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Autore: somochu    10/05/2012    4 recensioni
Mai dare dei post-it a chi è annoiato.
Tra scartoffie varie - ed erano veramente tante, troppe - Computer e vari bicchierini di caffè sparpagliati ovunque, la sua scrivania era come un piccolo campo minato - un giorno, il suo capo, un ometto simpatico e generoso che possedeva l'intera azienda, gli aveva detto che aveva capito del suo disordine innato dai suoi capelli ricci tutti senza un senso preciso sopra la sua testa.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Furbizia portami via

 

 

 

 

 

 

 

 

Aveva sempre trovato fastidioso il lavoro d'ufficio.

Tra scartoffie varie - ed erano veramente tante, troppe - Computer e vari bicchierini di caffè sparpagliati ovunque, la sua scrivania era come un piccolo campo minato - un giorno, il suo capo, un ometto simpatico e generoso che possedeva l'intera azienda, gli aveva detto che aveva capito del suo disordine innato dai suoi capelli ricci tutti senza un senso preciso sopra la sua testa.

Insomma, non era fatto per avere tutto catalogato e in riposto in maniera precisa, inoltre lì si usava il cervello, cosa che Blaine faceva... In maniera disastrosa.

Sapeva a stento accendere il PC senza far scattare l'automatico, e di certo tutte quelle cartelle buttate brutalmente sul legno non sarebbero mai state lette.

Ogni giorno si ripeteva che se sapeva fare un fa acuto, poteva anche leggere e correggere qualche documento.

… Poteva davvero?

Certo, c'erano sempre comodità come quella di stare seduto per qualche oretta senza muovere un passo se non per andare a fare qualche fotocopia.

Quel pensiero gli ricordò le fotocopie che il capo gli aveva chiesto entro dieci minuti. Si alzò con aria svogliata, andando a fare l'unica cosa che probabilmente gli riusciva.

Oddio, in effetti Catherina ci aveva messo millenni a fargli capire come funzionava la fotocopiatrice, ma ora più o meno aveva appreso. L'importante era riuscirci e pazienza se era l'unica cosa che sapeva fare e che quindi gli veniva commissionata dieci volte al giorno?

Ci mise tre minuti ad arrivare alla fotocopiatrice, uno sbadiglio trattenuto a stento e i capelli più arruffati che mai.

Premette i due bottini più volte, aspettando quel Bum! Che segnava inevitabilmente l'inizio di quel qualsiasi cosa faceva una fotocopiatrice.

Niente.

Borbottò sommessamente, continuando a premere quasi fosse isterico. E ora perché diavolo non funzionava?

L'unica cosa che sapeva fare lì dentro ora non poteva farla più.

Sconsolato, si allontanò leggermente per andare a prendere un post-it sulla sua scrivania; afferrò velocemente la penna e scarabocchiò un 'fotocopiatrice non funzionante'.

Soddisfatto di se stesso sorrise, e tornò nella piccola stanza dove l'aggeggio malefico era posto, attaccando il post it proprio sopra la stampante.

Una cosa buona almeno l'aveva fatta quel giorno.

 

 

 

La mattina dopo non si aspettava di certo di trovarci un post-it diverso dal suo.

Si avvicinò per leggere, notando che era di un giallo acuto, mentre la scritta era in nero e raffigurava una scrittura elegante e raffinata.

 

 

1- Cos'è una moda, adesso, attaccare stupidi bigliettini alla stampante?
2 – Come si fa ad avere post-it rosa? Ma il buon gusto è andato perduto con gli anni? Forse sono nato in un altra epoca?
3- La stampante era spenta, nel senso che la spina era staccata, forse era per questo non funzionava? Che dici?
4 – Furbizia portami via.

 

 

 

Blaine spalancò la bocca per l'indignazione, non sapendo bene come reagire.

Chiunque avesse scritto quel post it - ed era per forza un maschio, visto quel 'nato' - lo aveva offeso e si era anche divertito a farlo. In sole quattro frasi aveva incontrato un arroganza che mai si era sognato.

Veloce tornò alla sua scrivania e prese a sua volta un post-it, pronto a rispondere a chiunque avesse scritto quella cosa così poco divertente e rispettosa.

 

 

 

1 – Era per avvisare, sai, nel caso avessero deciso di chiamare qualche tecnico.
2 – Il rosa è il nuovo nero, non lo sapevi? Se tu non apprezzi un colore così... Così allegro allora devi essere un musone con la testa sempre nei libri.
3 – E che ne so io? Non c'è scritto nel manuale, questo!
4 – Ti portasse via anche la modestia, che vedo scarseggia, ultimamente.

 

 

 

L'attaccò alla macchinetta, cestinando quello dello sconosciuto, non prima di averlo strappato in mille pezzetti.

Rimase seduto alla sua scrivania per quasi tutta la mattina, guardando il viavai di gente che entrava e usciva dalla stanzetta guardando tutti con sospetto per capire chi potesse essere stato.

Quando poi tornò dentro, l'altro aveva ovviamente risposto.

 

 

Un manuale per capire che TUTTO si accende con una spina?
Non vedo come la modestia possa servirmi, visto ciò che ha fatto a te.


PS: il rosa fa schifo.

 

 

 

Di nuovo gonfiò le guance dall'indignazione e di nuovo corse a prendere un post-it per rispondere.

 

 

Vorrei venire a guardarti: probabilmente sei vestito tutto di nero. E scommetto che ne vai fiero, quasi come se sembrare un becchino sia una cosa buona.
E cosa vedrei, poi?
Ah sì, delle penne che prima o poi qualcuno ti costringerà ad abbassare.

 

 

 

 

La risposta arrivò solo dopo qualche ora.

 

 

Ti sei già fatto un immagine di me nella tua testa?
Io allora scommetto che vedendoti guarderei un ragazzo – perché so che sei un ragazzo - sognatore, sentimentale, vestito con qualche Papillon e di mille colori inguardabili.

 

 

… Potresti averci preso.

 

 


Potrei? L'ho fatto!

 

 

Come puoi dirlo? Non mi guarderai mai.
Non mi farò certo scoprire da uno sconosciuto che si diverte a rispondere a post-it altrui. Sei immaturo, lo sai?

 

 

Ti piacerebbe, vero?

Vedermi, intendo.
E se sono immaturo solo io con chi sto parlando? Da solo?

 

 

Che cosa? Semmai piacerebbe a te!

E potrebbe anche essere. Al mondo esistono gli unicorni, quindi anche gente che parla da sola.

 

 

Solo se sei scopabile, altrimenti ci terrei anche a far cessare questa cazzata dei post-it.

Però devo dire che mi diverte provocarti, sei come un bambino a cui rubano il lecca lecca.
… Seriamente? Unicorni?

 

 

Scopabile?
Tu sei uno di quelli 'solo sesso e niente amore' per far aumentare la loro autostima, vero?
Pensavo che quelli come te avessero cessato di esistere da anni!
E sì. Unicorni. Qualche problema?

 

 

 

E tu sei uno di quelli 'ti amo più della mia stessa vita, o amore mio'.
Si può essere più pallosi?

 

 

Sì. Si può sempre essere te.

 

 


Nessuno può essere me, sono unico nel mio genere.
Se ti facessi vedere te lo mostrerei anche.

 

 

 

Cosa?
Ma fatti vedere tu!

 

 

 

Tu hai iniziato questa cosa, tu la finisci.

 

 

… Perché dovrei vederti, scusa? Sei solo un pallone gonfiato.

 

 


Oh, non sai cosa ti perderesti, altrimenti.

E poi gli innocentini mi attirano sempre...

 

 

 

 

 

Ma cosa?

La faccenda si stava facendo strana...

Meglio scordare quella dtoria dei post-it, altrimenti avrebbe finito per pensarci più del dovuto.

Era solo uno sconosciuto arrogante che si divertiva con sveltine e chissà che altro.

Inoltre gli altri in un ufficio entravano e uscivano con un sorriso, quindi anche loro avevano letto quelle cose...

Decise di buttare l'ultimo post it del misterioso ragazzo, e evitare di rispondergli. Non avrebbe ottenuto l'ultima risposta, ma forse era meglio così.

 

 

 

 

Un caffè in mano significa al cento per cento felicità.

Per questo Blaine con un sorriso a settanta due denti era deciso a combinare qualcosa al lavoro – e di scordare il tizio dei post it.

Si voltò e per sbagliò andrò a sbattere contro un ragazzo più alto di lui. La prima cosa che notò furono due occhi verdi, leggermente socchiusi, poi successivamente due labbra – bellissime labbra, specificando – che si muovevano per dire qualcosa che lui non stava ascoltando.

Era rimasto un attimo in contemplazione.

“Come, scusa?”

“Ho detto: non potresti stare più attento a dove cammini? Si tratta solo di muovere le gambe, non mi sembra difficile.”

Blaine s'indispettì, prima di notare il disastro che aveva fatto con il caffè.

“Oh, no,” disse, abbassandosi a pulire con un fazzoletto che prese dalla tasca.

Lo sconosciuto, nonostante avesse stampata la 'pietà' sul viso, si abbassò ad aiutarlo con un altro fazzoletto.

Rimase totalmente sconcertato da quel gesto. Quel tizio sembrava uno che se la tira, eppure...

Solo dopo notò il ghigno che aveva sul viso.

“Allora,” disse questo, alzandosi. “Se paghi tu posso anche accompagnarti a prenderti un altro caffè.”

Dal sorriso che aveva sul volto decise di non fidarsi.

“E perché mi accompagneresti?”

“Perché adoro già il tuo sguardo da cucciolo bastonato.”

Blaine rimase un attimo interdetto.

Però prendere un caffè con quel bel ragazzo non gli sembrava proprio una brutta cosa...

“Mmm, non so...” rispose, piuttosto indeciso, ma vide lo sconosciuto sorridere soddisfatto. “Ma non so nemmeno come ti chiami!”

“Sebastian,” gli rispose quello, porgendogli al mano.

“Blaine.”

Quando andò a stringergli la mano, Sebastian gli si avvicinò di qualche centimetro, il sorriso storto che non voleva sapere di andarsene. “Allora, paghi tu?”

Blaine pensò che se ne sarebbe presto pentito, ma tanto valeva.

“... Ok? ” rispose. Più o meno.

Vide Sebastian scuotere la testa, sussurrando un “furbizia portami via” prima di avviarsi verso il bar.

… Aspetta.

Doveva aveva già sentito quella frase?

Hey, tu... Non che per caso hai dei post-it gialli?”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piccola robaccia AU nata da una "sfida" di Thalia.

Lei disse: "coppia Seblaine" e "Prompt Post-it" "massimo un'ora" ed eccola accontentata - anche se ho sforato di qualche minuto XD
Questi due mi erano davvero mancati.
La dedico appunto a Thalia, già che ci sono, per ringraziarla di accompagnarmi in queste folli imprese <3

Enjoy it :)

 

Somo

   
 
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