Poteva avere tutto, tranne lui.
Spietato.
“Muori!”
Esclamò una figura tetra, immersa nel fumo scuro, simbolo della devastazione
che regnava nella città da giorni. Il dito indice era puntato a terra, dove
quasi strisciava una donna indifesa, coperta di fuliggine e con gli occhi
semichiusi.
Codardo.
“Io me ne
vado di qui, o ci lascio le penne.” Sibilò con gli occhi sbarrati: la scena che
gli si presentava dinanzi era apocalittica, presagio infausto di morte. Lui
temeva la morte, nonostante la sua fierezza.
Freezer era troppo per lui.
Orgoglioso.
“Io sono il
principe dei saiyan!” Esclamò con tutta la sua forza interiore, con il pugno
chiuso in una stretta micidiale e gli occhi scuri contratti e chiusi a due fessure. Troppo orgoglioso di se stesso per ammettere
i suoi errori, le sue debolezze. Lui era un principe, di nobile stirpe.
Non aveva
rivali che lo superassero, era il principe e poiché tale era il più forte a priori.
Guerriero.
Lui
combatteva, per la propria sete di sangue e potere … non c’era bisogno di
dimostrare nulla. Era un guerriero, nelle vene scorreva sangue combattivo.
Le mani
ruvide e possenti al tatto, si mossero lungo le pieghe dell’ abito di seta rosa
da notte di una giovane donna.
Io posso avere tutto quello che
voglio. Io voglio te, che tu voglia o meno. Pensò accigliato, mentre vedeva quella donna di infimo
livello agitarsi sotto di lui. Farfugliava qualcosa, ma non aveva importanza.
Lui era il principe e lì era lui a comandare.
Deluso …
ossessionato.
Però nella
sua vita aveva ottenuto tutto ciò che voleva, anche se in un meandro oscuro del
suo cuore un desiderio lo animava più che mai. Era un tormento. Ogni notte, e
ogni giorno. Sapeva che era impossibile ma quel cuore di pietra vagheggiava
qualcosa, quel qualcosa era la sua più grande ossessione.
Lui lo
desiderava, ma questo non poteva dirlo a nessuno, nemmeno a sé. Questa era la
sua più grande sconfitta. L’oggetto della sua attenzione era distante anni
luce, e solo combattendo aveva il pretesto per potersi avvicinare, anche di
poco.
Ma come due
linee parallele potevano vedersi, solo in lontananza, sognando un incontro che
mai avrebbe avuto luogo.
Lui poteva
avere tutto, tranne lui.
So
che fa schifo. Lo so. Io con le yaoi e cose simili faccio schifo, ma boh volevo
tentare xD