Accadde tutto in quella notte
Il sole era ormai un ricordo lontano.
Aveva lasciato il trono alla Luna, regina
incontrastata della notte.
Le ultime luci nel dormitorio si erano spente
da poco, il giorno dopo sarebbe stato molto pesante.
I due fratelli Elric lo sapevano, eppure
avevano accettato la missione, non curanti del pericolo che avrebbero corso.
Al se ne stava rannicchiato nella sua cigolante
branda.
Dormiva profondamente, ma a volte abbracciava
con forza il cuscino, forse scambiandolo per il ventre materno.
Ed lo osservava.
Non avrebbe mai voluto portarlo con se, ma
aveva tanto insistito.
Era l’ultimo frammento del suo passato, doveva
custodirlo come il bene più prezioso.
L’orologio avvisò l’alchimista d’acciaio che
erano quasi le quattro del mattino.
Sapeva che quella sarebbe stata la notte dei
ricordi, quindi iniziò a riflettere su tutto ciò che lo circondava.
Una vita piena di sofferenza, delusioni colpi
di scena.
Sorrise.
Si mise una mano sull’auto-mail.
Era freddissimo, ma suscitava in lui tantissimi
ricordi…
Il viso enigmatico di Mustang, le banalità di
Armstrong, zia Pinako e lei…la sua amica di sempre Winry…
Ultimamente si erano sentiti di sfuggita, prima
all’ospedale di Central City, poi al funerale di Hughes…
Mai era passato tanto tempo senza sentirsi.
Gli mancava davvero tanto, ogni volta che la
rivedeva il suo cuore si riempiva di sincero affetto.
Fin da piccoli era la più decisa del gruppo, ma
anche la più indifesa.
Lui doveva proteggerla…ma come poteva se il
giorno dopo sarebbe dovuto partire per una delle spedizioni più pericolose alla
quale avesse mai partecipato.
Strinse i pugni e guardò Al.
Dormiva beato, borbottava qualcosa e si
rigirava tra le lenzuola marroncine .
Ed si alzò da terra, indossò il giaccone rosso
e si avviò verso la porta d’ingresso.
-
Fratellone…d-dove vai??-
-
Dormi Al, devo concludere una cosa che ho
lasciato in sospeso, tornerò prima della partenza…-
-
Lo prometti fratellone ??-
-
Si lo prometto…-
Sorrise e chiuse la porta dietro di se.
La notte lo accolse tra le sue braccia fredde.
Camminò per mezz’ora fino ad arrivare in un
viottolo pieno di buche.
Dal fondo della strada si intravedeva una
casetta.
Le luci erano completamente spente.
Si avvicinò ancora di più, fino a ritrovarsi
davanti alla porta d’ingresso.
Restò immobile per qualche secondo, poi un cane
iniziò ad abbaiare.
Per paura di svegliare qualcuno Ed corse nel
boschetto vicino, che scemo che era…pensava davvero di riuscire a concludere
qualcosa ?
Lui che distruggeva tutto, lui l’alchimista
d’acciaio.
Mentre correva si sentì chiamare.
-
Ed !!!!!!!!! Ed sei tu ??-
Si voltò.
Winry era sulla soglia e si guardava in giro.
-
Ed ?!?!…-
Doveva nascondersi senza farsi notare, non era
pronto.
Si sistemò dietro ad un cespuglio e rimase lì a
guardarla.
La ragazza intanto cercava l’amico usufruendo
della luce di una piccola torcia.
Non trovandolo si rassegnò e si sedette su un
tronco.
Pose la testa sulle ginocchia e rimase lì
rannicchiata per un po’ di tempo.
L’alchimista la scrutava, doveva dirle ciò che
provava nei suoi confronti, non poteva rimandare all’infinito.
Chiuse gli occhi e contò fino a dieci…
-
Winry…-
-
Ed !?-
La ragazza si tirò su
-
Ed sapevo che eri qui da qualche parte, me lo
sentivo !!!!-
-
Winry, ti prego non interrompermi !!-
I due si sistemarono
sull’erba fresca.
-
Domani io e Al partiremo e penso che per un po’
sarà impossibile sentirci..-
Il viso di Ed era
paonazzo.
-
Volevo salutarti e ringraziarti per il tuo
aiuto…sai a volte sono come un bambino, tu e Alphons me lo dite sempre…-
Winry sorrise confusa.
Cosa voleva dirle con tutti quei giri di parole
??
-
Io non sono bravo a parlare, non sono un poeta
e nemmeno un gran intelligentone…ma…ehm…io…e-ecco-
Iniziò a farfugliare
qualche incomprensibile parola, ma Winry capì tutto.
E allora fece ciò che
avrebbe dovuto fare tempo prima.
Abbracciò Ed, lo
strinse fortissimo a se e iniziò a piangere.
Non sapeva perché,
forse era la felicità, o forse il dolore di non vedere più il suo
grande…amico…amore ??
Non lo capiva .
Ed ricambiò
l’abbraccio, ma entrambi rimasero ammutoliti.
Nessuno dei due
parlava, ma i gesti si spiegavano da soli.
Si risvegliarono
all’alba.
Ed accarezzò la
ragazza sulla fronte e la coprì con il suo giaccone.
Partì alla volta del
pericolo.
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Piaciuta??
Se riceverò qualche
commento continuerò volentieri !!!!
Allora a presto kiss kiss by winry92 ^__^