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Autore: Speedlink    03/12/2006    1 recensioni
Che cos' è la vita?? E'...un cioccolatino...
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1


Loading kernel modules...


20 ottobre, ore 9.30 p.m.


Oggi sono tornato piuttosto tardi da scuola. Era il mio turno di pulizia dell' aula.

Non appena arrivato a casa, mi sono messo comodo e ho ripreso il mio lavoro da dove l' avevo interrotto.

L' ora è ormai vicina: ancora pochissimi ritocchi, e la procedura sarà completa. L' esperimento potrà avere luogo a giorni.

Nel frattempo, dovrò preoccuparmi anche del fastidiosissimo compito in classe di letteratura!! Il 23! Fra tre giorni! Devo davvero mettermi a studiare!

Ah, ma non ho alcuna intenzione di ridurmi all' ultimo momento, come al solito! Questa volta non mi faccio fregare! Stasera sul tardi, dopo cena, comincerò la ripetizione.

Ora, però, devo concentrarmi sul mio esperimento.


Prima di poter avviare la macchina, sono necessarie alcune operazioni preliminari: è essenziale, innanzitutto, assicurarsi di disporre di una erogazione elettrica sufficiente e costante. Questa potrebbe sembrare una banalità, ma il rischio di danni alla memoria o ai circuiti a causa di un processo di boot interrotto per via di un “power failure” sono piuttosto alti. Bisogna assicurare elettricità continua al sistema per almeno un' ora, dato che tale è il tempo stimato per il completamento della procedura di avvio.

Il secondo passo sarà quello di azionare tutti i sistemi refrigeranti, dato che l' intenso lavoro di lettura/scrittura nella memoria centrale provocherà un significativo aumento della temperatura all' interno del sistema.

Proprio per questo, oltre alle cinque ventole di raffreddamento, ho dotato la CPU di uno speciale dispositivo a liquido refrigerante, che contribuirà a mantenere un range termico di 15-20°C nella zona critica.


21 ottobre, ore 10.10 p.m.


La revisione dell' intera sequenza di boot ieri sera ha preso più tempo del previsto. Essendomi reso conto dei numerosi errori, ho dovuto effettuare un debug riga per riga, e prima di rendermene conto, era l' alba.

Oggi a scuola ero mezzo addormentato. Saeki mi ha più volte chiesto cosa avessi, ma io non ho potuto che risponderle con uno sbadiglio.

Ma questa sera riuscirò a studiare per il compito di dopodomani! Ormai il grosso del lavoro è fatto! Basterà aggiungere le ultime istruzioni e controllare le dipendenze delle varie procedure, caricare nella memoria di massa tutte le librerie di sistema, ripartizionare la memoria interna e creare un backup di sicurezza, dopodiché si tratterà solamente di effettuare una veloce diagnostica di tutto l' hardware e del sistema operativo, e allora finalmente sarà tutto pronto! Non ci vorranno che poche ore!


La procedura di boot è, come avevo già accennato, piuttosto lunga e complessa. Come prima operazione, tutti i circuiti elettrici vengono attivati, e il termostato interno regola il funzionamento del sistema di raffreddamento. La prima operazione è il “bootstrap”, o “kickstart”, insomma l' avvio. Questa viene eseguita leggendo delle istruzioni a basso livello contenute nel chip del BIOS. Queste prime istruzioni effettuano un check-up completo delle condizioni del sistema, dopodiché inizializzano la CPU impostando i suoi registri sugli indirizzi di memoria corrispondenti alla procedura di avvio del software. Il processore è così pronto per cominciare a caricare in memoria il sistema operativo.


L' S.O. (Sistema Operativo) di Choco-san è composto essenzialmente di tre differenti e indipendenti livelli di astrazione: il primo, quello basilare, presiede ai calcoli e alla computazione dei dati in formato digitale. Esso innanzitutto inizializza il controller della memoria di massa ed esegue le primitive di lettura per individuare il blocco di memoria che contiene il Kernel, ovvero il “cuore” del Sistema Operativo. Una volta trovato, lo carica in memoria centrale (è un file grosso circa 1,5 Mb).

Ora il processore può finalmente cominciare ad impostare il funzionamento della macchina. Il Kernel, ora che è in funzione, comincia a ricercare in memoria e ad inizializzare i vari controller hardware.

Qui scatta il secondo livello di astrazione: tutti i microcircuiti preposti al controllo dei movimenti essenziali della macchina vengono impostati sui valori iniziali. Vengono stabiliti i “binding” (collegamenti) software mediante i quali i microcircuiti possono ricevere ed inviare messaggi alla CPU.

Infine, vengono caricate in memoria le primitive per il movimento. Queste sono essenziali affinché la CPU, se deve eseguire un' istruzione di movimento, si limiti a lanciare un semplice segnale di controllo al circuito preposto, senza doversi preoccupare di seguire la procedura passo per passo.

Quindi, una volta che viene creato questo secondo livello di astrazione, l' unità centrale di elaborazione della macchina non vedrà più i singoli motori o circuiti elettrici e non dovrà preoccuparsi di dirigere meticolosamente il funzionamento di ognuno, poiché saranno i vari chip di controllo dei circuiti a “tradurre” i segnali della CPU in impulsi elettrici.

Il vantaggio di questa architettura a livelli di astrazione sta nel fatto che la CPU viene esonerata di una grossa parte del lavoro, e può dunque concentrare la propria attività nell' elaborazione di processi più complessi.


22 ottobre, ore 11.45 p.m.


Domani avrei un compito di letteratura. NON HO STUDIATO NIENTE!!

Ma chi se ne frega? La riuscita del mio esperimento è molto più importante!

Il mio caffè è ormai freddo. Non ne ho bevuto nemmeno un sorso. Ma come potevo farmi vincere dalla stanchezza in un momento simile?

Dopo ben 57 TENTATIVI!!!! (falliti) finalmente è giunta l' ora dell' attivazione!!!


L' ultimo, il terzo livello di astrazione, si occupa di un aspetto fondamentale: l' interazione col mondo esterno.

Una volta che la macchina ha assunto una visione astratta del proprio corpo, che grazie al secondo livello vede non più come un insieme di circuiti elettrici ma come un vero e proprio organismo, essa può elaborare azioni e movimenti anche molto complessi senza eccessivo spreco di potenza di calcolo.


Facciamo un esempio: se Choco-san decidesse di afferrare con la mano sinistra un bicchiere in un organismo SENZA livelli di astrazione, la sua CPU dovrebbe eseguire tutte le istruzioni relative al controllo dei circuiti e dei motori elettrici relativi al braccio, alla mano, alla spalla, alle dita. Questo provocherebbe un notevole sovraccarico di lavoro per il microprocessore, che quindi dovrebbe rinunciare ad altre operazioni.

Grazie al livello di astrazione, invece, tutto ciò che la CPU dovrà fare sarà inviare uno specifico segnale di controllo ai driver dei circuiti, i quali penseranno a convertire questo segnale in istruzioni più primitive in maniera del tutto autonoma, lasciando quindi l' unità centrale libera di compiere altre operazioni.


Ma, in definitiva, QUAL' E' il vantaggio pratico di questa tecnica di programmazione?

Ma è ovvio! Un incredibile incremento della capacità di Choco-san di rapportarsi con l' ambiente esterno, una migliore reattività ai vari stimoli, una maggiore gamma di azioni e una velocità nella risposta a dir poco sbalorditiva!

Se tutto andrà secondo i miei calcoli, Choco-san potrà comportarsi non come un qualsiasi robot-umanoide, ma come un vero e proprio



ESSERE UMANO


Non appena il sistema di diagnostica generale si è attivato, tutti i motori di Choco-san si sono mossi all' unisono per un istante.

Devo ammettere che vedere il suo intero corpo contrarsi per un secondo, come in preda a convulsioni, mi ha fatto una certa impressione.

Sembrava quasi che provasse sofferenza.

Un leggerissimo, quasi impercettibile rumore ha cominciato a venire fuori. L' hard disk che comincia a girare, col suo usuale suono gracchiante.

Dopo quell' istante di convulsioni, Choco-san è rimasta immobile, seduta su quella rigida poltrona, intrecciata dai cavi di connessione inseriti nelle braccia e nelle gambe.


A proposito, lei si chiama Chocolate. Cocoa Chocolate. Sin da prima che terminassi di costruirla, le avevo già trovato questo nome. Perché Chocolate? Perchè ha un visino talmente carino e dolce che sembra fatto di cioccolata...


In quei momenti, sarà stata la stanchezza, sarà stata la tensione, mi ritrovai stranamente a pormi una domanda inusuale.


Che cosa si prova quando si comincia a vivere?


Nessun uomo lo sa: tutti dimenticano i brevi mesi trascorsi all' interno del corpo della propria madre. Chissà se la scintilla della vita provoca in noi qualcosa....

...magari, improvvisamente, senza nemmeno rendercene, conto, da un determinato istante in poi, iniziamo a pensare. Piuttosto brusco, vero?

Chissà se la vita per noi comincia davvero così?


Ora rimane soltanto un' ultima operazione: sbloccare i comandi esterni. Così finalmente Choco-san potrà rapportarsi col mondo esterno.

CI SIAMO! QUESTO E' IL MOMENTO DELLA VERITA'!

E' a questo punto che la procedura, solitamente, fallisce: non appena tento di attivare i sensori esterni, un prolungato “beep” mi avvisa di un errore generale del sistema. Ho tentato in tutti i modi di eliminarlo, ho rivisto e riscritto più volte tutte le procedure ma non ho avuto successo.


Eppure so che può funzionare!!! DEVE funzionare!

Non appena premerò questo pulsante, Choco-san comincerà ad elaborare i segnali provenienti dai sensori esterni. Probabilmente avvertirà il freddo del sedile, l' oscurità dei suoi occhi ancora chiusi.

Sentirà anche la mia voce, mentre parlo da solo come uno scemo!

Speriamo che questa volta vada tutto bene!

Attivo il comando!

Passano circa cinque secondi di silenzio.

Il mio cuore sta scoppiando per la trepidazione.

Poi...

...

...il sensore vocale di Choco-san (la sua bocca) si apre di scatto....


....eeeeeeeeEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE......



...eccolo che ricomincia....



MALEDIZIONE!!!

EPPURE SONO SICURO DI AVER CONTROLLATO OGNI SINGOLA RIGA DEL CODICE!!

DOVE CAVOLO STA L' ERRORE??????


La sirena continua ininterrottamente a suonare, modulata nella voce squillante ed acuta di una ragazzina sui sedici anni.

Ho speso ogni mia risorsa nel tentativo di crearla il più possibile simile ad un essere umano...


...che cosa c' è che ancora mi sfugge????

Ma non riesco nemmeno a trovare un po' di concentrazione per riflettere, dato che la sirena continua a squillare.



AL DIAVOLO!!! TUTTO TEMPO PERSO!!!!!


Anche questa volta è stata un completo fallimento!!

Sono stanco, distrutto e amareggiato!!

Riprenderò un' altra volta...se avrò voglia!!!

Per ora, staccherò l' alimentazione principale e andrò a letto. Cercherò il problema domani...


Quel grosso cavo inserito nei collettori dell' alimentatore, dietro la sua schiena...

...più volte l' ho paragonato ad un cordone ombelicale...


...basta, che razza di idee balzane a quest' ora di notte!!


Ma proprio mentre sto per disattivare l' alimentazione, un pensiero mi fulmina la mente.


...il Sistema Operativo di Choco-san è programmato per aggiornare i propri moduli di programma a seconda degli stimoli che riceve.

E se, invece del programma principale, l' errore risieda nei programmi dei sensori esterni??


Non può essere altrimenti: il Sistema Operativo si esegue senza nessun errore, fintanto che non vengono attivati i sensori esterni.

...

....

...NOOO! E' IMPOSSIBILE!! HO CONTROLLATO ANCHE QUELLI DECINE DI VOLTE!!! NON C' E' NESSUN ERRORE!!


ACCIDENTI!!!! COME E' POSSIBILE CHE DOPO 47 RISCRITTURE DEL CODICE, COMMETTA ANCORA QUALCHE ERRORE???

CERTO, ERRARE E' UMANO!!!

ERRARE E' UMANO...

...un momento...

...e se la condizione di errore fosse...NORMALE??


Forse...l' errore rilevato dal sistema è dovuto semplicemente al cambiamento di una condizione.

I sensori esterni inviano segnali nuovi al processore, che dovendoli interpretare senza nessun dato preesistente, li identifica come dati anomali.


Questo genera l' allarme!


Per Choco-san, questo è il primo istante in cui sente, tocca, avverte...

...in cui si rende conto di essere operativa....


Improvvisamente, il continuo “eeeeeeeee” che esce dalla bocca di Choco-san comincia, dentro la mia testa, a sovrapporsi ad un' altro suono...

...un suono che conosco molto bene...


...poco fa, mi ero chiesto come cominciasse la vita!


...per Choco COMINCIA ADESSO!!


E'...E' COME UN NEONATO APPENA PARTORITO, A CONTATTO CON L' AMBIENTE ESTERNO!!


NON E' UN ERRORE!!!!

CHOCO STA PIANGENDO!!!!

STA PIANGENDO PERCHE' E' NATA!!!


In quel momento, la sua voce si identifica ormai nella mia mente come il lamento di un bimbo, a pochi secondi di vita.


Devo farla smettere!!

Ma come???


La stanchezza e l' agitazione cominciano a prendere il sopravvento, e minano la mia lucidità di pensiero.

Comincio a girovagare per la stanza, nervoso, assordato da quel lamento incessante.

Come si fa smettere di piangere un neonato??


-”eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee”

Mi ritrovo a parlarle, come parlerei ad una creatura di pochi giorni.

_”Su, da brava! Non piangere! Oooohh! Dai, non piangere!”


Cosa fanno con i bambini appena nati...??

Dio...che ne so io?????

Non c'è nessuno che può aiutarmi, a quest' ora di notte!!



Ci sono! Forse, se l' abbraccio e l' accarezzo...



...che situazione ridicola! Mi ritrovo ad abbracciare un robot per farlo smettere di piangere!

Mi avvicino alla poltrona, le cingo le spalle e le poso una mano sui capelli, cominciando ad accarezzarli...

...forse, se le sussurro parole gentili...


-”Su, su, Choco-san! Va tutto bene, non piangere!”

-”eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee”

-”Cosa c' è? Dai, calmati! Ci sono io qui, non avere paura...”

-”eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee”

-”E piantala, dannazione!!”

-”EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE”


Niente da fare, non funziona!

Cosa si fa coi bambini? Cosa si fa coi bambini appena nati???

Li si rassicura tenendoli vicini alla madre!

MA CHOCO NON HA UNA MADRE!!!


...O FORSE NO, UNA CE L' HA!!

IL MIO COMPUTER!!!

MA COME FACCIO....


Improvvisamente, un' idea fulminante!!


Attraverso il computer, connesso ai suoi terminali, invierò un messaggio!

Speriamo bene!

Ecco, è pronto! Ti prego, funziona!

Vai!


Premo il pulsante INVIO.


E, dopo pochi secondi....


-”eeeeeee....eeeee....eeeee.......ee........”


La voce di Choco si affievolisce, fino a scomparire...


Io mi accascio, senza più forze, sulla sedia.

E' incredibile che una soluzione talmente strampalata abbia funzionato!!!


Che cosa le ho inviato? Nient' altro che un segnale elettrico ad intermittenza, ad una frequenza di circa 7500 Hertz.

Quella è la frequenza di clock del microprocessore di Choco.


E' un po' come se...le avessi fatto ascoltare un battito cardiaco...

...i battiti del cuore di sua madre...





  
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