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Autore: Il valore di un bacio    13/05/2012    0 recensioni
"Stammi vicino, ho bisogno di te."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Non ho più le forze di fare niente, sono stanca. Trovo sul comodino un pezzo di carta e una biro, quindi decido di scrivergli una piccola lettera:
Amore, ti scrivo perche non riesco più a parlare. Sono stanca e sono ancora scossa dall’accaduto. Ringrazio Dio che tu eri li con me, sennò non so come sarebbe andata a finire. Ora voglio riposare, fortunatamente domani è domenica, perché non avrei avuto le forze di andare a scuola. Nel frattempo pensa anche alla tua salute, non solo alla mia. Ti voglio bene, e grazie per essere sempre al mio fianco. Sei il mio grande eroe. Tua Natalie.”
Finita la lettera, la appoggio sulla parte sinistra del letto. Non ho più le forze: chiudo gli occhi e mi abbandono in un sonno profondo.
 
È mattino. Sento il cinguettio degli uccellini sull’albero. Mi alzo piano dal letto, e sento ancora un po’ di dolori che mi salgono dalla schiena. Con un passo di un’ottantenne, mi avvicino alla finestra, e guardo fuori. Il sole che riflette sulle mie mani è caldissimo: la primavera si stà avvicinando. Marzo è il mese che preferisco di più in tutto l’anno. Fra pochi giorni compio gli anni, sedici anni, un grandissimo traguardo.
Rimango ancora intenta a guardare fuori, sono affascinata da questo paesaggio. Vengo distratta dal suono del cellulare. Corro a prenderlo, o almeno cerco di correre. Lo afferro e rispondo.
<< Ciao amore. Come va? Ho sentito Mett mi ha detto che siete caduti. Siete degli asini! Io adesso esco ci vediamo quando arrivate.>>
<< Ciao mamma. Lo so che siamo degli asini.>> rido, per non piangere ovvio.
<< Adesso Mett non c’è, appena arriva ci prepariamo e veniamo a casa. Ci vediamo dopo. Ciao Mami>>
<< Ok, ciao tesoro>>
Fortuna che Mett non le ha detto la verita, sennò sarei in castigo per l’eternità, altro che compleanno e vacanza al mare.
Mi dirigo verso la cucina, il mio stomaco inizia a farsi sentire. Ho bisogno di recuperare energia dopo cio che è successo. Entro e trovo gia tutto pronto: succo all’arancia, brioche e una piccola rosa rossa con un bigliettino.
Amore sono andato a prendere delle cose al supermercato. Arrivo per mezzogiorno, dopo andiamo a casa tua. Buona colazione, Mett”
Appoggio la lettera e divoro tutto quello che trovo. Ho troppa fame!
Finita la colazione, mi dirigo verso il bagno. Mi rinfresco e poi corro subito a prepararmi. Manca poco, e Mett sarà qui a momenti. Mi avvicino alla sedia, e afferro i miei vestiti. Infilo la maglietta, e nel prendere i pantaloni, mi accorgo che sono rotti dietro, si saranno rotti quando sono caduta. Un forte senso di colpevolezza mi assale: erano i pantaloni più belli che avevo, e inoltre dietro ad essi si nasconde un forte legame affettivo. Li farò aggiustare da mia mamma.
Non faccio in tempo a vestirmi che Mett è già arrivato,. Corre in casa, prende il suo zaino e esce di corsa. Lo segue e vedo che con una mano mi fa cenno si salire sul motorino. Ora saremo al sicuro.
 
Arriviamo a casa dopo mezz’ora. Apro la porta e un forte odore di gelsomino mi avvolge. Io amo il gelsomino! Mia madre, come tutti gli anni l’ha messo sul tavolino all’ingresso. Saliamo le scale e ci dirigiamo in camera. Nel frattempo che aspettiamo mia mamma, ci sdraiamo e ci coccoliamo nel letto, cosi da dimenticare quanto è successo.
  
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