Sotto un apparente cuore di ghiaccio

Un addio non è mai facile

Tante storie si raccontavano su di lei,si diceva che era una donna forte,una donna di ghiaccio,una degna donna Sayan,una donna che amava vedere il sangue,che amava farlo scorrere di sua spada.

Ma nessuno sapeva che quella donna (sposa del terribile e spietato ReVegeta) aveva un cuore d'oro,sotto quella corazza di ferro.

Nessuno si sarebbe mai aspettato ciò che fece quella notte

-Dobbiamo evacuare tutto-

Avvertì una sentinella mettendosi sull'attenti difronte al Re

-Maledetto Freezer-

Imprecò quest'ultimo dando un violento pugno sul muro

-La pagherà-

Sussurrò a denti stretti il monarca,scostandosi dal lungo mantello rosso e percorrendo con passo deciso il corridoio di pietra grigia

-Dove vai ?-

Chiese la regina Rosicheena affiancandosi al marito

-Devo distruggere quella lucertola-

Rispose ReVegeta fermandosi di colpo guardando per terra

-Non ce la farai mai,lo sai bene-

Lo avvertì la donna scuotendolo per le spalle

-Ne sono cosciente-

Ribattè il Sayan scostando da sé la donna

-O combatto,o dovrò dare ciò che Freezer vuole-

Ammise il monarca appoggiandosi con le spalle al muro come se stesse per svenire

-E cosa vuole ?-

Chiese la donna allarmandosi indietreggiando di qualche passo

-Vegeta-

Rispose lui guardandola profondamente negli occhi.

Regina Rosicheena ebbe un sussulto al cuore,pur di dare suo figlio,il figlio prediletto,avrebbe dato la sua vita.

La donna non rispose si degnò solamente di scuotere la testa in segno di disapprovo allontanandosi sempre di più dallo sposo come se egli fosse un mostro

-Capisci-

Lo incitò lui mettendogli una mano sul braccio

-No-

Sussurrò lei liberandosi velocemente dalla presa del marito.

In quel momento agì come tutte le madri in quel momento ebbero agito:non perse un attimo a precipitarsi giù per il corridoio del castello correndo a più non posso,con il cuore battere come un tamburo facendo sussultare la donna in profonde ispirazioni,mentre ReVegeta la chiamava stando fermo sul fondo del corridoio.

Dopo minuti(che per la donna parsero anni se non millenni)arrivò davanti alla porta dell'adorato figlio che ancora era in fasce.

Prese coraggio,e spinse la maniglia entrando nella camera.

Appena entrata,la donna fermò il suo sguardo sul figlio incosciente dello scempio che si stesse svolgendo al di fuori delle mura del castello

-Vegeta-

Lo chiamò lei avvicinandosi alla culla mettendogli una mano sul piccolo volto,accarezzando la pelle vellutata del piccolo

-Devi andartene-

Lo avvisò la regina prendendolo tra le braccia e stringendolo a sé,trattenendo qualche lacrima che cercava di sgorgare dai suoi profondi occhi neri

-Ma io ti vorrò sempre bene-

Esclamò lei accennando a un sorriso fissando il viso del piccolo principe.

Non riuscì a trattenere un sorriso. Il suo principino era davvero un bel bambino,un bambino che in quel momento rideva divertito ricambiando gli sguardi della madre

-Capiranno-

Si convinse nella mente la Sayan ponendo il piccolo Vegeta in una capsula

-Vegeta,non dimenticarti di me-

Lo pregò la madre dopo averlo riposto nella capsula sopra coperte e cuscini ben messi

-Io non mi dimenticherò di te-

Disse la donna appoggiando la propia guancia a quella del piccolo Sayan

-Mai,mai ti dimenticherò Vegeta-

Sussurrò lei chiudendo il piccolo sportello della capsula mentre il piccolo cominciava a assumere una faccia stranita.

Una volta messo nella capsula,la donna fece partire la capsula verso nuovi pianeti,verso un futuro migliore

-Non devi piangere-

Sussurrò la donna appoggiando una mano al vetro dell'osservatorio

-Ti sarò sempre vicino-

Promise la donna accarezzando dal vetro la capsula,che intanto solcava i cieli.

Fine.