Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: micRobs    10/05/2012    4 recensioni
Nick/Jeff | One Shot | Fluff
"«Adoro il tuo profumo, lo sai, si?»
Jeff ridacchiò. «È sudore e bagnoschiuma» lo informò, «e deodorante» aggiunse."
Una scemenza, davvero!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval | Coppie: Nick/Jeff
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pairing: Nick/Jeff
Genere: Sentimentale/Romantico/Fluff
Avvertimenti: Slash/One Shot/
Rating: Verde
Note: Storia nata in un'ora esatta per una sfida con la carissima Somo! Dovevo scrivere una storia su Nick e Jeff con il prompt "deodorante" ... e boh, ho fatto del mio meglio anche se è uscita una cosa stucchevole senza capo nè coda! E boh, la rimando al vostro giudizio!
La storia non è betata perchè non ho avuto tempo di sottoporla alla revisione della mia amorevole metà! Per qualsiasi errore, provvederò a correggere in serata. è ovviamente dedicata alla carissima Somo con tutti i miei ringraziamenti per questo pomeriggio di scrittura pazza!
EDIT: La storia è stata opportunamente betata dalla mia Vals a cui vanno tutti i miei ringraziamenti




Il profumo della tua pelle

 
 
 
Le luci della stanza erano già opportunamente spente e il coprifuoco era ormai iniziato da qualche minuto.
Jeff guardò un’ultima volta fuori dalla finestra, prima di sospirare e dirigersi verso il proprio letto.
Gettò uno sguardo al letto gemello al suo, domandandosi nuovamente che fine avesse fatto Nick e per quale motivo non fosse ancora rientrato.
Ormai si era fatto tardi e se non si muoveva rischiava di essere richiamato dal guardiano notturno.
Si infilò nel letto, sperando di riuscire ad addormentarsi prima che la sua mente fosse invasa da quella considerevole quantità di pensieri molesti che puntualmente andavano a fargli compagnia a quell’ora della giornata.
Stette un attimo, ascoltando eventuali rumori provenienti dal corridoio, ma quando il suo orecchio percepì solo il silenzio di un dormitorio assopito, si arrese alla prospettiva di trascorrere una notte sveglio in preda all’ansia.
Afferrò il cellulare dal comodino e velocemente digitò il suo messaggio, senza pensare veramente a cosa scrivere. “Nick, dove sei?” e inviò.
Dopodiché, volente o meno, si addormentò.
 
Si svegliò solo quando un paio di braccia calde e solide gli si avvolsero delicatamente intorno alla vita.
Aprì gli occhi a fatica, voltandosi in quell’abbraccio fino a trovarsi faccia a faccia con il suo assalitore.
Nick sorrideva e Jeff non aveva idea di che ora fosse ma era felice che fosse nuovamente lì con lui.
«Sono qui» rispose Nick.
Jeff annuì, facendogli spazio nel letto e permettendogli di sdraiarsi accanto a lui. Il corpo di Nick scivolò senza problemi sotto le lenzuola e Jeff ringraziò mentalmente il caldo di quei giorni che lo aveva portato a decidere di dormire senza maglia. Sentire Nick così vicino a lui, pelle contro pelle, era l’unica rassicurazione di cui aveva bisogno. Non importava dove fosse stato e perché non lo aveva avvertito. Tutto quello poteva anche aspettare perché l’unica cosa degna di nota era che Nick fosse lì con lui, che il suo naso si strofinasse contro la sua spalla e che il suo cuore battesse lento e regolare da qualche parte fra i loro toraci uniti.
«Dove sei stato?» Domandò Jeff, «sono tornato e non c’eri.»
Nick lo strinse un po’ di più. «Lo so» sussurrò fra i suoi capelli, «hai ragione e mi dispiace.»
Jeff chiuse gli occhi, permettendo alla sua testa di adagiarsi sulla spalla di Nick e alle sue mani di poggiarsi sui suoi fianchi per stringerlo a sé.
Percepì le dita di Nick accarezzargli la schiena e per un attimo la sua mente si svuotò completamente, lasciandolo solo con l’intossicante sensazione delle loro pelli a contatto.
Nick era lì, era vero e concreto e Jeff ancora faticava a rendersene conto.
«Kim si sposa» annunciò d’un tratto. «Me la sono trovata qui improvvisamente oggi pomeriggio e, prima di rendermene conto, mi ha trascinato in macchina dicendo di avere “una grande grande notizia” da raccontarmi» spiegò.
Jeff alzò lo sguardo. «Tua sorella si sposa?» Volle accertarsi. «Quando?»
Nick sorrise, «la prossima primavera» mormorò, «lei e Ed sono talmente emozionati che abbiamo passato la sera a festeggiarli a casa dei miei. Perdonami se non ti ho avvertito.»
L’altro scosse il capo, portandosi alla sua altezza e guardandolo negli occhi. «Non fa nulla» lo tranquillizzò, «ero solo preoccupato quando non ti ho visto tornare.»
E fu un attimo. Fu un attimo prima che si trovasse nuovamente fra le braccia di Nick, stretto in un abbraccio tanto esigente quanto delicato.
«Lo so» rispose, posandogli un bacio sulla spalla e soffermandosi qualche secondo, con le labbra, sulla pelle di Jeff. «Adoro il tuo profumo, lo sai, si?»
Jeff ridacchiò. «È sudore e bagnoschiuma» lo informò, «e deodorante» aggiunse.
Nick annuì, salendo con il naso lungo la linea del suo collo. «No, io intendevo proprio quello della tua pelle» spiegò.
Faceva caldo sotto le lenzuola, ma Jeff non aveva alcun motivo per allontanarsi da Nick, così strinse ancora un po’ la presa sui suoi fianchi, sistemandosi comodamente fra le braccia del suo ragazzo. «Non ho idea di quale sia» confessò Jeff, sbadigliando.
Nick scrollò le spalle. «Sa di te» affermò, dolcemente.
«Sa di muschio bianco e pino silvestre» obiettò Jeff.
«Hai cambiato deodorante?» Domandò Nick, ridendo alle risposte di Jeff.
Jeff annuì. «Ho comparato quello della pubblicità con il ragazzo carino che fa quella cosa con la mano che ti piace tanto.»
E no, non era nulla di vietato ai minori. Nick sorrise, pensando a quel suo piccolo punto debole che si era lasciato scappare una volta con Jeff: non avrebbe mai pensato che il suo ragazzo se ne sarebbe potuto ricordare. E non era neanche una cosa tanto indecente, poi. Semplicemente non riusciva ad impedirsi di trovare… interessante il movimento della mano che il modello della pubblicità faceva per mettersi il deodorante.
«Fai anche tu così quando te lo metti?» Ridacchiò, stringendo Jeff a sé.
L’altro sbuffò. «Ci provo» mugugnò, «ma io non sono sexy come lui.»
E Nick rise di cuore, scostandogli i capelli dalla fronte e cercando le sue labbra per trasmettergli tutta l’urgenza che aveva di sentirlo lì, tra le sue braccia e nella sua vita.
«Su questo permettimi di dissentire.»
Baciò le sue labbra come faceva ogni giorno da qualche mese a quella parte, cercando di fargli capire almeno una minima parte di quei sentimenti che troppo spesso non riusciva ad esporre a parole. Sentì la lingua di Jeff cercare la sua e percepì le sue dita spostarsi fra i suoi capelli e attorcigliarli delicatamente.
Si allontanò da lui, posando la testa sul cuscino e accarezzandogli dolcemente una guancia.
Quello fece una smorfia, chiudendo gli occhi e sbadigliando di nuovo.
«Magari un giorno me lo farai vedere, così sarò io a giudicare» propose Nick.
Jeff sbuffò, gli occhi chiusi e il respiro regolare, e Nick immaginò che ormai fosse vicino al mondo dei sogni.
«No» mormorò, la voce impastata dal sonno «se no poi mi lasci per il modello sexy.»
Nick scosse il capo, chinandosi su di lui e posandogli un bacio sulla guancia accaldata. «Non dirlo neanche per scherzo.»
Quello annuì lievemente ma non rispose, così Nick sorrise e si accoccolò accanto a lui, addormentandosi quasi immediatamente
Sexy o no, nessuno poteva competere con il suo Jeff. Di questo Nick era assolutamente certo.
 
The End.
 
 
 
  
 
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: micRobs