Il sole era da poco calato, Chichi e Goku entrarono per la prima volta in quella graziosa casetta sul Monte Paoz.La fanciulla si guardò intorno, era contenta! Lì, avrebbe passato il resto della sua vita affianco al suo amato, e lì sarebbero cresciuti i loro bambini. Quella casetta avrebbe racchiuso tanto amore, quell'amore tanto cercato da Chichi, era entusiasta! Finalmente avrebbe condiviso la sua vita con il suo principe azzurro, le sembrava ancora un sogno. Il suo cuore oscillava vorticosamente, i suoi occhi brillavano come non mai, era felice. Si era sposata da pochissime ore, quello era stato il giorno più bello della sua vita. Quanti invitati, quanti regali, quanto cibo, fu un'atmosfera eccezionale, anche se in cuor suo avrebbe tanto voluto vedere sua madre. Di quella donna ormai non possedeva più nessun ricordo, era morta quando lei era piccolissima. Promise a se stessa, che un giorno sarebbe stata un' ottima madre, e che ai suoi figli non sarebbe mai mancato nulla. Dai suoi occhi stracolmi di felicità, si fece spazio un po' di malinconia, ma subito passò. Non poteva essere triste quel giorno! Fece un sospiro e si guardò allo specchio, indossava ancora il candido abito da sposa. Si chiuse in camera e si cambiò d'abito. Indossò un chimono di seta rosa, smanicato con delle tessiture bianche, molto elegante. Sciolse i suoi lunghissimi capelli neri e li pettinò. Stette parecchio a fissarsi allo specchio, voleva essere perfetta per suo marito. Goku intanto dopo essersi cambiato d'abito, e indossato la sua tuta arancione preferita ,si sedette sul divano, stanco. Tutta quella confusione, tutta quella musica lo aveva stordito… beh a dire la verità la cosa che lo aveva stordito di più era stato il bacio di Chichi. Non aveva mai avuto quella ragazza così vicino a sé, quel contatto gli fece venire i brividi, si sentiva imbarazzato, però infondo fu una sensazione piacevole, riscaldava il suo cuore. Quella fanciulla era risbucata così all'improvviso dopo tanto tempo e in parte gli stava sconvolgendo la vita.
Chichi entrò in cucina e vide il suo amato abbacchiato sul comodo divano color pervinca.
«Tesoro va tutto bene? Mangiamo?», Appena udì la parola mangiamo, il ragazzo spalancò gli occhi entusiasta e si fiondò a tavola.
 
«Urca che buono! mpu mpu gnam... gnam...», bofonchiò , ingozzandosi. La moglie lo guardò
 
«Goku? Mangia con calma!».
 
 «Mmuf, fi, fi!», rispose lui.  La corvina mosse la testa in disapprovazione. Non sarà facile insegnargli le buona maniere, concretizzò tra sé. Appena finito di mangiare, la novella sposina cominciò a sparecchiare la tavola.
 
«Chichi io vado a fare un giro. Torno dopo, ciao!», le disse il marito. Lei rimase lì, pietrificata. La prima sera di nozze il suo maritino se ne andava a zonzo senza di lei? Forse non contava nulla per lui? In effetti Goku al matrimonio era solo stato interessato al cibo. Appena ebbe asciugato anche l'ultima stoviglia, si sedette sul divano a fissare il vuoto.
 
«Possibile che sia solo io a provare amore?», si domandò mentre delle stille discesero dai suoi  immensi occhioni neri. La felicità che l'accompagnava fino a poco fa era svanita, ora regnava solo un forte dubbio.
 Goku era disteso beatamente all'aria aperta, i fili d'erba mossi dal vento gli accarezzavano dolcemente i selvaggi capelli a palma.
 
«Che pace…», sospirò tra sé, chiuse le palpebre e nella sua mente riapparì il volto di Chichi, così dolce, amorevole, a volte un po' difficile da capire, ma comunque era contento di averla sposata. La luna era alta in cielo e milioni si stelle offrivano un panorama magnifico quasi sublime; Chichi in lacrime uscì di casa, forse tornare da suo padre sarebbe stata la cosa migliore. Così si incamminò per la fitta boscaglia, gli alberi coprivano la luce della Luna, era tutto buio.
«Oh no! Ma che mi è saltato per la mente?», si chiese ad un tratto . Non riusciva più a trovare un'uscita, ovunque girasse c'erano soltanto alberi. Ad un tratto un brivido gli percorse la schiena, sentì degli ululati, cercò di scappare ma inciampò in un ramo e cadde a terra perdendo i sensi. Goku rientrò a casa, ma appena varcò la soglia si accorse che non c'era nessuno.
 
«Ma dove sarà? Forse è andata a cercarmi!», ipotizzò. Chiamò la Nuvola Speedy e sorvolò la boscaglia.
 Percepì la sua aura nel centro della fitta boscaglia. La trovò lì accasciata a terra, provò una sorta di angoscia mischiata a paura.
«Chichi? Chichi? Hey sono io?», la richiamò più volte, ma non ricevette nessuna risposta. Allora la prese impacciatamente, in braccio e con la Nuvola d’oro ritornò a casa. Durante il tragitto il suo cuore palpitava  più che mai, non si sarebbe mai perdonato se le fosse successo qualcosa. L’adagiò sul talamo e le prese dolcemente la diafano mano, volendo svegliarla, sicché lei aprì flebilmente gli occhi d’ebano.
«Goku...?» 
 «Chichi, mi hai fatto prendere uno spavento!» le sussurrò il ragazzo, grattandosi il capo e arrossendo leggermente.
 
«Davvero?»
 
 «Davvero cosa?»
 
 «Davvero ti sei preoccupato per me?»
 
 «Ma cero !Sei mia moglie, ti devo proteggere! Eri andata a cercarmi?»
 
 «Sì…», la fanciulla non ebbe il coraggio di dirgli la verità, si alzò dal letto e abbracciò il marito.
Goku divenne repentinamente rubicondo, non era ancora abituato a ricevere effusioni dalla sua lei.
 
«Urca! Hem… ora che ci penso avrei ancora un po' di fame…», piagnucolò, cercando di attenuare il momento d' imbarazzo.
 
«Oh Goku, mangi per un intero esercito! Vieni, vediamo se è rimasto qualcos'altro!», scherzò lei, mentre  lo condusse in cucina, e  si accinse  a cucinare del riso. Lui la osservava accuratamente, sembrava quasi la stesse studiando.
 
«Ok, è pronto! Puoi sederti a tavola»
 
 «Chichi posso farti una domanda?»
 
 «Certamente…»
 
 «Certo… che sei diversa da me!»
 
 «Eh? in che senso?», chiese dubbiosa la ragazza
 
«Beh… hai il corpo diverso dal mio…», Chichi divenne rosso fuoco quando notò Goku che le fissava con un’espressione ingenua ma al contempo curiosa, il seno appena sbocciato.
 
«Goku!! Mah, insomma che ti salta per la mente? Certo che io sono diversa,  sono una donna!», sbottò stizzita
 
 «Ahahaha, è vero, me ne ero dimenticato!», ridacchiò il ragazzo e cominciò a mangiare.
 
Oddio cominciamo bene! pensò tra sé la giovane sposa.