(questa foto non c'entra assolutamente niente con la storia ma è figa).


Le labbra, fini e rosee, si schiusero lentamente e il fumo uscì creando un drago. Mise le mani in tasca per trovare le chiavi ed aprì rumorosamente la porta.
-Amore sono a casaa!
Nessuno rispose, chiuse la porta ma un piede la bloccò facendola rimanere semi chiusa. L’uomo non se ne accorse e si incamminò verso la cucina.
-Amore sei qui?
Una figura scura non ben riconoscibile saltellò malvagiamente verso la cucina, guardò George con aria malefica e si intrufolò in camera.
-Gnhahahahah…
George si girò di scatto, dopo aver sentito quella risata malvagia.
Aprì lentamente la porta della camera da letto, era tutto buio ma si vedeva le coperte del letto rialzate, si avvicinò al letto con cautela afferrando con decisione le coperte e le portò via. Davanti a i suoi occhi c’era Paul che si era accucciato sul letto.
-Come se non ti vedessi.
Commentò George con sarcasmo, per poi sedersi vicino a lui.
-Uffa volevo farti una sorpresa.
Borbottò Paul mettendosi a quattro zampe. Si avvicinò a lui e gli diede tanti baci sul collo. George sobbalzò e si scansò un pochino cercando di non guardarlo negli occhi.
-Adesso no. Paul ti prego.
-Dai ma una coccolina.
Paul si strusciò a lui come un gatto.
-No, Paul.
-Un bacino bacioso.
Le mani del bassista dalle spalle iniziarono a scendere fino al petto, il chitarrista si allontanò andando dall’altra parte del letto.
-Nooo!
-E dai uno strusci strusci.
Paul lo inseguì facendo le fusa.
-No Paul oggi niente zan zan.
Il bassista si mise con le braccia incrociate.
-Sei antipatico quando fai così. Io voglio il mio Georgie, quello dolce.
George mise una mano sulla bocca del bassista che si stava lamentando.
-Sssssh.
Il rumore delle chiavi rimbombò nell’ ingresso, la porta si chiuse rumorosamente. Una borsa si poggiò a terra, passi delicati di tacchi, infine una voce soave, una voce femminile.
-Geoooo. Sono a casa.
Paul si sganciò i primi bottoni della camicia.
-Cazzo fai!? È Pattie! AAAA. Rivestiti.
-No, voglio farmi la doccia.
I passi si avvicinarono, il chitarrista non ebbe tempo di fermare il bassista, quindi si fiondò fuori dalla porta chiudendola a chiave.
Finì con la testa contro una lampada e disorientato si lasciò cadere sulla poltrona, lì vicino.
-Amore. Cosa fai tutto disteso sulla poltrona?
Pattie lo guardò incuriosita e perplessa.
-Riposo la lampada che ha sbattuto contro la testa..
Pattie si grattò la testa confusa.
-Certo amore. Riposa che è megil…
La frase si interruppe all’improvviso.
-Chi sta cantando?
George fece uno scatto e si alzò in piedi sbarrando la strada a Pattie che voleva andare in camera.
-Il cane!!! Si, si il cane. Gli stavo insegnando I Need You, per cantarla alla cagna del vicino!
Pattie sgranò gli occhi.
-E il rumore della doccia?
-Il cane sta facendo la doccia per essere più carino. U.u
-Certo. Il cane sta facendo la doccia mentre canta I Need You perché vuole conquistare la cagna del vicino.
George annuì convinto.
-Vabbè, io vado a fare la spesa.
Pattie uscì di casa, quindi George si fiondò in camera bussando prepotentemente alla porta del bagno.
-APRI IDIOTA! APRI!
-Con calma tesoro.
Il chitarrista si mise a sedere sul letto, pensieroso.
Di colpo la porta si aprì.
L’uomo che aveva spalancato la porta si gettò sul letto piangendo con una foto tra le mani.
-John?
Il cantante continuava a piangere interrottamente.
-Lui…se ne vaaa! Lui non mi ama più! Mi aveva detto che rimaneva con me, invece se ne va con quella contadinella.
George lo guardò con faccia a punto interrogati.
-Mi spieghi come a fatto a parlartiii? John era suo destino stare nei campi con la contadinella u.u
John scoppiò a piangere, singhiozzando.
-MA LUI AVEVA DETTOOOOOOO.
-Lui non ti poteva dire! Lo capisci?
John si avvicinò a lui singhiozzando.
-Il signor Passeri aveva detto di amarmi, o almeno avevo capito io così. L’unico problema è che guarda tutti nello stesso modo e non guarda me con più amore. E oggi mentre gli stavo raccontando le mie solite cose bevendo il the è arrivata quella contadinella e mi ha detto che se ne sarebbero andati in un capo più grande.
John continuò a piangere, tirando su con il naso e asciugandosi con la camicia dell’amico, di sottofondo si sentiva una voce soave cantare.
Poi l’acqua si spense e la porta del bagno si spalancò.
Le lunghe cosce color latte si incrociarono e la spalla del bassista si appoggiò al muro.
-Come mai a me non mi hai mai parlato di sto Signor. Passeri?
-Non mi avresti capito.
Continuò a mugolare John facendo il broncino.
-Ringo aveva un storia con il fratello del Signor. Passeri, è così che l’ho conosciuto, e adesso l’amante di Ringo resta mentre il mio scappa con una contadinella! E adesso Ringo è lì con loro e io no.
Paul si avvicinò a lui e lo abbracciò.
George geloso gli lasciò fare ma dopo poco portò a se Paul strappandolo dalle braccia del cantante.
-Come si chiamava questo Signor. Passeri?
-Si chiamava Spaventa!
Paul e George restarono a guardare John  con aria un po’ spaventata, il bassista guardò la foto in cui c’era uno spaventa passeri in mezzo a un campo, poi guardò George.
-Ma tu lo sapevi?
-No io credevo di chiamasse Franco.
Dalla finestra spuntò Ringo che si intromise.
-No Franco è il mio amante.
Fineeee. :B
Nota: La storia è veramente arancione, come si può notare la mia stupidità è stata espressa sottoforma di storia ma è solo un pochino della mia pazzia. Bau bau. Non sono riuscita a far rientrare Ringo in questa storia mi è dispiaciuto ma mi ha detto che era occupato con Franco <3 Ispirata da  Tilde Moon.