E.

Aprii gli occhi. Li richiusi. Dovrei riaprirli?

Stefan, di fianco a me. Damon, in piedi sulla porta. Braccia conserte. Da quanto tempo sarà lì a guardarci? Il solito ghigno stampato in faccia. La verità, lui, la conosce. Stefan forse anche.

Apro gli occhi, lo guardo. Si avvicina, lentamente: mi raggiunge. Sfiora con le sue labbra le mie, un movimento dolcissimo, non le schiude, le passa semplicemente sulle mie.. come una carezza. Non distoglie mai lo sguardo e io non posso che trattenere un sospiro.

Ti aspetto fuori.

Lascio un biglietto a Stefan: “Sono uscita con Caroline, dormivi così bene che non ce l’ho fatta a svegliarti, ci vediamo stasera ok? Buona giornata!”

S.

Apro gli occhi, sono appena usciti. Leggo il biglietto..mi scappa un sorriso. Finalmente è tornato.

D.

Esce dalla pensione, converse e coda alta, noto con piacere che i suoi gusti non sono cambiati.. si guarda intorno, decido di rimanere tranquillamente seduto sul muretto ad osservarla, spunta un sorriso.. quanto mi è mancata.

“Damon, credi davvero che io non mi sia resa conto che mi stai fissando?”

Continua a guardare lontano, lo sguardo sembra quasi perso..

“con chi credi di avere a che fare? Solo perché non ti batte il cuore non vuol dire che io non mi sia accorta di tutte le volte che mi sei stato accanto nelle mie notti rosso sangue.”

“Sei diventata brava cacciatrice.. una piccola tigre dalle unghie affilate. Non mi aspettavo che avresti avvertito la mia presenza in quei momenti.”

“sono sempre all’erta, ormai niente mi sorprende. Sapevo che prima o poi ti saresti fatto vedere. Aspettavo solo di scoprire quando. Stefan era sveglio quando gli ho scritto che sarei andata da Caroline, sa che sei tornato. E’ felice, aveva il viso rilassato quando sono uscita dalla stanza, non accadeva da mesi..”

“Non so ancora se è stata la scelta giusta”

“Non sai mai qual è la scelta giusta fino a quando non ne vedi le conseguenze”

“colpito e affondato.”