Crossover
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Autore: _Arthur_    15/05/2012    2 recensioni
Sora decise che poteva sacrificarsi [...] e fece scorrere la scura lama nel suo petto [...] Melinda, in quel momento, era a posto: niente e nessuno avrebbe potuto disturbarla
Crossover tra "Kingdom Hearts" (giochi) e "Ghost Whisperer" (serie TV)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Telefilm, Videogiochi
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9
Di incubi reali (Pt. 2)

Roxas non credeva alle sue orecchie : Ancora risuonava quella risata malvagia? Non poteva vedere la donna che la emanava, ma era certo che, se mai l'avesse incontrata, si sarebbe subito pentito di
Aver posato i suoi occhi su di lei.
Melinda, invece, non si stupì di trovare la Dama Rossa in quella piazza; infatti aveva capito quasi subito, cioè prima che il Bau Bau le tirasse quel masso enorme in testa, che il loro nemico non era del tutto "vivo"; ma ora non poteva fare nulla... solo ascoltare le parole della donna fantasma che le stava di fronte.
- e cosi intralci nuovamente il mio percorso, umana! Sai, non posso dirmi sorpresa, in fin dei conti, avete quella vostra strana abitudine di intromettervi negli affari che non vi competono... -
- che ne hai fatto di tutti gli altri? - '
- Gli altri fantasmini, dici? sono tutti in un posto sicuro, non temere... il che, in fin dei conti, non si può dire di te! -
Dietro la donna una porta sbattè violentemente; da quella che doveva senza alcun dubbio essere la casa di Babbo Natale uscì il Bau Bau, o meglio, il suo riflesso. E sulle spalle portava...
- Ienzo... benvenuto alla festa! -
un nuovo riflesso. Era un tipo particolare, affrontava la situazione con gli occhi chiusi, concentrato su un qualcosa di non chiaro…
La Dama Rossa lo guardò, allo stesso modo in cui una tarantola osserva la sua preda prima di finirla. Sorrise leggermente prima di rivolgersi al Bau Bau:
- Bravo, ben fatto! -
- grazie mia signora -
Era la prima volta che Melinda sentiva la voce di quel particolare Riflesso e, sinceramente, la trovava decisamente stupida, come se ad un grosso cane avessero messo la vocina di un canarino. Ma la donna non poteva fare niente, se non girarsi a guardare Roxas e Sora, e sperare che nessuno dei due venisse visto da Lei.
- Bene; Melinda Gordon, è stato un piacere conoscerti, ma, vedi... le cose sono cambiate dall'ultima volta che ci siamo incontrate... ho trovato un modo tutto mio di individuare i Riflessi e di avvicinarli
senza che si preoccupino, quindi, non credo di aver più bisogno della tua persona, per giocare a questo gioco! Da questo momento puoi reputarti espulsa... Mio caro... procedi pure! -
Sora, nel frattempo, si stava chiedendo perchè Melinda non scappasse; la Dama Rossa aveva appena ordinato al Bau Bau di andarla ad uccidere ma lei ancora non si muoveva dal terreno, come se non fosse stata capace di alzarsi o qualcosa la trattenesse a terra... fu in quel momento che notò il collo della donna, e la catenina magica, spezzata.
Per un folle attimo pensò di correre a salvarla; ma poi gli venne in mente che ancora la Dama Rossa non conosceva la sua esistenza e, visto che nella sua condizione di fantasma non sarebbe comunque stato in grado di fare nulla, tanto valeva rimanere nascosti;
Penso anche di avvisare in qualche modo Roxas, ma nuovamente l'idea gli sembro stupida: "poverino " pensò " chissà cosa starà capendo di ciò che vede!"
Ormai il Bau Bau era sul corpo di Melinda, che lo guardava terrorizzata. Il logoro sacco di iuta strisciava sul corpo della donna mortale, come se volesse coprirlo per l’ultima volta. Melinda chiuse gli occhi pensando che se proprio doveva morire li, in quella piazza innevata, non avrebbe visto ciò che la bocca del mostro nascondeva. Fu proprio in quel momento che, dai residui di foschia, sbucò una sagoma conosciuta, che la donna non vide subito. La sagoma di un grosso topo dalle orecchie tondissime.
Sora non era ancora riuscito a capire che Topolino era comparso in quella piazzetta, che già lui era saltato sopra il Bau Bau e lo aveva fatto esplodere all’istante, senza sguainare il keyblade, ma semplicemente sussurrando qualcosa all'orecchio del mostro.
Poche parole all'orecchio, ed era volatilizzato. Topolino aveva provato anche a correre nella direzione della Dama Rossa, ma lei, con un urlo agghiacciante di rabbia, era fuggita scomparendo
nel nulla.
Sora non capiva cosa fosse successo, Melinda tantomeno. Un attimo prima stava per morire, e ora era sana e salva, e i suoi nemici erano scomparsi.
Topolino, corse verso Ienzo (solo più tardi la donna seppe che era il riflesso di un certo Zexion)
e, dopo avergli sussurrato le stesse parole evanescenti, lo vece fece sparire nel nulla
Sora uscì alle scoperto
- Maestà, ma cosa...
Ma Topolino era già andato via, lasciandoli con troppe domande. Ancora una volta Roxas, Melinda e Sora si trovavano soli... anche se...
dove era stato in tutto quel tempo Jack?
Quando il Bau Bau aveva inondato la piazza con l'acqua del pozzo, Jack era stato trascinato (rischiando seriamente che tutte le sue ossa si staccassero dalle altre) davanti alla casa di Babbo Natale. Decise di entrare, per vedere se all'interno il vecchietto stava bene. Qui incontrò il Bau Bau, o meglio... bisognerebbe dire che il Bau Bau incontrò lui, poiché Jack non riusciva in alcun modo vederlo.
Un incontro che, al povero scheletro, costò uno svenimento prolungato,
dal quale rinvenne quando Roxas lo schiaffeggiò malsanamente:
- Jack! JACK svegliati! -
lo scatto che lo scheletro fece portò a fargli cadere la testa, che rotolò solitaria per tutta la stanza.
- Potresti riportare la mia testa a posto?`- (perchè, dovete sapere, le teste degli scheletri possono parlare anche senza corpo). Roxas esegui. Mentre completava l'ingrato compito spiegò con due
parole quello che lo scheletro si era perso della vicenda, per poi chiedergli:
- non è che, da qualche parte, hai avuto modo di vedere un Moguri? -
- un Mo... che?!? -
- un MOGURI... da qualche parte dovrebbe esserci un esserino che sembra un orsacchiotto con le ali da pipistrello e un pom pom in testa... lo hai visto? -
- beh - rispose Jack - di cose strane da queste parti se ne vedono, ma mai fino a questo punto, perchè me lo chiedi, comunque? -
- Quindi non lo hai visto? -
- no... non c'è mai stato nessun Moguri qui da queste parti!! -
- MERDA! — imprecò il Nobody.
corse di fuori e diede la brutta notizia a Melinda:
- Siamo capitati nell'unico pianeta in cui i moguri hanno paura di venire -
là donna accolse la notizia con stupore...per poi fare un segno inaspettato, ma inequivocabile:
"'non ho capito“
"sempre meglio!” stava pensando Sora in quel momento " la collana si è rotta e ora non capisce ciò che dice Roxas"
- Melinda - gli disse il riflesso - mi capisci? -
- oh, grazie al cielo, si, ma non comprendo una sola parola di quello che sta dicendo Roxas! -
- va bene, farò da interprete.. Roxas stava dicendo che in questo mondo non ci sono i moguri! -
- MERDA - anche Melinda imprecò - e ora che facciamo? -
- non lo so... devo pensarci - pur non vedendolo in quel momento Roxas aveva iniziato a parlare con Sora, in una lingua strana che la donna non riusciva a capire. Ma lo sguardo di stupore che si
dipinse sul volto del Riflesso le riuscì subito chiaro… come se le sventure potessero parlare una lingua universale.
- Roxas dice che un modo per cambiare mondo ci sarebbe... ma è molto difficile... -
- Scusami, ma non puoi cambiare mondo tu e farmi costruire la catenina per poi portarmela? –
- Quello che non sai – le rispose il Riflesso — è che quando eri svenuta, a città di mezzo, i Moguri prepararono la catena facendoti delle misure strane ma essenziali... quindi il moguri che ricostruirà quell'oggetto dovrà per forza farti le stesse misurazioni...
Segui un attimo di silenzio in cui Melinda registrava la sua ennesima sfortuna. “Fantastico” pensò “probabilmente qualcuno mi ha molestato senza che io me ne accorgessi…”
- Dimmi cosa vuole che faccia e perchè sarà difficile – provò a cancellare tutto il tono rassegnato e ricco di sconforto dalla sua voce… ma non ci riuscì un gran che.
In quel mentre Roxas stava iniziando a parlare di nuovo…
- fai segno di starsene zitto! ·
Melinda eseguì, mentre Sora riprese a spiegare la tattica del Nobody
- Il nostro amico qui, vuole farti passare in uno dei suoi varchi di oscurità…verso un altro mondo.. –
- E quale è… -
- il problema, è che attraversare un varco oscuro senza farsi condizionare dall’oscurità non è così facile… dovrai attraversare, nessuno sa per quanto tempo, il suo regno! Potresti uscirne pazza, depressa, maniaca, affranta, delusa, demoniaca, malvagia, crudele, sadica, masochista…
- ok, OK! ho capito! –
- o potresti non uscirne affatto. Potresti innamorarti dell’oscurità o volerti uccidere solo per averla incontrata… -
La proposta era terribilmente reale e terribilmente difficile da accettare. Melinda aveva avuto a che fare con l’oscurità molte volte, in tutta la sua vita. C’erano momenti in cui si presentava come un fantasma cattivo, che rapiva tutti gli altri spiriti erranti, o semplicemente poteva presentarsi come un mal di testa improvviso, quando si rifiutava di aiutare uno di loro. C’era abituata, in fondo… ma la prospettiva di calare tutte le difese, di farsi avvolgere da essa e di entrare nel suo regno non la ispirava affatto, qualunque cosa avesse incontrato dall’altra parte.
Ma, in fin dei conti, non avevano altra scelta. Non aveva neanche bisogno di chiedere, per sapere che non potevano far venire un moguri li, in quel mondo… ci sarebbe voluto troppo tempo e la dama rossa lo avrebbe usato per trovare tutti i Riflessi rimanenti… e completare il suo piano.
“che ancora” concluse Melinda “non ho idea di quale sia!”
prese la sua decisione.
- Va bene, Sora, andiamo avanti –
- Quindi attraverserai un varco nell’oscurità? Fino all’isola che non c’è? –
- Si, lo faro… ma.. –
- Ma? –
- l’isola che non c’è? Non è quella di –
- Peter Pan, si. Lo dovresti conoscere! –
A quanto pare anche le storie per bambini, a volte, diventano realtà.

- - - -
E così eccoci ancora qua!
ormai non credo valgano più le scuse per il ritardo... ho duecento miliardi di cose da fare ultimamente (tra cui 4 esami da preparare) e i miracoli che mi consentono di mettermi a scrivere sono veramente rari.
Comunque, a parte questi dettagli poco gratificanti sulla mia vita privata, spero vi sia piaciuto questo nuovo capitolo... e che vi abbia chiarito (almeno in parte) tutti i dubbi che sicuramente vi avevo fatto venire con la prima parte!!
che altro ho da dire? niente di che, in effetti... solo che dopo un anno e passa dalla pubblicazione di questa storia ancora non ne vedo chiaramente la fine. Per adesso ho la trama nella testa, ma come verrà sviluppata è un altro paio di maniche. Quindi, carissimi lettori, non vi faccio promesse alcune! ;)
Continuo, però, a ringraziare tutti perchè so che ci siete... da qualche parte c'è ancora qualcuno che legge questo crossover! Ah, scusate tutti gli errori di battitura che ci saranno nel testo... l'ho scritto con la macchina da scrivere, per poi convertirlo con l'OCR. E, purtroppo, non ho avuto molto tempo per ricontrollarlo meglio!
Via, dai, vi lascio... un salutone a tutti e, come al solito, l'invito a recensire!!
BuonCiao a tutti!
_Arthur_
  
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