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Autore: Elee1D    15/05/2012    0 recensioni
Elena è una ragazza innamoratissima del suo ex ragazzo che l' mollata così, senza un' apparente ragione.. Ricordi che l' assalgono le faranno dare una svolta nella propria vita!
:D Gradite recensioni :)
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti amo, e questo mi causa migliaia di problemi! - gridai con le lacrime agli occhi. Finalmente piansi del tutto. Fu come un grido proveniente dal' interno, una rottura di un qualcosa che dentro di me era fin troppo teso. Amarlo, amarlo mi faceva male. Amarlo mi provocava migliaia di emozioni che mi facevano maledettamente avvicinarmi a lui, senza più separarmene. Amarlo mi distruggeva in tutti i sensi. Amarlo mi illudeva di continuo. Amarlo mi rendeva felice con un piccolo sorriso rivolto a me, che però si dissolveva poco dopo. Amarlo era il mio passatempo preferito e non deve essere così.

E intanto singhiozzavo. Non piangevo così tanto dal giorno che mi aveva lasciato. Singhiozzavo e mi sentivo cedere le ginocchia. Piangevo, mentre la matita mi colava lasciando aloni neri sul mio volto. Riuscivo appena a intravedere lui, che con una faccia mortificata mi guardava paralizzato. Sentivo delle minuscole goccioline che mi bagnavano le braccia. Me le strinsi al petto, per evitare di crollare a pezzi. A quel punto si avvicinò a me e mi mise una mano sulla spalla, mentre mi guardava con gli occhi lucidi. Mi sentii trascinare addosso a lui. Potevo respirare il suo profumo e sentire il suo respiro farsi pesante. Singhiozzai più forte ancora e mi strinsi forte a lui. Probabilmente gli avevo macchiato la felpa di nero, ma non si doveva notare, tanto era dello stesso colore. Ci sedemmo su una panchina e mi asciugai le lacrime con una mano, tirando su col naso e finalmente lo vidi nitidamente. Aveva gli occhi rossi e umidi, il volto pallido e l' espressione distrutta. Gli cadde una lacrima sulla manica della felpa che si asciugò subito con la mano.

- Oh.. No-on de-vi pian-g-ge-re.. - sussurrai. Mi distruggeva ancora di più vederlo che vederlo piangere.

- Non posso non piangere.. - sussurrò – dopo tutto quello che ti ho fatto passare.. Dopo quello che è successo ora.. Non riesco nemmeno a assimilare quello che ti ho causato.. Io.. - non finì la frase. Si mise le mani fra i capelli e gli cadde un' altra lacrima.

- Mi sono sempre piaciuti i tuoi capelli color sabbia bagnata, tutti disordinati.. Amo i tuoi occhi.. Sono così curiosi, belli e profondi che penso che ci sia l' infinito.. - soffiai leggermente. Lui si voltò verso me e mi guardò con un' aria tormentata. Io non feci altro che sbattere le palpebre per trattenere le lacrime.

- Non puoi pensare così.. - disse lui guardando per terra – non puoi.. Sei troppo.. Fantastica con me.. Io non mi merito questi pensieri.. No.. Non me li merito! - disse scuotendo la testa.

- Non puoi cambiare quello che provo per te – dissi – è inutile ci ho già provato.. Non credo che può riuscirci il diretto interessato.. - lo guardai piegando la testa.

- No infatti.. Magari qualcun' altro.. - disse lui chiudendo la sua mano in un pugno.

- Oh non pensarci nemmeno! - dissi guardando il suo pugno stretto. Gli costava molto dire quella frase? - Non sono una mucca e tu non sei un venditore di bestiame.. -

- Sarebbe per il tuo bene.. - disse lui allentando il pugno.

Risi per la mia metafora sulla mucca.. Che fantasia!

- Ehi che c'è da ridere? - disse un pochino sorridendo alla mia risata.

- La mia metafora – spiegai – non ne potevo trovare una migliore.. - sorrisi.

- E' particolare.. - disse lui sorridendo – un po' insolita ma particolare.. -

Risi un po' della situazione e poi mi misi seria e incrociai le braccia.

- Cosa c'è che non va in me? - ragionai.

- In te proprio niente El.. - disse scuotendo la testa – sono io quello fatto male.. -

- Ehi quella battuta è mia.. - mormorai.

Mi ignorò. - Io non ti merito.. Io sono un gran cretino e tu.. Tu El.. Meriti di meglio di uno come me.. Tu meriti meglio di uno stupido come me.. -

- C'è solo un piccolo problema col tuo ragionamento.. - dissi.

- E quale sarebbe? - disse lui curioso.

- Il problema è che io voglio te.. Non m' importa se non ti merito o cavolate simili.. Io voglio te, nient' altro.. - dissi arrossendo lievemente.

- Ma tu e Ma.. - disse lui.

- Io e Marco niente di niente. Lui era un tentativo. Ma lui non mi rende felice, non lo fa. Non mi dona la gioia che mi doni tu quando sorridi.. - mormorai – Io voglio te, io amo te.. -

A quel punto si girò verso di me. Mi rivolse un sorriso debole, stanco e si avvicinò al mio viso. Sentivo il suo respiro che si schiantava sul mio volto. Mi girava la testa. Distolse per un' attimo lo sguardo e poi mi baciò. Un bacio dolce, amorevole. Un bacio come lo volevo io. Un bacio con lui, il mio tutto.

- Mi dispiace! - disse tutto d'un tratto – Io.. Io ti amo El.. Io non volevo causarti tutto questo, io non sapevo che fare.. -

- Lo sai che giorno è oggi? - dissi interrompendolo.

- Venerdì.. - disse lui.

- Il numero intendo.. -

- Uhm.. -

- Oggi è il 18 aprile.. - dissi sorridendo – Oggi avremmo fatto due anni, lo sai? -

- Ehm no.. - disse lui grattandosi la testa e sorridendo.

- Lo immaginavo.. - dissi scuotendo la testa e sorridendo.

- Beh, abbiamo una buona ragione per ricordare nuovamente questo giorno.. -

Lo guardai incuriosita.

- Oggi lo ricorderemo come un nuovo inizio.. - disse sorridendo a 32 denti.

Smisi di respirare per 5 secondi.

- Elena.. - disse lui.

- Damiano.. - dissi io estasiata.

- Vuoi ritornare con me? - disse lui sorridendo timidamente.

- Sì.. ! - dissi sussurrandolo e lo abbracciai.

   
 
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