Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: historygirl93    09/05/2012    3 recensioni
Agosto, tempo di giornate calde e di notti passate a guardare le stelle. Per Vietnam, il primo 10 agosto passato con America, si rivelerà davvero speciale.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Vietnam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Star Pairing: AmeViet'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

First time

 

 

-E allora?- chiese Taiwan, sbirciando il volto dell'amica sotto il cappello a cono.

-Allora cosa, Mei?- domandò Kim, sbuffando spazientita. In quei giorni d'agosto il caldo si faceva sentire prepotentemente, le zone d'ombra erano tutte occupate e le gelaterie venivano prese d'assalto. Proprio da una di queste facevano ritorno le due amiche, mentre andavano a casa di Vietnam.

-Fra te e America come vanno le cose? È da un po' che non mi dici più niente.

È da un po' che non subisco uno dei tuoi interrogatori avrebbe voluto dire Kim, ma sapeva che come frase poteva uscire un po' offensiva, e preferì tacere.

Come andavano le cose tra loro? Poteva tranquillamente affermare che si era sbagliata tantissimo su Alfred, era sempre gentile con lei e quando guardavano un film a casa del ragazzo, lui aveva la decenza di non mettere su qualcosa sulla loro guerra. Di conseguenza guardavano solo pellicole di fantascienza.

-Ma niente di particolare. Facciamo le solite cose che si fanno tra fidanzati: usciamo insieme, ci baciamo e...-

-E l'avete già fatto?- chiese a bruciapelo Taiwan, facendo arrossire l'amica.

Accidenti, e adesso come faccio a dirle che non abbiamo ancora fatto l'amore? A parte che non sono neanche fatti suoi. Ora come faccio a cambiare discorso? Si domandò la vietnamita, nascondendosi in cucina con la scusa di prendere coppette e cucchiai.

Un paio di volte ci erano anche andati vicino. Sempre che per “andarci vicino” si intendesse abbracciarsi forte, continuando a baciarsi.

Certo, in questi casi era capitato che le mani del ragazzo scivolassero sotto i suoi vestiti, ma in quel punto compariva sempre quel...coso grigio che girava per casa, l'alieno.

Come si faceva ad avere un po' di intimità con quel essere spaventoso?

Eppure lei si sentiva pronta per questo grande momento nella vita di coppia, lo voleva davvero amare con tutta sé stessa. Se pensava a quanto tempo lui l'aveva aspettata, dimostrandole in un modo o nell'altro il suo amore, lei voleva in qualche modo dimostrargli che lo amava a sua volta.

-Kim! Ti è arrivato un sms da America!- le gridò entusiasta Mei, mentre stringeva il cellulare dell'amica in mano.

Lasciando aperta la confezione di gelato, Kim corse a recuperare il telefono prima che Taiwan leggesse il messaggio.

Non prendere impegni per il 10 agosto, l'eroe ti porta a vedere le stelle.

-Che romantico!- sospirò Mei, sbirciando dietro la spalla dell'amica. -Quasi quasi vi seguo di nascosto- Già si vedeva con pantaloni, maglietta e cappellino nero a spiarli.

-Non ci provare. Sarò anche grazie a te se ci siamo messi insieme, ma ti vieto di spiarci.- sbottò Vietnam, scoccandole un'occhiataccia.

Però l'idea di guardare le stelle con lui le piaceva molto. Chissà che sarebbe successo.

-Almeno posso prepararti il look per la serata? Ti prego, ti prego, ti prego- Mettendosi in ginocchio e facendo gli occhioni da gatto, Kim non poteva dirle di no.

-Prometti solo di non prepararmi qualcosa di corto, striminzito e attillato?- le domandò Vietnam, temendo che l'amica volesse vestirla in modo provocante.

-Scherzi? Lo giuro sul mio Giappone. E adesso andiamo a vedere se il fior di latte e la pesca non si sono sciolti.- disse Taiwan, superando la vietnamita e raggiungendo il gelato.

 

 

 

-Insomma Alfred, mi dici dove stiamo andando?- chiese Kim, mentre il ragazzo la portava verso il non meglio identificato luogo del loro appuntamento.

-Non preoccuparti, baby, l'eroe ti stà portando in un posto speciale.- le rispose l'americano, mentre si faceva strada nella boscaglia in cui si erano infilati dopo che era andato a prendere la ragazza.

Facendo molta attenzione a non perdersi nella boscaglia, la coppietta arrivò in un prato da cui si godeva di una splendida vista del cielo stellato sopra le loro teste.

-Ho scoperto questo posto un giorno che passavo dalle tue parti, e ho subito pensato a te.- spiegò il ragazzo, stendendo la coperta blu che si era portato dietro. -Non ci sono confini e si vedono benissimo le stelle. È un posto bellissimo, proprio come te.- Certo lui pensava che la ragazza fosse sempre carina, ma con il vestito giallo, il coprispalle bianco, le ballerine del ballo di Carnevale e l'elastico con la stella, Kim sembrava quasi una vera stella arrivata giù dal cielo.

Lei si commosse a quelle parole, nessuno le aveva mai detto cose del genere.

Si sedette accanto ad Alfred, venendo subito circondata dalle sue forti braccia.

Rimasero abbracciati a guardare le stelle per un po', finchè le loro labbra non si incontrarono ed iniziarono a baciarsi.

Vietnam sentì subito che i baci di America erano diversi dal solito: sembravano più appassionati, ma anche contenuti, come se ci fosse qualcosa che lo trattenesse.

-Alfred, va tutto bene? Mi sembri strano.- gli domandò.

-No, figurati. L'eroe è perfettamente normale.- il tono della voce affermava l'esatto contrario, suonava imbarazzato.

Allo sguardo del tipo “Mi hai preso per scema?” di Kim, l'occidentale si decise a dirle come stavano realmente le cose:- In realtà c'è qualcosa- le prese le mani e la guardò negli occhi, quegli occhi dorati che lo avevano affascinato fin dall'inizio -io...vorrei fare l'amore con te. Ti amo e ci tengo tantissimo a vivere quest'esperienza con l'unica ragazza della mia vita.

Era la prima volta che America le diceva che l'amava, e appena sentì le parole che ogni ragazza sogna di sentirsi dire almeno una volta nella vita, il cuore di Vietnam iniziò a battere ancora più forte.

-Ti amo anch'io Alfred, e non vorrei fare l'amore con nessun'altro che non fossi tu.- esclamò Kim, buttandogli le braccia al collo e baciandolo. Con quel bacio gli comunicò tutto l'amore e il desiderio che aveva di lui, che voleva davvero essere sua.

Dopo furono solo momenti di tenerezza e passione.

 

 

-Guarda Kim, una stella cadente!- esclamò Alfred, indicando una scia luminosa sopra di loro.

-Italia dice che in questi casi bisogna esprimere un desiderio. Tu cosa vorresti?-

la vietnamita alzò la testa dal petto caldo del ragazzo, scostando i lunghi capelli neri dal volto.

-Cos'altro potrei desiderare? Ho te, ho il nostro amore, e mi basta.Sei davvero il mio eroe, perchè mi hai aiutato a chiudere con un passato troppo doloroso.

-E tu sei la mia stella, tutto quello che voglio- Non mi dispiacerebbe avere un hamburger, ma quello può aspettare -Prometto di non farti più soffrire, e di amarti per sempre.-

In quel momento caddero insieme due stelle cadenti, come a promettere alle due Nazioni che i loro desideri si sarebbero realizzati.

 

 

 

Note dell'Autrice:

che dire gente, avevo l'ispirazione di scrivere una storia del genere, parlando di una cosa importante per una coppia, senza cadere nell'erotico o nel melenso. Dice che ci sono riuscita?

Grazie a chi leggerà o recensirà.

Historygirl93

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: historygirl93