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Autore: ily95    14/05/2012    5 recensioni
Fanfiction ambientata dopo la battaglia del quinto libro. Percy è tornato al Campo Mezzosangue dopo aver sconfitto Crono. Ma c'è una cosa che ancora non ha affrontato: i suoi sentimenti per Annabeth.
[Percabeth]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                        ~MY WORST NIGHTMARE

I semidei non fanno mai sogni normali.
Percy questo lo sapeva bene e aveva avuto l'occasione di constatarlo personalmente. Non c'era una notte in cui non sognasse dei, Titani o mostri di ogni genere.
Quella notte era una calda notte di fine agosto e lui si trovava al Campo Mezzosangue. Solo poche settimane prima lui e i suoi amici avevano sconfitto niente di meno che Crono, il re dei Titani.
Percy ora non temeva più la profezia che incombeva su di lui da quando aveva scoperto di essere figlio di Poseidone. E questo era un sollievo.
Quella notte si trovava nella sua casa al Campo, da solo. Tyson era andato nel regno sottomarino di loro padre per aiutarlo dopo il caos generato da Oceano.
Percy se ne stava disteso sul suo letto, le braccia incrociate dietro la testa, e fissava il soffitto, che luccicava leggermente, come una sorta di copia del bagliore provocato dal riflesso della luna sul mare calmo.
L'acqua scrosciava dalla fontana e quel suono lo cullava, come una dolce ninna nanna.
Sentì dei colpi alla porta e balzò in piedi. Chi poteva essere a quell'ora?
Chiunque fosse, di certo non avrebbe portato buone notizie.
Controllò che Vortice si trovasse nella sua tasca e poi andò ad aprire, cauto.
Sulla soglia c'era Annabeth.
Indossava solo una canotta bianca e dei pantaloncini corti. Era scalza e aveva i capelli biondi leggermente arruffati.
Era comunque bellissima e Percy si ritrovò imbambolato a fissarla sotto la luce lunare.
-Ehi, Testa d'Alghe.- lo salutò, abbozzando un sorriso.
-Annabeth...che ci fai qui?- chiese lui sorpreso.
-Vuoi lasciarmi qua fuori o posso entrare?
Percy si scansò, lasciandole oltrepassare l'entrata.
Annabeth poteva anche insultarlo e trattarlo male ma lui la conosceva troppo bene per non capire che qualcosa non andava.
Forse c'entrava la morte di Luke...
La ragazza passeggiò lentamente per la stanza, guardandosi in giro in silenzio, poi si fermò proprio davanti a Percy e lo guardò negli occhi.
Sospirò ed abbassò lo sguardo.
-Continuo ad avere degli incubi, Percy.
Il ragazzo stava per controbattere che era normale, anche se era sicuro che questo lei lo sapesse già.
-Sogno che Ethan riesce a pugnalarti nel tuo tallone d'Achille...che Crono ti squarcia il petto con la sua falce...che tu accetti di diventare un dio immortale...E' davvero straziante, Percy. Ti vedo ogni volta andare via da me, senza che io possa fare niente.- le lacrime le salirono agli occhi.
-Non riesco a smettere di pensarci...quelle immagini mi scorrono davanti agli occhi per tutto il giorno.
Percy l'attirò a sè e lei si strinse contro di lui.
-Io sto bene, Annabeth.- le disse, sollevandole il mento e guardandola negli occhi. -Perchè tu eri lì e non hai mai permesso che mi fosse fatto del male. E anche quando non c'eri...beh, eri tu l'unica cosa che mi teneva aggrappato alla vita, che non mi permetteva di perdere la speranza.
Gli occhi grigi di Annabeth scintillarono e sul suo volto comparì un sorriso.
-Davvero?
-Certo. E una vita immortale era una bella tentazione...ma come farei a vivere in eterno senza sentire gli insulti della mia rompiscatole preferita? Insomma, mi mancherebbero troppo!
-Ehi!- le si finse arrabbiata e gli tirò un pugno leggero sul braccio.
Lui le strinse la vita e l'attirò ancora più vicina.
Il mare si stava agitando in lontananza, ma questo non gli importava. Avrebbe sfidato persino l'ira di tutti gli dei dell'Olimpo pur di poter stare con la ragazza che amava.
-Io non ti lascerò mai, lo sai.- le disse, sistemandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Questo dovrebbe risollevarmi il morale? Suona più come una minaccia, sai.- ribattè lei, con un sorrisetto.
Percy colmò la distanza tra di loro e la baciò.
-Mi dispiace, signorina sapientina, ma temo che dovrai accettarlo.
-Credo che dovrò rassegnarmi a puzzare di pesce per sempre, allora...- disse mettendogli le braccia al collo, per poi ritornare a baciarlo.
Si distesero sul letto e dormirono abbracciati, l'uno al sicuro tra le braccia dell'altro.
E quella notte, due semidei non ebbero incubi.

FINE



Angolo autrice

Ciao a tutti! Questa è la prima fanfic che scrivo in questo fandom e spero che vi sia piaciuta.
Avevo letto il primo libro di PJ e visto il film qualche anno fa, ma da poco, grazie a una mia amica, mi sono riappassionata e ho finito di leggere la saga (e ho iniziato a leggere quella di The heroes of Olympus). Inutile dire che mi sono innamorata del pairing Percy/Annabeth.
Spero di non aver fatto venire fuori i due protagonisti troppo OOC (se l'ho fatto mi scuso, non era mia intenzione) e di non aver fatto troppi errori o essere ricaduta nel banale. Fatemi sapere le vostre opinioni, magari prossimamente inizierò anche una long sui nostri eroi mezzosangue.
A presto,
ily~
  
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