Faceva caldo quella sera, un caldo umido di quelli che non ti lasciano respirare. O forse era solo l’emozione che le toglieva il respiro. Passo dopo passo le gambe si facevano sempre più difficili da gestire, mille pensieri le frullavano nella testa. Procedeva così, per i vicoli, decisa ad arrivare in tempo al luogo dell’appuntamento con lui. LUI. Quel ragazzo che le aveva fatto perdere la testa, lo stesso ragazzo che lei per così tanto tempo aveva odiato. Proprio lui, Azur.
“E se non viene? E se fosse tutto uno scherzo? Ecco!!! Sicuramente arrivata lì non ci sarà nessuno,magari lui e i suoi amici saranno nascosti da qualche parte a spiarmi e ridere come matti! No,io torno indietro! Però …se lui fosse davvero lì ad aspettarmi? Dio! Sto impazzendo!”.
I suoi passi si fecero più decisi,più veloci e pesanti. La terra sotto i suoi piedi , di solito così aggraziati, adesso tremava, cedeva sotto il peso di quel corpo percorso da adrenalina,paura e curiosità, ma soprattutto da amore. Era quello che la spingeva ad andare avanti, fino al Taj Mahal. Si erano dati appuntamento lì, nel luogo degli innamorati, una delle sette meraviglie del mondo.
Azur ne parlava sempre con ammirazione: “Sai..” diceva “questa meraviglia di marmo bianco è come un paio di tende,le guardi e rimani incantato dai loro ricami,dalla stoffa pregiata,la luce che filtra da dietro illuminando la stanza di tenui colori,ma sei così impegnato ad ammirarle che non le scosti nemmeno un po’ per vedere cosa c’è dietro.  Se le scostassi vedresti quel magnifico panorama che esse celano,quelle montagne,quel fiume che scorre così vicino e i colori del tramonto che rendono tutto così idilliaco,se dietro non ci fosse quel magico luogo,le tende perderebbero tutta la loro bellezza”
“Cosa si cela dietro il Taj?” dissi,non capendo dove egli volesse arrivare con quel giro di parole.
“Dietro il Taj non c’è niente, dicono che i veri tesori sono sempre nascosti il più lontano possibile dagli occhi altrui, ma non è sempre così. Il tesoro del Taj è così vicino a chiunque lo visiti, ma è nascosto agli occhi. Un giorno prometto di portarti lì e di svelarti il suo segreto”.
Parlava sempre usando metafore lui, era così poetico! Proprio questo era l'aspetto più intrigante di quel ragazzo,non riuscivi mai a capire fino in fondo cosa stesse pensando e anche chiedendogli spiegazioni era difficile decifrare le sue oscure metafore. Per mesi e mesi si erano scambiati poesie, lei le amava così tanto! soprattutto da quando aveva visto quel film indiano "Fanaa", era stato proprio il titolo ad incuriosirla..."Annientarsi per amore"...un titolo così diverso dal solito, come si fa ad annientarsi per amore? cioè..cosa vuol dire?
 "E' dare tutto in nome dell'amore,non necessariamente per il compagno,devi comprendere mia cara che l'amore si prova verso ogni essere vivente,anche verso le piante" le aveva detto Azur,prendendola un pò in giro.
"Come fai ad amare una pianta??"  
"Sei mai stata innamorata?"
"No,non penso"
"Allora non puoi capire.."