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Autore: Ila_Chia_Echelon    12/05/2012    1 recensioni
Una bimba, un'anima misteriosa.
Riuscirà la bambina, con la sua innocenza, a comprenderne ogni tormento?
A un'amica.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oblivion

Era un giorno di pioggia quello in cui la bimba incontrò la fragile creatura.
La trovò seduta in una pozza d'acqua, osservava il suo volto riflesso.
Le scarpine della piccola provocarono flebili onde nella pozza, distorcendo l'immagine, e la creatura alzò gli occhi.
Ne aveva uno blu, illuminato da pagliuzze argentee: "Come la notte che amo tanto e le infinite stelle luminose che la punteggiano.." pensò la bimba.
E l'altro era giallo, con sottili sfumature arancio: "Come il giorno che amo tanto e il sole infuocato che mi riscalda..." riflettè di nuovo.
La piccola si avvicinò alla creatura, il cui sguardo vigile seguiva ogni movimento. Con la morbida manina le accarezzò i capelli: per metà le ricadevano lisci su una spalla, dall'altra parte erano invece ricci e voluminosi.
«Chi sei?» Le disse nel frattempo, con la sua dolce voce.
«Scoprilo.»
«Come ti chiami?» Chiese allora.
«Non lo so.»
La bimba iniziò a piangere, e non capiva se sulle guance della creatura scorressero lacrime o gocce di pioggia.
«Perchè non ascolti?» Domandò tra i singhiozzi.
«Perchè non è niente che io voglia sentire...Perchè non c'è niente, fuorchè la sua voce, che io voglia sentire.»
E allora sentì...
La speranza...
Svanire...
«Dov'è? Dov'è?!» Chiese impetuosamente la bimba.
«Non lo sooo!» Urlò la creatura, premendosi forte le mani sulle orecchie e scuotendo la testa.
In quel momento la dolce bambina vide una chiave negli occhi cangianti, viaggiò attraverso le pagliuzze vuote delle sue iridi e l'afferrò.
Vide boschi frondosi e fitti incorniciare una minuscola figura accoccolata e tremante.
Alzò le ditine sottili in quella direzione, mosse un passo.
All'istante una saetta squarciò l'aria umida e una scura voragine si aprì sotto i piedi della bimba.
Cadde, senza rimpianto, e i suoi occhi verde-azzurri rimasero fissi sul volto immobile della creatura, che dall'alto la osservava attraversare il gelido oblio...





...Sempre più nel profondo...





   
 
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