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Autore: Ruta    15/05/2012    4 recensioni
Dall’altra parte del pannello di controllo tutto sembrava essere cambiato. C’era una luce diversa, bluastra, più scura e la specie di colonna non era arancione, ma azzurra. Due persone stavano davanti ai comandi: un uomo in completo marrone a righe e una ragazza con capelli biondi e mossi in salopette di jeans. Sorridevano e sembrava che il mondo stesse lì, in quel loro guardarsi e ridere. Erano abbaglianti.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Amy Pond, Doctor - 11, Rory Williams
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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questione

Qualcuno d’importante

 

 

 

 

 

 

Il Tardis ebbe un violento scossone. Amy sussultò aggrappandosi d’istinto a Rory mentre il pavimento di vetro le tremava sotto i piedi. Ci fu un ultimo sobbalzo, improvviso e più forte dei precedenti, il tonfo di un oggetto pesante lanciato contro un muro o caduto in acque profonde.
Si trovarono sbalzati all’indietro ed entrambi caddero a terra, l’uno addosso all’altra.
Il Dottore invece aveva avuto la prontezza di piegare la gambe e afferrare il bordo della consolle, constatò lievemente stizzita rialzandosi dolorante.
– Dottore, la prossima volta avvisaci per tempo, ok? – borbottò massaggiandosi la schiena. Rory fece lo stesso col braccio destro, quello che lei gli aveva stretto. - Rory qui stava per rimetterci un braccio – continuò indicandolo. Lo vide alzare gli occhi al cielo, mormorando un esasperato “Amy” e lei scoppiò a ridere.
Con l’eco di quella risata ancora nelle orecchie, fu quasi per caso che Amy notò il silenzio. C’era silenzio lì dentro. Troppo. Fissò gli occhi sul Dottore, immobile come una statua e di spalle, e il panico le filtrò nelle ossa, sotto la forma di una cosa appiccicosa e fredda, un liquido vischioso, denso.
Non aveva risposto. Si era aspettata una battuta, qualcosa del tipo “Che gran peccato sarebbe stato” riferito al braccio di Rory, ma niente.   
Gli si accostò e per un attimo parve che il tempo si dilatasse. Perché il Dottore era congelato e non si muoveva. Non sembrava neppure respirare. Aveva gli occhi verdi sgranati e lucidi ed appariva incredibilmente pallido. Gli sventolò una mano davanti al viso e neppure quello sembrò funzionare. Non distoglieva lo sguardo da … già, da cosa?
Seguì la direzione del punto fissato ed emise un verso di sorpresa. Rory, alle sue spalle, era muto e vigile e scandagliava la situazione con cipiglio deciso, la mano corsa in un riflesso involontario al fianco che, al non trovare quanto stava cercando, cadde immota, vuota e subito artigliata in un pugno d’impotenza.
- Cosa succede? – chiesero in coro, ma il Dottore sembrava ancora in una specie di trance e la meraviglia, la confusione, il dolore e qualcos’altro d’indeterminato che gli attraversarono il viso in un lampo furono l’unica risposta che ottennero. Amy volse di nuovo il capo all’altro lato del Tardis, degnandolo di un’attenzione nuova e concentrata. Piena di curiosità.
Dall’altra parte del pannello di controllo tutto sembrava essere cambiato. C’era una luce diversa, bluastra, più scura e la specie di colonna non era arancione, ma azzurra. Due persone stavano davanti ai comandi: un uomo in completo marrone a righe e una ragazza con capelli biondi e mossi in salopette di jeans. Sorridevano e sembrava che il mondo stesse lì, in quel loro guardarsi e ridere. Erano abbaglianti.
– Dottore - chiamò Amy. Lui non si voltò. – Chi sono quelli? Li conosci? –
Quello sembrò smuoverlo. Scosse la testa, riprendendo ad affannarsi su bottoni e leve e manopole, ma sembrava distratto e per quanto cercasse di non mostrarlo anche turbato. Gli occhi tornavano sempre lì, all’uomo e alla ragazza e quel metro scarso di distanza allora scompariva e lui stesso era con loro, li raggiungeva col cuore se non altro.    
- Lasciate stare – disse in tono misurato, teso. - Non badate a loro, presto scompariranno. Si tratta solo di un’interferenza temporale, per di più unilaterale. Noi possiamo vederli, loro no. –
- Ma… - insistette lei.
- Ho detto di lasciarli stare! – ribatté con veemenza, ma poi parve riprendersi e crollò il capo in avanti, in un gesto ferito e di scuse. Rimase zitto finché l’altra metà del Tardis non fu un'altra volta arancione e il resto tornato alla normalità. Ad onor del vero, prima di sparire la ragazza aveva guardato verso di loro, il sorriso a morirle sulle labbra ed Amy aveva avuto la sensazione che quegli occhi scuri e stranamente brillanti potessero vedere attraverso la strana barriera che schermava le due parti facendo da divisorio. Che l’avesse oltrepassato per fissarsi su ognuno di loro. Il suo aspetto era sbarazzino e sembrava giovane, quanto lei, ma quello sguardo, la sua intensità, per un attimo aveva avuto qualcosa di molto più antico. Qualcosa di fragile e potente e remoto che lei conosceva fin troppo bene. Qualcosa che apparteneva al Dottore.
Aveva sentito Rory trattenere il fiato e si era riscoperta con fastidio a fare altrettanto. La ragazza aveva scosso il capo, poi, smettendo di fissarli e si era concentrata di nuovo sull’uomo di fianco a lei. La sua espressione allora, il sentimento che voleva esprimere, era stata inequivocabile. L’interferenza si era interrotta all’improvviso, così com’era iniziata.
- Chi erano? – si azzardò a chiedere ora quando fu finito. Il tutto era durato non più di un paio di minuti, quasi nulla, ma quel poco sembrava aver scosso qualcosa nell’aria rendendola crepitante. Rimpianto, nostalgia. Il cuore le pesava come piombo in petto e si sentiva inquieta senza un motivo preciso. Il Dottore si prese tutto il tempo necessario per risponderle, e oltre. Alla fine scrollò le spalle, si tirò su e raddrizzò la testa aggiustandosi il papillon.  
- Ero io - disse infine evitando di incrociare il suo sguardo. - Una versione più vecchia di me e lei… - si schiarì la gola e riprovò: - Beh lei era solo…- deglutì e abbassò il mento sfiorandosi la guancia, incapace di proseguire.
Amy non disse nulla. Rory invece la stupì avvicinandosi e posandogli una mano sulla spalla. – Chiunque fosse doveva essere qualcuno d’importante – dichiarò fermamente. Il Dottore annuì e se uno dei due fosse stato chiunque altro, Amy avrebbe detto che ci fosse gratitudine nello sguardo che si scambiarono. Maschi, pensò tra sé, ma non era più rabbuiata e il rimescolamento aveva seguito il suo corso dileguandosi in barbagli di nulla. Gli batté qualche colpetto amichevole sulla schiena e quello strappò ad entrambi un sorriso. Il Dottore si riprese in fretta, troppo in fretta e troppo prontamente. Come se ci fosse abituato o volesse mascherarlo, come se fingesse che quell’attimo di abbandono e debolezza non fosse mai esistito. Per dimenticare. Fu in quel momento che Amy promise a se stessa. Qualunque cosa fosse accaduta o fosse capitata, loro non lo avrebbero abbandonato. Sarebbero rimasti con lui finché il tempo o che altro glielo avessero permesso.

Lei, decise, non gli avrebbe spezzato il cuore. Non se ne sarebbe andata. Mai.  

 


N/A:

Una cosa così, spero carina tutto sommato, nata da un’immagine trovata a caso su internet e che naturalmente poi nel ricercarla non sono stata capace di ritrovare. E te pareva ._.
Sto un po’ meglio rispetto alla settimana scorsa, riesco a dormire di più la notte (gaudio e letizia!) dal dopo festa della mamma che a casa mia è sempre atroce, una specie di macabra tradizione di famiglia. Invece quest’anno è stato meglio del solito. Ormai credo di aver capito come fare. Aspettandomi il peggio la realtà non potrà che essere migliore rispetto a quanto mi ero pessimisticamente prospettata xD.   
È tutto credo. Spero di trovare davvero l’immagine, anche perché l’espressione di Amy nel vedere Ten e Rose di fianco a Rory era qualcosa di sublime e sopra la scritta THEY ARE DAZZLING, che ricordo perché c’era la parola dazzling che non conoscevo e sono andata a cercarla e ho scoperto che sta per “abbagliante” *__*
Mi pento di non averla salvata, eppure ero convinta di averlo fatto, ma vabbé passiamoci sopra.
Torno al mio sandwich di tonno e allo studio, tanto per cambiare. Manca meno di un mese alla sessione d’esame, aiut ç___ç
P.s.: vorrei un parere. Sono tentata dal comprare i cofanetti DVD delle serie, ma frenata perché leggendo in giro ho capito che l’edizione italiana (che tra l’altro è arrivata solo alla terza serie al momento) è un prodotto abbastanza deprimente. Voi cosa mi consigliate? Accettati suggerimenti e impressioni.
Un bacio e un abbraccio caloroso a tutti!
Ciao ;)     

  
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