PREMESSA:
salve a tutti, splendori! :)
eccomi qua, con un altro sfogo delirante.
in questi giorni non sono stata per niente bene a livello del morale: mi sono sentita una vera merda (scusate il termine) per delle intere giornate e avevo davvero bisogno di sfogarmi un pochino.
per cui è venuta fuori questa OS davvero personale, ma che mi faceva piacere condividere con voi.
mi sono tirata un po' su grazie a quella meraviglia di Demi e anche grazie ad una ragazza che ho conosciuto su facebook.
questa OS è per tutte le ragazze che non si sentono abbastanza: OGNUNA DI VOI LO E'.
detto questo, buona lettura! :3
HOLD ON, Roby xx


Non mi sento abbastanza, anzi non mi sono MAI sentita abbastanza.
Qualunque specchio a cui passo davanti sembra scrutarmi, squadrandomi da capo a piedi, pronto a farmi notare ogni dettaglio fuori posto: la larghezza dei miei fianchi, le dimensioni del seno, la lunghezza delle gambe.
È una sorta di giudice, di critico, che non vede l’ora di vedermi crollare davanti all’evidenza di non essere abbastanza.
E sembra riuscirci anche piuttosto bene.
Come scappare?
Come trovare la forza di affrontarlo, senza abbassare gli occhi come un cagnolino impaurito?
Come smettere di avere paura di se stessi?
Sono terrorizzata dame stessa: la mia immagine, in quel dannato specchio, non è come la voglio, non è come dovrebbe essere.
Il mio sguardo percorre ogni centimetro di pelle, e ovunque ci sono dettagli, anche minuscoli, che vorrei cambiare.
Difetti che sarei capace a fare qualunque cosa pur di togliere.
-sei bellissima.- mi ripeto nella testa, ma non funziona quasi mai.
Accendo la musica:-you deserve the best, you’re beautiful…- canta Lil Wayne.
Ma quelle parole mi scivolano addosso, senza fermarsi e fare il minimo effetto.
Mi sento come chiusa in gabbia, o in una stanza piena di gente perfetta: mi sento fuori posto, mai come dovrei essere.
Urlo, vorrei scappare, schivare tutti gli sguardi e nascondermi da loro, ma sono l’unica cosa che guardano, l’unica cosa che notano, con aria delusa sul volto.
Delusa da me stessa, mi rifugio nella mia tana di lacrime, l’unico modo in cui posso sfogare tutta quella vergogna, tutte quelle aspettative andate in fumo.
Piango, e piango, sempre di più e i singhiozzi diventano più forti, alternandosi a gemiti per il dolore che si insidia dentro di me per chissà quale ragione.
Ho male a tutto il viso a furia di tirar fuori lacrime, che scorrono veloci sulle mie guance, rigandole lievemente.
Alcune cadono per terra, formando delle piccolissime pozzettine, simbolo della mia disperazione.

Dopo parecchio tempo e un dolore atroce alla mandibola per il troppo sforzo nel buttare fuori quella sensazione orribile che sento dentro, il mio cuore torna al suo battito regolare, senza più impazzire.
Forse ce la posso fare, forse riesco a guardarmi senza provare vergogna.
Mi rialzo, punto gli occhi dritta dritta sul mio riflesso, il mio tanto odiato riflesso.
Sono proprio io?!
Quella ragazza con gli occhi gonfi di lacrime e le labbra ferite dai morsi?
Avanti, ce la fai…
Un respiro profondo, e sono ancora lì, non ho ancora staccato gli occhi: reggo il confronto.
Lo specchio cede: le parole ‘sono bellissima’ sembrano iniziare ad avere un significato.
E che lo sia davvero?!
Non pretenderò mai di essere una modella, tantomeno una di quelle cantanti super sexy che vanno in giro con addosso i body di lattice: voglio solo essere ME STASSA, ed essere soddisfatta di ciò che vedo.
Voglio poter svegliarmi la mattina e sapere che ogni giorno sarà fantastico se rimango semplicemente ciò che sono.
Ci riuscirò prima o poi: io sono forte.