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Autore: BuriedAliveInANightmare    09/05/2012    2 recensioni
Una madre in fissa per i diari segreti, una figlia un po' speciale e una famiglia che non è la propria.
Buona fortuna a chi si addentrerà in questa storia!
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matthew Shadows
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dimenticate tutto quello che sapete su Warmness On The Soul, perchè non è mai stata pubblicata.
Il tutto si svolge nel 2023, i nostri Avenged sono sposati con le relative fidanzate/mogli attuali e hanno dei figli.
Protagonista della storia è Jennifer Collins e il punto di vista sarà per il 60% suo; Se ci sarà un cambio, lo specificherò! <3




Avevo appena salutato Chris, il figlioletto dei miei vicini quando, entrando in casa, sentii subito le voci alterate dei miei.
"Non hai il diritto di decidere della vita di nostra figlia, Darren. Di MIA figlia."
Ci risiamo.
Questo è l'ennesimo litigio in casa Collins, di mamma e papà, per colpa mia. Che poi non è colpa mia se me ne voglio andare a vivere da sola.
Ormai non ci facevo neppure più caso, io, alle loro liti, ma i vicini si, e se non fosse passata al più presto l'incazzatura ai miei, quei maledetti pettegoli che ci ritroviamo come vicini avrebbero sicuramente richiamato la polizia.
Sbuffai, appoggiando la tracolla blu elettrico a terra, nell'anticamera del salotto.
"Tu dici, Elisabeth? Ti devo forse ricordare che è anche mia figlia, Jennifer?"
Continuò mio padre, dalla cucina.
Feci una smorfia, sentendo le sue parole, mentre salivo le scale decisa a non immischiarmi ulteriormente in questa cosa.
"Ma smettila. Ha 19 anni e farà quello che ritiene più giusto, santo cielo. Con Stefan non facevi tutte queste storie, perchè con lei dovrebbe essere diverso?" Rispose a tono mia madre, guadagnandosi un sacco di punti carisma. E' risaputo che con i figli maschi i genitori sono sempre più permissivi, e sentirla difendere a spada tratta la mia capacità di giudizio, mi ha fatto strano, oltre che piacere.
"Lo sai bene il perchè, dannazione"
Le disse mio padre, stanco dal troppo urlare.
Ok, ora basta, non voglio più ascoltare, tanto è la solita solfa e tra dieci minuti torneranno a chiamarsi "amore" o "tesoro". Fino a domani sera, probabilmente.
Decisi quindi di rifugiarmi nella musica, sperando di distrarmi almeno un po' dalle preoccupazioni degli ultimi tempi.
Più che altro, preoccupazioni degli ultimi due mesi e mezzo, ovvero da quando ci siamo trasferiti a Huntington Beach, California, terra natìa di mia madre, da una cittadina sperduta del New Jersey, da dove invece veniva mio padre.
Non so per quale motivo si fosse sempre rifiutata di tornarci, ma a causa del lavoro ha dovuto fare i conti con i suoi demoni passati e accettare il trasferimento.
Perciò.. eccomi qui.
Jennifer Collins, 19 anni, capelli castani sfortunatamente ricci, occhi verdi e con un'amore sconfinato per la musica classica, alternative metal/rock e l'astronomia.
Frequento il secondo anno dell'università statale di Fisica, qui in California, sperando di scoprire qualche nuovo pianeta in un futuro non troppo lontano.
Feci partire l'ipod che avevo comprato l'anno scorso con i soldi della mia prima busta paga, badando bene a non ri-impallarmi con "Heat of the moment" degli Asia, optando per i Pillar, mia "nuova" band del momento. Andavano ai tempi di mia madre, credo.
Cercai un calzino spaiato quando, ahimè, feci scontrare il mignolino del piede destro con l'angolo di uno scatolone che giaceva seminascosto dalle lenzuola del letto.
Nonostante il tempo trascorso in California, non ebbi tempo (leggesi voglia) di disfare totalmente i bagagli e sistemare gli scatoloni sparsi per la camera, creando così ulteriore confusione alla già parecchio incasinata camera.
"Me la sono cercata", pensai amareggiata, sollevandone uno e aprendolo, guardando se si fosse rotto un qualche oggetto strano della mamma. Dopotutto c'è scritto "mamma" sopra, e se le rompo qualcosa mi uccide. Solo che dentro non vi era niente di costoso e fragile, solo vecchi libretti rilegati in un qualche modo.
Sperando ci fosse qualcosa di mio gradimento, li tirai fuori con grazia, studiandoli da vicino.
A onor del vero, li tirai fuori alla cazzo e li gettai senza troppi complimenti sul letto, che stava alla mia destra, dove vi rimbalzarono sopra, alcuni aprendosi, altri girandosi su se stessi e altri ancora, meno fortunati, finirono sulle assi del pavimento in parquet.
L'ultimo lo tenni in mano, in quanto sembrava leggermente diverso dagli altri. Questo aveva più che altro l'aspetto di un diario, uno vecchio stile, dove ci si scriveva sopra e lo potevi leggere sempre, nero su bianco, non come quelli di adesso, che scrivi e scompariscono le parole e per poterlo leggere ti serve una password. Niente di elettronico, insomma.
Lo aprì, constatando che fosse realmente di mia madre, dato il nome nella prima pagina e l'anno: 2001. Doveva aver avuto all'incirca la mia età, se non sbaglio.
Lo sfogliai svogliatamente, fino a quando arrivai a poco dopo la metà dove la scrittura di mamma si interruppe, lasciando spazio a macchie scure circolari. Sembrano lacrime. Così tornai indietro di due pagine e lessi le ultime frasi.

23 settembre 2001.
"Caro diario, credo di essere incinta. E non di Darren."

Una considerazione fluttuò nella mia mente subito dopo: io sono nata il 19 giugno 2002. Nove mesi dopo, praticamente.

Non sono figlia di mio padre.


Tadaaaaaa :D
Grazie per essere giunti/e fin qui! Vi è piaciuta? Lo so che è ancora tutto un mistero, ma spero di avervi incuriositi almeno un "cicinin", come si dice dalle mie parti. xD
Fatemi sapere!
   
 
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