuta sapere di quel neo? Ce l’avevo davvero, era piccolo e rotondo, e dato il punto in cui era situato era difficile che qualcuno se ne accorgesse, perfino quando andavo a mare rimaneva coperto dal costume. Cominciai a  riflettere. Mia madre mi aveva detto che ero nata in casa e perciò non c’erano foto dell’ospedale. Il mio gruppo sanguigno era AB positivo. Mia madre era B positivo, mio padre era AB positivo… Fin qui tutto quadrava. Già tutto quadrava finchè non decisi di prendere il portafoglio di mio padre, mentre lui era in bagno, per sbirciarci dentro. C’era la sua carta d’identità, il suo codice fiscale, una copia del mio e di quello di mia madre, diverse carte di credito e la tessera sanitaria. Ma cosa speravo di trovare lì? Tutte quelle voci folli stavano facendo impazzire anche me. Decisi di riporre di nuovo tutto dentro prima che lui se ne accorgesse. E di nuovo: carta d’identità…codice fiscale…tessera sanitaria… Tessera sanitaria? La guardai bene non credevo ai miei occhi. Gruppo sanguigno: Zero. Zero? Non poteva essere! Se mio padre era zero e mia madre era B come potevo io essere AB positivo? Era impossibile.
 Vi ricordate che all’inizio avevo definito la mia vita noiosa? Beh da questo momento non lo sarebbe più stata.
 Gli articoli e le dichiarazioni fatte dalla donna rom avevano suscitato molti scandali, mio padre era un medico e alla fine era partita un’inchiesta, come purtroppo temevo la donna aveva detto la verità. Da quel momento smisi di essere la figlia perfetta di genitori perfetti e mio padre divenne un delinquente. Aveva fatto una cosa illegale e la sua reputazione di medico ne uscì distrutta. Nonostante la scoperta di quell’amara verità volevo bene a mio padre e non sopportavo tutto ciò che stava accadendo.
Ero arrabbiata: arrabbiata con i miei genitori per quelle bugie, arrabbiata con la mia vera madre per avermi venduta, arrabbiata con me stessa perché ora più che mai non sapevo chi ero, arrabbiata con Johnny perché era per colpa sua se tutta quella storia era venuta fuori.

  
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