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Autore: telesette    15/05/2012    0 recensioni
[Alla Corte di Re Artù - Grailquest]
Le avventure del giovane Pip, eroe e protagonista della serie "Alla Corte di Re Artù" di J.H. Brennan. Dopo anni e anni di silenzio, il Mago Merlino ha bisogno proprio del tuo aiuto...
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alla Corte di Re Artù ( Grailquest ) è una serie di 8 librogame scritti da James Herbert Brennan e ambientati nel leggendario regno di Re Artù. È il mago Merlino che con un incantesimo trasporta il lettore nel corpo di un giovane avventuriero. Pubblicati in lingua originale dal 1984 al 1987, sono stati introdotti in Italia dalla casa editriceEdizioni EL, che ha pubblicato tutti gli 8 libri dal 1987 al 1993.
Tratto distintivo della serie è l'umorismo, che caratterizza personaggi e situazioni. Protagonista è il giovane avventuriero Pip, impersonato dal lettore, forte e coraggioso ma incline a cacciarsi ingenuamente nei guai. Accanto a lui ci sono il Mago Merlino ( strambo, farfallone e un po' rimbambito, perennemente afflitto dalla pensione che, per un motivo o per l'altro, tarda ad arrivare ), la spada parlante e "petulante" Excalibur Junior ( una versione ridotta della più famosa "Excalibur", meglio conosciuta come E.J. - letteralmente: Ehy-Jay ), il grottesco Demone Poetico ( con le sue rime "atroci" a dire poco ), o ancora il Re Pellinore ( Cavaliere della Tavola Rotonda ma totalmente privo di senso dell'orientamento e regolarmente "disperso" in giro per il regno ). I nemici da affrontare sono perlopiù classici: maghi, draghi, cavalieri, morti viventi... ma anche strani e al limite dell'assurdo: professori di matematica, conigli vampiri, galline carnivore e molti altri. Le avventure si svolgono prevalentemente nel Regno di Avalon, ma non mancano sconfinamenti in universi paralleli, altri piani astrali e persino nell'antica Grecia ( causa errore di Merlino ).

Avalon, che passione!

Magia...

- "Hocus Pocus", "Abracadabra", "Bibidi Bobidi B"... No, quella fa parte di un'altra favola; non vorrei che la fata di Cenerentola mi chiedesse qualche esoso Diritto d'Autore, e senza la mia povera pensione è già un problema arrivare alla fine del mese!

Così dicendo, Merlino si sistemò la lunga veste color notte sulle membra ossute e si avvicinò alla sua poltrona preferita. Lì vicino, appoggiata su di un piccolo tavolino circolare, vi era la famosa sfera di cristallo. Merlino soffiò appena sul sottile strato di polvere e ragnatele che vi si era depositato sopra ( segno che era un bel po' che non l'adoperava! ) e cominciò a muovere le mani con fare solenne. Gli occhi chiusi e il respiro profondo, il saggio barbabianca recitò alcune parole incomprensibili allorché una nube di fumo colorato si materializzò al centro del globo.

- Tempi duri, tempi duri davvero - borbottò Merlino tra sé. - Se non riesco a trovare qualche nuovo imbeci... qualche intrepido giovane avventuroso, il povero Pip rimarrà in quell'angolo ad ammuffire!

Come ebbe sollevato appena lo sguardo, gli occhi del vecchio mago si posarono sul corpo di un giovane biondo e fisicamente attraente abbandonato in un angolo della stanza. Costui però era rigido e immobile come una statua e non poteva essere altrimenti, visto che nessun lettore moderno rispondeva più all'incantesimo evocatore di Merlino.
Televisione, videogame e Best-Sellers... Queste infernali stregonerie moderne avevano avuto ragione anche del più potente mago della Cristianità. Da anni Merlino non riceveva più alcuna risposta ai suoi appelli e, malgrado la sua grande pazienza druìdica, cominciava di fatto a perdere ogni speranza. Ormai le aveva provate tutte: attraverso il Portale dello Specchio Magico per esempio anche se, invece di stabilire un contatto con il mondo del futuro, aveva ottenuto di "sbirciare" la regina di Biancaneve in intimo ( altro che strega! ); col Baule Evocatore non ebbe certo miglior fortuna visto che, invece di richiamare giovani eroi, risucchiò buona parte dell'Oceano Atlantico nel suo povero laboratorio ( e ci vollero tre settimane di incantesimi per asciugare il tutto! )... Adesso rimaneva solo la sfera ma, con grande disappunto del mago, anche questa sembrava incapace di rintracciare qualcuno adatto a rianimare il corpo del giovane Pip nelle sue imprese.

- Andiamo, vecchia mia - sussurrò Merlino. - Fai uno sforzo, coraggio!

Il fumo dentro la sfera cominciò tragicamente ad affievolirsi.

- Non ti azzardare a spegnerti, razza di scansafatiche - sbraitò il vecchio, agitando il pugno sopra la testa. - Ti ho detto di lavorare, non di dormire!
- PRRRRRRRRRRRRRRRRR !!!

La sfera di cristallo rispose con un pernacchione sonoro, scatenando le ire del mago e inducendolo ad afferrare il bastone per abbatterlo con violenza su quella dannata boccia irrispettosa. Il cristallo tuttavia, essendo magico, fece rimbalzare il bastone proprio sulla fronte di Merlino. E così, oltre all'arrabbiatura, il mago ci rimediò anche un doloroso bernoccolo.

- Al diavolo - imprecò. - Tutto per colpa di questi lettori moderni... Da quando gli hanno messo in mano tutte quelle diavolerìe, nessuno ha più risposto alle mie chiamate!
- E' normale, se ci rifletti - rispose una voce metallica, proveniente da un ripiano sul caminetto. - Vuoi mettere "The Elder Scrolls V - SKYRIM" con un raccontino fantasy di terz'ordine? Ah, magari avessi le mani e le braccia anch'io!

Merlino sollevò lo sguardo accigliato, massaggiandosi dolorosamente il bernoccolo, e ricambiò la frecciata della piccola spada parlante con un grugnito colmo di disapprovazione.

- Ti avverto - esclamò il mago severo. - Se non la smetti di blaterare scemenze, ti faccio diventare un... coltello da cucina parlante! Sono stato chiaro?
- Non sei gentile - rispose la spada. - In fin dei conti, se quell'imbranato di Pip è arrivato dove è arrivato, è anche merito mio!
- Non montarti troppo l'elsa, marmocchia petulante di una spada - borbottò il vecchio severo. - Se non avessi avuto l'idea di creare una versione più maneggevole di quella santa lama di Excalibur, tu non esisteresti nemmeno... Perciò zitta!
- Nazista - mormorò la spada sottovoce.

Merlino fece finta di non sentirla dopodiché, tornando con la mente al problema, si rese conto di trovarsi punto e daccapo.
Il regno di Avalon, dimora di Re Artù e dei suoi prodi Cavalieri della Tavola Rotonda, rischiava di soccombere sotto la minaccia di nuovi e spaventosi nemici. I cavalieri di Sua Maestà erano tutti impegnati nel tenere a bada solo l'avanguardia di un terribile esercito di mostri e, nonostante il coraggio, da soli non avevano alcuna possibilità di spuntarla.
Un tempo, grazie all'aiuto di Pip e di quella dannata rompiscatole di E.J. ( Excalibur Junior ), sarebbe stato un gioco da ragazzi avere ragione di una simile maramaglia... Purtroppo però, una volta passate di moda, le imprese del giovane Pip non interessavano più a nessuno. Nessuno avrebbe più impugnato E.J. in battaglia, nessuno avrebbe più scagliato Lampi Fulminanti dalle dita e Palle di Fuoco dalle mani, così come nessuno avrebbe più combattuto per difendere l'onore di Sua Maestà e dei suoi Cavalieri ( e di conseguenza garantire la pensione a quel poveretto di Merlino ).
Povero Merlino!
Tempi duri gli si prospettavano, con la crisi in agguato e i prezzi già mostruosamente alti. Il suo sguardo cadde preoccupato sulla pila delle cambiali scadute, e subito immaginò terrorizzato orde di creditori spazientiti bussare alla sua porta per chiedergli soldi. E pensare che un solo giovanotto del futuro avrebbe potuto tranquillamente toglierlo dai guai.

- Ehi, c'è nessuno? - esclamò ad un tratto una voce, proveniente da qualche angolo remoto della stanza. - Tiratemi fuori di qui, aiuto!

Subito Merlino drizzò il capo.
Possibile che, dopo tanto tempo, qualcuno avesse finalmente deciso di rispondere al suo magico appello?
No, era molto più probabile azzeccare i numeri del Superenalotto con quindici secoli di anticipo. Eppure una voce stava indiscutibilmente chiedendo aiuto e, a rigor di logica, non poteva trattarsi certo di E.J.

- Aiutatemi, per favore - esclamò ancora la voce, proveniente da qualche punto imprecisato. - Sto soffocando...
- Resisti, figliolo - gridò Merlino, rimboccandosi le maniche e sollevando il bastone magico davanti a sé. - Tra poco andrà tutto bene, te l'assicuro, soprattutto per me!

Era un'occasione d'oro.
Per chissà quale fortuita coincidenza, la mente di un giovane lettore ( o lettrice ) del futuro era stata catturata dall'incantesimo di Merlino. Tutto quello che doveva fare ora il vecchio era localizzare la mente da "travasare" all'interno del corpo di Pip, e mettere quest'ultimo in condizioni di muoversi per affrontare ogni genere di avventure come ai bei tempi. Una volta localizzato il punto preciso, tra alcune ceste accatastate e rotoli di pergamene ingiallite, il mago tossicchiò per schiarirsi la voce e recitò la formula necessaria.

Occhio di ranocchio
Zampa di gallina
speriamo che il marmocchio
non sia la mia rovina...

Coda di coniglio
Zampa di pipistrello
e la madre disse al figlio:
"Scarrafone, quant'è bello!"

Grotte cavernose
Antri scuri e tetri
se s'aggiustano le cose
sarai Fraccàcchio da Vellètri...

Di scemenze e videogiochi oramai sei bell'e a posto
e per disintossicarti ecco qua una bella cura:
nel corpo di Pip orsù entra tosto
ed inizia la tua avventura!

 

Un lampo bluastro, un bagliore accecante, e una specie di piccolo globo dorato schizzò fuori dalle ceste e dalle pergamene per scomparire dentro al corpo freddo e inanimato del giovane Pip. Il biondo eroe, recuperato istantaneamente il colorito e il vigore di un tempo, aprì lentamente gli occhi e la prima cosa che gli si parò davanti fu proprio il lungo barbone bianco sopra il volto sorridente del vecchio Merlino.

- Oddìo - gridò Pip sgomento. - Accidenti, che paura...
- Di' un po' - fece il mago con una smorfia. - Ti aspettavi forse di vedere, Claudia Schiffer?

Non sapendo cosa replicare, e ancora intontito per l'improvviso risveglio, Pip si guardò intorno nel tentativo di riconoscere qualcosa dell'ambiente in cui si trovava.

- Ma dove mi trovo?
- Andiamo bene - sospirò Merlino sottovoce. - Prima anima moderna, dopo anni di inattività, e il mio Eroe è già mezzo rincoglionito... Sei ad Avalon, giovanotto, e non venirmi a dire che non ti ricordi neppure il tuo nome!
- Il... Il mio nome?

Merlino si strinse la testa nelle spalle con rassegnazione.

- Non c'è niente da fare - mormorò. - La mia pensione sarà sempre lunga da venire, altroché!

( continua )

   
 
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