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Autore: znop_cat    11/05/2012    1 recensioni
"I legami che uniscono le persone sono molti e cambiano con il tempo, si avvicinano si allontanano, alcuni sono insospettabile altri anche troppo ovvi!"
Questa storia ha inizio prima dell'esame per i maghi di classe S, Il team Shadow Gear è pronto per una missione ma...
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Gajil Redfox, Levy McGarden, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

Ebano, nera pece, colore delle tenebre. Tribù di sventura, odio, morte, silenzio. Gli esseri che nascono nel buio muoiono nel buio, nel freddo, nella paura dell’indomani o nel terrore del passato. Noi siamo il clan dei corvi neri, i nostri occhi rossi ci guidano nelle notti senza luna, i nostri cuori, ricolmi di terrore ci aiutano a superare ciò che siamo. Noi siamo i tuoi servitori, nostro signore, Drago d’acciaio, sei la nostra luce.
 
Metalicana... Metalicana...!

Il possente animale grugnì, soffiando l’aria fuori dai polmoni e decise di guardare l’insetto fastidioso. I suoi occhi rossi si aprirono e videro una figura minuta, un cucciolo umano, femmina, di circa 10 o 11 anni. Aveva capelli scuri come il carbone e occhi dello stesso colore del drago... sorridente, felice, come un raggio di sole che penetrava nel cuore, speranzosa di giocare, come sempre...
La bestia richiuse gli occhi per un battito di ali, riaprendoli subito dopo.

Al posto della bambina c’era un ragazzino poco più grande, l’aspetto era simile: stessi occhi, stessi capelli. Una leggera differenza si poteva notare nella sua espressione, più battagliera, ma il viso era ugualmente spiccicato all’altra.

Papà! lo chiamò questo, mi hai promesso che oggi m’impareresti a mutare il braccio in acciaio, te lo ricordi?

L’interlocutore lo guardò annoiato, sbuffò facendo quasi cadere il poveretto, rigirandosi per tornare alla sua precedente attività : dormire!

Papàaaa... ricominciò il maschietto. Svegliaaaaaaa!

Quando finalmente la creatura si degnò di riaprire gli occhi e girarsi, non trovò nessuno. Le sue iride osservarono le fredde mura della caverna umida.

Stavi sognando? chiese una voce alle sue spalle.”

Non c’era bisogno di girarsi, conosceva quella voce e sapeva che dietro di lui non c’era che una fiacca luce fluttuante.

Cosa vuoi? replicò annoiato rimettendosi a terra, vai ad annoiare qualcun’altro... sono occupato!

Lo vedo! rispose la luce bianca dopo un po’, mangiare e dormire sono sempre stati i tuoi hobby preferiti! Ma non preferiresti sapere cosa succede in quel mondo? Dopo tutto sono passati 7 anni dal giorno in cui li abbiamo lasciati, non t’interessa sapere casa è diventato il tuo protetto?

Il drago sospirò prima di rispondere negativamente.

Sei sicuro? insistette l’altra”

Lasciami in pace... richiuse gli occhi quello senza più degnare rispondere a quella luce”



Capitolo 1: Sulla strada...

Camminando vicino ad un fiume, tre persone parlavano allegramente del più e del meno. C’era un ragazzo di circa un metro e ottanta, cappello alto in testa colore marrone chiaro, sopra un cespuglio di capelli arancione sbiadito, una camicia viola e un paio di pantaloni neri sotto la giacca dello stesso colore del cappello. Vicino a lui un’altro ragazzo, un po’ più alto, dai capelli neri a forma di qualcosa non troppo definibile all’insù. Vestito di maglietta a maniche lunghe e pantaloni a quadri verde. Dietro di loro camminava una ragazza molto più bassa, capelli azzurri raccolti in un nastro giallo, con un vestito corto bianco sopra un paio di pantaloncini a jeans. Occhiali sul naso, libro di circa un migliaio di pagine davanti, non ascoltava neanche quello che dicevano davanti, tutta presa dalle informazioni dentro quel volume.

Ci pensi... continuava il più alto dei due ragazzi, ad Edoras, Shadow Gear è il team più forte!

Già...E Natsu e Grey sono i fifoni! rise l’altro ricambiando l’entusiasmo”

Per non parlare di Gajeel... sembra che sia un giornalista e che non sappia neanche dare un pugno!

A quel nome la ragazza alzò gli occhi al cielo e sospirò: non possono lasciarlo in pace almeno due minuti? In fondo ha combattuto per loro più di una volta. Ebbene no! Da quando è arrivato nella gilda un mese fa ce ne solo per lui. Certo, si erano calmati da quando si era messo in mezzo per salvarla da un fulmine di Luxus, da quel giorno non si mostravano più ostili apertamente. Tuttavia c’erano sempre qualche frase storta, una battuta o un osservazione ai danni dell’uomo.

Peccato che quello di qui sia cosi forte... replicò quello che sembrava uno spaventa-passeri.”

Aaah... quanto mi piacerebbe potere batterlo almeno una volta su qualcosa!

Io potrei batterlo in velocità!

Ora che ha il suo gatto volante, non credo!

Jet, Droy... Basta ora! sbuffò la loro compagna, il libro rimesso in borsa, è mai possibile che una volta ogni tanto non lo menzionate per schernirlo?

I due si fermarono guardandola come se fosse uscita dal manicomio. La stessa idea balenò nella testa di entrambi: perché lo difende sempre? Eppure dopo quello che ci ha fatto... come fa?

E’ passato, lui non è più come prima... quindi... balbettò le guancie rosse.”

Gli altri si guardarono prima di riposare lo sguardo su di lei.

Levy... tu... non dirmi che... cominciò Droy esitante, forse perché la risposta poteva essere più spaventosa della domanda.”

Ci ha salvato la vita! lo interruppe invece la ragazza guardando a terra, è vero che ci ha fatto del male ma è anche vero che non ha esitato a rischiare la sua vita per... noi!

Quel ‘noi’ era strano, forse non era proprio la parola che cercava ma i ragazzi passarono oltre. Non volevano litigare per l’ennesima volta a questo proposito con Levy. Si scusarono in fretta e continuarono la loro strada.

Sospirando, la ragazza li segui. Non più in vena di leggere il suo mattone dalle mille pagine osservò il paesaggio: il fiume continuava ancora per kilometri, incorniciato dall’erba bassa sulla sponda sinistra mentre su quella destra si alzava un alto muro roccioso cui si vedeva appena la cima.

Levy si fermò, i suoi occhi marrone si erano soffermati su un cumulo di pietre, sicuramente cadute dal alto.

I ragazzi si girarono vedendo che non li seguiva più.

Cosa c’é? le chiese Jet, qualcosa non va?

La maga puntò il dito nella direzione in cui guardava. Gl’altri seguirono il gesto fino a scorgere ciò che la loro amica cercava di mettere a fuoco.

E’... cominciò il moro.”

...una persona! fini l’altro che si precipitò a verificare lo stato dell’incosciente.”

Tra quelle macerie si poteva distinguere un braccio penzolare e neri capelli lisci che scivolavano in acqua cullati dalla corrente. Jet arrivò vicino a quella figura e tolse una diecina di pietre prima di riuscire a prendere il polso. Dichiarò che non era ancora morta dopo un paio di minuti. Tolse altre pietre e chiamò la persona per cercare di svegliarla. Quando appurò che fosse libera la prese in braccio e si allontanò dalla roccia in fretta per paura di restare anche lui sepolto.

Ma... è una bambina! scioccata la ragazza spolverò delicatamente il viso della vittima.”

Era una ragazzina di poco più di dieci anni, sicuramente, capelli come la pece e sul viso un paio di piercing ad anelli, uno sul labbro a destra, l’altro sull’estremità esterna del sopraciglio sinistro. Anche gli orecchi erano bucati: entrambi avevano cinque buchi, quello sinistro era avvolto da una fine catenina argentata mentre il destro portava quattro anellini e una piuma d’argento a pendolo. Il vestito era nero come le scarpe e le calze che le arrivavano fin sopra il ginocchio.

Non ci fu bisogno di dirlo, di comune accordo si precipitarono nel villaggio in cui erano diretti. Jet prese un grande vantaggio per portare la bambina al primo ospedale in vista, mentre gli altri due arrivarono un’ora dopo completamente senza fiato.
Il dottore, un uomo sulla cinquantina, biondo con occhietti stretti che sembravano chiusi, arrivò per portare le nuove al gruppo che aveva portato la ragazzina al pronto soccorso.

E’ stata fortunata, cominciò questo, non ha riportato fratture gravi, sono per lo più graffi e lividi, tranne che... riflesse un attimo prima di spiegare, sembra abbia un leggero trauma cranico ma sarà al suo risveglio che potremo dire se è grave o meno. aspettò un attimo che i tre annuirono, segno che avevano capito, non penso siate parenti ma... sospirò porgendo loro una bustina, questi sono i suoi oggetti personali.

Levy la prese e guardò all’interno: sei anellini d’argento, una catenina che doveva essere sicuramente quella sull’orecchio sinistro della ragazza, una piumetta d’argento e per finire una foto. Guardarono con attenzione l’immagine: niente di eccezionale, una madre e il suo bambino. Tutte e due con gli occhi rossi, entrambi con capelli neri e persino con i piercing. La madre aveva sei o sette buchi su ciascun orecchio, tre anelli sul labbro inferiore, due su entrambe le sopracciglia e un puntino sul naso, mentre il neonato nelle sue braccia aveva un solo puntino sulle orecchie. La ragazza girò la foto e lesse ad alta voce “Primo compleanno di Kamu."

Quindi si chiama cosi... sussurrò Droy.”

Probabilmente, convenne il medico, probabilmente. ripete riflettendo sul da farsi, potremmo avere più informazioni quando si sveglierà.

Perché non mettere un annuncio? chiese la ragazza”

Si... ecco, è meglio di no... replicò il dottore, ci sono stati molti rapimenti di bambini in questi mesi. Chiunque potrebbe presentarsi e dichiarare essere un parente!

Capisco... annuì la maga, a questo punto non abbiamo scelta: uno di noi resterà con lei, gli altri due svolgeranno la missione. Faremo a turno cosi tutti avranno la loro parte, va bene? chiese girandosi verso i suoi compagni.

Questi annuirono subito, per poi cominciare a litigare su chi sarebbe andato per primo con Levy, sotto gli occhi disperati della ragazza, quello incredulo del medico e quello curioso dei passanti.
 


Finalmente era uscito da quel manicomio! Tra un pagliaccio e una rompicoglioni, tra vecchio pervertito e un moccioso con il moccio al naso che lo prendeva per il suo fratellone, il pover’uomo non ne poteva più. E meno male che non era veramente in quella schifosa gilda: sarebbe diventato pazzo vivendo con loro.

Il mago dai capelli lunghi e neri si incamminò rapido verso il sentiero per il ritorno alla sua vera gilda. I suoi occhi rossi brillavano di rabbia: possibile che quel Iwan pensi solo ai soldi? Tra tutti quelli che ha reclutato quell’uomo non ce n’era uno migliore dell’altro e come il Master di Raven Tail tutti non pensavano e non parlavano altro che soldi. Soldi di qua... soldi di là... soldi, soldi, soldi... Li veniva la nausea solo a ripensarci.

Era incominciato tre giorni fa, era stato invitato a mangiare con tutti loro per conoscere i membri acquisiti. Il pagliaccio sembrava quello più sano di mente, sembrava... ma non lo era! Era un ex membro di un’altra gilda oscura che era stata catturata. Aveva lasciato i suoi compagni prendere tutti gli attacchi e marcire al posto suo in galera. Fin qui niente da ridire era solo un codardo senza spina dorsale. Il resto del racconto era un po’ più disgustoso, diceva essere sopravvissuto vendendo gli organi umani al mercato nero. Organi che aveva lui stesso preso alle sue vittime, ne conservava uno ancora sotto la giacca, ecco spiegato quel tanfo! La rompicoglioni lo aveva guardato schifato, girandosi poi nella sua direzione e facendogli l’occhiolino. Sentì un brivido lungo la schiena dopo quel gesto. Certo, poteva essere carina, poteva... ma non lo era! Capelli tinti? Sicuramente! Una tonnellata di trucco? Ovvio! Petto gonfiato artificialmente? Chi non lo notava era cieco! E per coronare il tutto un quintale di gioielli, uno più brutto dell’altro! Lei veniva da un bordello... ma non mi dire! Ma era stata cacciata perché maltrattava i clienti che non volevano pagarla... chi vorrebbe pagare per... questo!?

Il Dragon Slayer sovrappose l’immagine di un’altra donna, una graziosa fatina dai capelli blu, quella si che era un bocconcino prelibato, persino troppo per lui. Belle e piccole gambette, fianchi curvati, ventre piatto, il petto non era molto voluminoso ma non è che lo disturbava poi cosi tanto. Ma ciò che lo attirava di più era quel viso luminoso e un sorriso da favola.

Il suo sguardo si soffermò sulla mano della donna che si avvicinava pericolosamente alla sua, la allontanò senza garbo. Come si permetteva quella stronza di avvicinarsi a lui cosi vicino?

Con il broncio, quella tornò al suo posto.

Il vecchio commentò quella scenetta spiegando alla ragazza che non avrebbe avuto occasioni con uno come lui.

I giovani come lui preferiscono carne fresca, ragazzine inesperte da dominare facilmente!

Ma che ne sapeva lui, dei suoi gusti in fatto di donna!?

Era un uomo saggio e si supponeva fosse intelligente, si supponeva... ma non lo era! Un mercante di schiavi che era scappato più volte alla giustizia. Si vantò di alcune prese che aveva venduto a prezzo astronomico. Di come avesse pescato ad una ad una ogni ragazzina li era sembrata adatta alla vendita. Alcune volte il metodo lasciava tanto a desiderare: tanti trucchi e trucchetti per niente. Cercò di mostrarsi interessato ma era un enorme sforzo.

A quel punto, Iwan, che invece era molto interessato li mostrò alcune foto, chiedendoli quanto avrebbe potuto guadagnare vendendo quelle ragazze.

Gajeel cercò di rimanere impassibile ma si lasciò comunque sfuggire grugnito soffocato. Per fortuna nessuno lo notò, tutti osservarono le fotografie, chi con la bava alla bocca, chi per curiosità, chi gelosia...

Vediamo... con una mano a mezz’aria il vecchio sorvolò le immagini prima di prenderne una, si... Lucy Heartphilia! Peccato che suo padre sia andato in rovina. Tuttavia resta una ragazza molto carina e fresca, sicuramente sono molti, gli uomini che pagherebbero per avere come schiava una nobile di questa bellezza.

Il Dragon Slayer alzò un sopraciglio: certo quella ragazza era carina, ma non era tutto sto granché di nobildonna. Sospirò sollevato quando la mano del mercante passò oltre una foto in particolare, per fermarsi su Mirajane.

Con lei avrebbe ottenuto qualcosa di più. Era una modella molto conosciuta con il Sorcerer Weekly ed è sicuramente il sogno proibito di ogni uomo.

Certo non da lui, pensò l’infiltrato, Mira era sicuramente bella, ma quanto fosse rompiscatole, non si faceva mai gli affari suoi, sempre il naso nelle faccende altrui. E poi non era cosi debole da farsi prendere cosi facilmente, sopratutto ora che aveva ritrovato i poteri di Satan Soul. Osservandola durante il combattimento contro Freed si era chiesto come mai non avesse combattuto anche lei contro Phantom Lord. La risposta era arrivata tempo dopo, quando per il compleanno della morte di Lisanna, lei e il fratello erano usciti per andare al cimitero. A quanto pareva, il dolore l’aveva fatto perdere i poteri pian piano, fino a non consentirli neanche più di trasformarsi in quel demonio femminile. Tornò alla realtà quando il pagliaccio scelse una foto a sua volta, quella di Jubia.

Il vecchio pervertito commentò che si potesse prendere qual cosina con lei ma l’altro rispose che i suoi organi sarebbero sicuramente venduti a miglior prezzo.

Cosa voleva vendere di lei? Era praticamente tutta acqua. Certo, era solo magia, una volta esaurita, Jubia riprendeva consistenza umana, ma... restava sempre una donna d’acqua, alla minima distrazione ne avrebbe approfittato per attaccarli o tagliare la corda. Poi se stava lontano dal suo ‘Gray-sama’ per più di quattro giorni partiva in tilt, come quella volta dopo che era guarito dalle ferite infertogli da Luxus. Macarov non voleva che andasse da solo per una missione ancora convalescente e ovviamente nessuno voleva andare con lui, quindi si era portata volontaria quasi a malincuore, lasciando il suo Grey andare contro gli Oracion Seis. Non avrebbe mai immaginato che quella donna, di solito cosi fredda diventasse una scolaretta tutta presa dal suo principe. L’amore era una cosa pericolosa, parecchio pericolosa...

E questa qui? la donna aveva preso a sua volta una fotografia che squadrò il naso arricciato. Non sembra tanto attraente, e poi è piatta come una tavola! sbuffò”

Questa è un fiorellino raro. la contraddisse il mercante, questo tipo di ragazza è molto cara quando è ancora pulzella!

In quel momento, Gajeel, s’immaginò strappandogli quella disgustosa linguaccia con pinze appuntite. Come si permetteva di avanzare pretese di vendita sulla verginità di... il suo pensiero fu interrotto dal ragazzino vicino a lui, rimasto in silenzio fino all’ora.

E a te quale piace fratellone?

Tutti i presenti lo guardarono aspettando una risposta. Al che lui diede un veloce “Nessuna di queste!

Davvero? chiese un Iwan poco convinto, eppure ti sei preso un fulmine da mio figlio al posto della piccola Mcgarden!

Era solo un modo per integrarmi! replicò l’altro sentendosi sotto torchio, mi sono preso un fulmine anche al posto di Salamander, cosi che potesse vincere contro Luxus.

Capisco... mormorò il master con una voce poco rassicurante.”

Il pranzo era continuato abbastanza tranquillamente, schifato dalle conversazioni che fiorivano intorno a lui, su come vendere un organo prima ancora di estrarlo dal corpo, oppure preparare i futuri schiavi e schiave ad essere ubbidienti almeno per la presentazione ai clienti, c’era persino un corso di trucco che lui interpretò: ‘come diventare ancora più brutta’. Tutto questo li aveva tolto l’appetito e sgranocchiare un paio di chiodi era l’unica cosa che gli riuscii. Il resto del soggiorno in quel manicomio era stato un inferno. Doveva scappare da quella sanguisuga arrapata e del moccioso strano, di lui sapeva ben poco e non lo sottovalutava, pareva un tipo debole, pareva... ma non lo era!

E finalmente poteva ripartire, si era convinto che Fairy Tail non era poi cosi male e che anche se era un’altro manicomio, era completamente diverso da questo, molto più divertente, svariato, con donne meno appiccicose e più attraenti anche se se lo ripeteva: lui non era interessato a nessuna.

Nota dell'autore :
Era da un pezzo che non scrivevo Fanfic, spero di essere migliorata almeno un po’.
Spero vi piaccerà.
  
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