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Autore: _Nuwanda_    15/05/2012    0 recensioni
Zaira era una mia cagna che ho avuto da piccola. Era una grande giocherellona e bravissima a cacciare...ma la causa della sua fine fu proprio il suo miglior pregio. Leggete e commentate.
Genere: Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Zaira
 



Orecchie lunghe,pelose
occhi fondenti.
Zaira si chiamava la cagna da caccia,
Guaiva alla Luna.

Zampe lunghe ,magre
coda come canneto al vento.
Cucciolata di 20,lei madre di questi,
li leccava lenta.

Saltavo,io gradino dopo gradino,
Saltava,lei abbaio dopo abbaio.

Di lei ricordo l'ultima carezza che gli diedi.
Grande instinto aveva lei nella caccia,
veloce come giovane cerbiatta,feroce
come mamma leonessa.
Istinto aveva lei ,selvaggio,indominabile.
Ogni spostamento d'aria,era una guerra.

La causa del suo perir fu la sua dote:


Una notte d'autunno o primavera che fosse,
un ratto attraversò il cortile.
Zaira lo sentì. Legata era a una catena corta.
Il cortile piccolo e recintato,malfatto
dirimpetto all'ulivo.
Il roditore fece rumore e la cagna si allertì.

Grugniti.

Il ratto scappò da sotto il recinto,
Zaira troppo grande,saltò sopra.
Legata a una catena corta era...

un guaito e nulla di più.

   
 
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