E ora?

 

I fili verdi di un erba ancora bagnata per la rugiada della notte precedente mi invadono il viso.
Invadono quello del mio ragazzo.
Le primule costernano il nostro baciarci inermi, mentre un enorme albero ci copre con l'ombra delle proprie fronde e ci protegge dal sole, che per quando possa essere radioso, mi impedirebbe di vedere gli occhi color cacao di Blaine.
Devo assaporarli quegli occhi, li devo amare ogni secondo che posso, li devo vivere, perché poi non mi sarà più permesso niente di tutto quello che governa le mie, le nostre giornate. Non lo abbraccerò più, non me lo coccolerò più sul mio petto, non lo sveglierò la mattina con lievi carezze su quelle sue guance perfette, e non lo potrò baciare più, e questa è la cosa più insopportabile di tutte.
E' passata un'ora da quando ci siamo stesi per terra l'uno nelle braccia dell'altro ed é passata un'ora da quando ho realizzato meglio che da qui a poco di momenti teneri come questi ne vivremo ben pochi.

E' Agosto.
E Blaine è la mia vita, la mia magia quotidiana.
Manca un mese, un solo dannato mese e la mia vita, insieme a quella della mia migliore amica Rachel, verrà immersa in un altra città, più frenetica e più libera. La città che ho sempre sognato, che si è sempre posta come primo dei miei desideri: New York.
L'idea di trasferirmi lì e studiare alla NYADA, opportunità tanto sudata, mi esalta come sempre è stato e il fascino pubblico di quelle strade non mi abbandonerà mai, di questo ne sono certo. Ma ho passato una vita intera a cercare in tutti i modi di riuscire ad andare a New York, e ora che tengo la mano al mio fidanzato, lo bacio con tutto il cuore e ho le sue risate dentro il corpo, a volte mi trovo a pensare di preferire il respiro di  quell' uomo a quella città. Se ci sono due cose  che più mi rendono felice sono il suo respiro fra le mie labbra e la sua risata contagiosa dentro il mio cuore. Dio che bella sensazione!
E' il 2 Agosto dell'anno 2012.
E mi sembra un crimine tradire Broadway con Blaine.
E mi sembra crimine ancora più grande abbandonare la persona più bella che mi abbia mai fatto vivere così. Un crimine enorme, assurdo, che sto per commettere.
-E io senza di te come faccio?- e mi chiede il mio ragazzo, il mio Blaine, distogliendomi finalmente dai miei pensieri tristi.
Ne avevamo parlato poche volte prima d'ora, ma adesso che noto fra i suoi baci quanto è disperato all'idea di rimanere a Lima, capisco che il nostro terrore ci porterà a sopravvivere un anno senza ciò che ci compone. E' ovvio che sarà così. Noi siamo Kurt e Blaine, non può essere altrimenti.
Lo amo.
Amo il mio Blaine.
Lo bacio.
Bacio il mio Blaine.
-Ti amo amore mio.- mi dice il mio Blaine.
E poi mi bacia.
Mi bacia il mio Blaine.
Lui è mio, l'ho capito, e nessuno me lo porterà mai via, neanche New York.
-Anche io, ti amo tanto anche io amore.-

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E ora? E ora come farò senza il mio Kurt?
Questo albero è il nostro posto, il nostro rifugio che ci sostiene ogni giorno e ci protegge. Ci protegge da chiunque sia pronto ad affermare che il nostro amore non va bene, che cosa stupida!
Mentre una mano stringe quella del mio bel ragazzo, l'altra è poggiata sul quel prato invitante; quel prato vede i nostri occhi tutti i giorni. I miei, color cioccolato. Quelli di Kurt, color vetro.
Come farò senza il suo corpo sul mio sotto questa grande quercia?
Come farò?

Sono le 11.30.
Sono le 11.30 di giovedì 2 Agosto del 2012.
C'è il sole a Lima, c'è il sole anche oggi, ma noi siamo riparati dai nostri stessi corpi che si baciano: il mio, il suo.
Non posso dire altro che questa è l'estate migliore che abbia mai passato, perché l'ho passata fra le braccia difensive dell'uomo più importante della mia vita; l'ho trascorsa dentro un letto le cui lenzuola fungevano dai soli indumenti; e soprattutto l'ho passata ad assaporare ogni singolo attimo dell'amore più splendido che qualcuno possa mai immaginare. Ne voglio ricordare tutti gli istanti che furono, sono e saranno per me e Kurt significativi, per sempre; li voglio ricordare bene, benissimo, perché quando lui sarà a New York con Rachel, io avrò bisogno di attaccarmi a qualcosa di nostro per non sprofondare nella solitudine.
Lo vedo. Vedo negli occhi di Kurt che sa quello che penso, quanto sono straziato all'idea di non vederlo più per un anno; vedo questo e altro. Ha tanta paura anche lui.
Lo intuisco dai suoi occhi disorientati, dalla sua stretta nella mia mano e soprattutto lo capisco dalle sue labbra, che si stanno scontrando affettuosamente contro le mie.
Ha paura, ha paura ed è triste, triste come me.
Quanto lo amo! E non potrebbe non essere così, mi ha salvato dalla mia stessa vita.
-Non lasciarmi.- gli dico implorante. -Portami con te a New York, basta che siamo insieme.-
-Noi saremo sempre insieme Blaine.- mi risponde, e mi ritrovo a sorridere, pensando che ha ragione. Si, ha ragione, perché io e lui saremo sempre insieme, non importa la distanza. Lui ha me, io ho lui.
Sarà difficile, è vero, ma chissà se il ricordo di me e lui sotto questa quercia mi... ci salverà ancora.
Tutti pensano che sia immaturo, irreale stare così male, ma io non riuscirei mai a stare neanche un giorno senza i baci di Kurt. E chi lo pensa, è solo perché non ha mai vissuto l'amore mio e del mio ragazzo.
Il ragazzo che amo, che mi mancherà da morire, che piangerò, ma soprattutto che amerò fino alla morte.






Salve lettori! Dopo un settimana a dir poco stressante sono riuscita a publicare una One-Shot tutta Klaine scritta già da abbastanza tempo. Quei due  ragazzi sono fantastici a mio parere e non riesco ad immaginarmi un Blaine tanto triste lontano dal suo Kurt! Beh, fatemi sapere se sono proprio pazza o quello che ho provato a scrivere è decente!
Un bacione grande, Lù(: