Alaric stava avendo la meglio su Damon.

Lo stava distruggendo, in tutti i sensi.

L’amicizia che li legava, a questo punto, sembrava avesse avuto poco valore per Alaric.

“Adesso ti distruggerò.”

Un colpo secco portò Damon nel mondo dei ricordi.


 
Era così bello guardare il cielo di notte … soprattutto se ci si sdraiava nel bel mezzo della strada!

Una voce femminile proveniva dal fondo della strada e si avvicinava sempre di più.

Damon non poteva credere ai suoi occhi.

Senza pensarci due volte, si diresse verso la ragazza.

“Katherine”.

Come era possibile? L’aveva cercata per così tanto tempo e ora, trovarsela lì davanti, gli faceva un effetto strano.

“No. Io… “, la ragazza si guardò intorno per vedere se ci fosse qualcun altro oltre lei.

“Io sono Elena”.

Ok… chi era quel matto???

“Oh, tu…  Assomigli… Scusami”. Damon ne rimase deluso, ma era identica a Katherine.

“E’ solo che mi ricordi tantissimo una persona.”

Ma quale somigli??? Erano identiche!

“Sono Damon”, beh almeno provava a non farsi prendere per un pazzo maniaco.

“Non per essere maleducata o altro, Damon”, disse Elena, “ma il fatto che tu sia qui in un posto sperduto, è un po’ inquietante.”

“Senti chi parla! Tu sei qui fuori tutta sola.”

Non sai che le fanciulle non dovrebbero andare in giro a quest’ora di notte e, per di più, da sole??

Se solo sapessi chi sono veramente, non staresti qui a parlare tranquillamente con me.

“Siamo a Mystic Falls, qui non succede mai niente di brutto.”

Elena non sapeva se fidarsi o meno, ma non sembrava poi così male quel tipo.

All’improvviso sentì la necessità di raccontargli tutto, come se fossero amici di vecchia data.

“Ho litigato col mio ragazzo.”

“Per cosa? Se posso chiedere?”.

A Damon interessava davvero sapere la sua storia.

In fin dei conti era come parlare con Katherine.

Una Katherine più umana, magari.

“La vita… il futuro. Lui ha già pianificato tutto.”

Le faceva bene parlarne con qualcuno al di fuori dei suoi amici e dei suoi familiari.

“E tu non lo vuoi?”, le chiese.

“Non lo so cosa voglio.”

“Beh, questo non è vero.”, era diventato saggio con gli anni, “Vuoi quello che vogliono tutti…”

“Cosa?”, chiese la ragazza incuriosita.

Cercò di stuzzicarlo un po’.

“Uno sconosciuto misterioso che ha tutte le risposte.”

Damon notò che era una tipa tosta.

“Beh, diciamo solo che sono in giro da un bel po’.”

In realtà sono un vampiro, questo avrebbe voluto dirle.

“Ho imparato una cosetta o due.”, un po’ di modestia.

Era difficile non guardarla.

Quella ragazza era perfetta, era ciò che aveva sempre desiderato.

Lei era l’amore.

“Allora, Damon… dimmi un po’: cosa è che voglio?”

Giurò a se stessa che non avrebbe lasciato quel posto fino a quando non avrebbe ottenuto la risposta che tanto aspettava.

Lui le si avvicinò.

“Vuoi un amore che ti divora. Vuoi passione… e avventura…e anche un po’ di pericolo.”

In quel momento capì che l’avrebbe voluta per sempre con lui.

In quel momento capì che l’avrebbe voluto per sempre con lei.

“E tu cosa vuoi?”, era curiosa.

Se solo Matt avesse avuto un minimo di quel ragazzo…

Stava per rispondere quando il clacson di una macchina li interruppe.

Accidenti!

“Sono i miei genitori.”, disse Elena vedendoli arrivare.

Era costretto a farlo, non poteva permettere che lei si ricordasse di quell’incontro.

“Voglio che tu trovi tutto quello che stai cercando.”

Era vero, lo desiderava… forse sarebbe stato lui quello che lei cercava, chissà.

“Ma ora come ora voglio che dimentichi questo incontro.”

Faceva fatica a portare a termine l’aggiogamento.

“La gente non deve sapere che sono in città.”

Gli occhi della ragazza divoravano la sua anima.

“Buona notte, Elena.”

Un vento leggero accarezzò il volto di Elena.

Damon non c’era più.


 
Pensare a lei gli aveva dato la forza di reagire.

Aveva sbagliato una volta, per averle cancellato la memoria, ma ora doveva recuperare in qualche modo.

Lei amava Stefan, era vero, ma provava un sentimento profondo anche per lui.

Il suo amore la divorava.

Iniziò a dare forti colpi ad Alaric ma qualcosa andò storto.

“Che sta succedendo?”, chiese Alaric scioccato.

“Cosa?”, Damon non riusciva a capire.

Alaric si accasciò sul pavimento.

“No, no, no, no”.

Damon non capiva nulla. Era successo tutto troppo in fretta.

“Rick! No, Rick!”.

Il corpo di Alaric divenne di pietra.

“Non sei morto!  Non sei morto!”.

All’improvviso un pensiero si fece strada nella sua mente.

Se Alaric era morto, significava che…

Non poteva crederci, non poteva essere vero!

Lei non c’era più… e lui non aveva potuto far niente per evitarlo.

Lui non le era stato accanto.

Lui l’avrebbe salvata, al costo di morire al posto suo.

Disperazione. Ecco cosa sentiva.


 
“Cosa voglio io? Voglio un amore che mi divori, che mi consumi, che mi faccia capire, anche se sono un vampiro, che la vita è bella, Elena. Bisogna viverla in ogni sua sfaccettatura.”

“E con chi vorresti viverla, romanticone?”

Elena era divertita da quell’incontro.

Era incuriosita e allo stesso tempo presa da quel ragazzo.

“Vorrei viverla con te.”


 
Cari lettori, sono delena… che ci volete fare??? Mi piace pensare che Damon abbia voluto rispondere così, e che la loro storia non fosse stata poi così tanto tormentata.
Spero vivamente che la 4° stagione sia delena *-* Commentate se volete, non ha importanza. Già sono felice per averla scritta e averla condivisa con voi. Un bacio.