Don' t forsake me

Fai un bel respiro profondo.
Afferri la valigia con mano tremante e sali gli scalini lentamente.
Hai paura.
Non vuoi allontanarti dalla tua città, dai tuoi amici, da lui.
Si, perché è lui l’ unica, vera, ragione di questo abbandono.
E’ lui la causa dei tuoi pianti, dei tuoi sorrisi, delle tue paure, delle tue sicurezze.
Lui è il sostegno del tuo spirito, ed è grazie a lui se tutti ti considerano una “bella persona”.
Che poi, ti sei sempre chiesto cosa abbia di così bello la tua persona.
Sei possessivo, geloso, immaturo e ti sei innamorato della persona sbagliata.
Ti sei innamorato di lui.
Ed è sbagliato.
E’ da malati.
Non è normale.
Varchi la soglia della grande porta della stazione e senti subito la guancia umida.
Qualcosa scivola su di essa.
La tocchi.
Guardi il cielo.
Non ti eri reso conto della pioggia che sta cadendo così violentemente.
Sorridi, e pensi che quel temporale stia emulando la tua disperazione.
Quella stessa disperazione di u amore non corrisposto.
Quello stesso amore non corrisposto che ti fa attorcigliare le budella, che ti sta strapazzando il cuore, che ti tortura gli occhi.
Non vorresti piangere, eppure non riesci a trattenerti.
Lasci che la pioggia che scorre sul tuo corpo si mescoli alle tue lacrime.
Ti mordi il labbro inferiore ed inizi a singhiozzare.
Ti fanno male?
Bruciano mentre ti escono dagli occhi?
Tagliano mentre ti scorrono sul viso?
Si....
Lo sai.
Hanno sempre fatto male.
Ma ora è un dolore diverso...Straziante...Qualcuno mi aiuti a porre fine a questo patimento...Qualcuno mi uccida...
E’ questo quello che vuoi realmente?
Pensaci, Kiseop, lo hai lasciato salutandolo solo con uno stupido bigliettino sulla scrivania, accanto alla cornice che protegge la foto di voi due dopo il vostro debutto.
Vuoi arrecargli ulteriore dolore?
Sei possessivo, geloso, immaturo, ma anche tanto egoista.
Sei egoista nel lasciar cadere il borsone sul suolo asfaltato, mentre senti il treno arrivare a tutta velocità, e ti chiedi se farà male.
Hai voglia di urlare tutto quello che ti porti dentro da troppo tempo.
Ti guardi attorno.
Sei solo.
Ti metti una mano sul petto e lo fai.
Urli.
Urli il suo nome.
Urli i tuoi sentimenti.
Urli quelle parole che, ti sei reso conto troppo tardi, è più facile mettere su carta, che pronunciarle a voce, facendo vibrare le corde vocali.
Muovi un passo verso i binari che tremano leggermente.
Abbassi la testa e dici a te stesso che sei pronto per morire.
Sei possessivo, geloso, immaturo, egoista e bugiardo.
Cosa ci trova in te di così bello fa farlo sorridere ogni volta che ti guarda con quei bellissimi occhi castani?
Me lo chiedo sempre anche io...
Oltrepassi appena la linea gialla e ti metti una mano sugli occhi, mentre la disperazione diventa un masso fin troppo pesante anche per le tue spalle forti.
-Ti amo Kevin...-
Singhiozzi.
Ti senti patetico, ma la consapevolezza che tutto passerà da un momento all’ altro ti rincuora.
Ecco.
Un solo passo.
Uno solo, e poi non importa se farà male, se dopo la morta non ci sarà che l’ oblio, il nulla, l’ oscurità.
Speri solo che la tua mente si spenga per sempre.
Speri che almeno da morto riuscirai a non riempire ogni respiro del suo nome.
Muovi questo fottuto passo e quando stai per essere preso, nel medesimo istante in cui l’ assordante stridio dei freni del treno ti avvertono che questa è la soluzione sbagliata, ti senti circondare la vita e strattonare verso l' interno.
Cadi all’ indietro.
Sei stordito, sorpreso.
Poi senti il petto di qualcuno abbassarsi ed alzarsi velocemente sulla tua schiena.
La rabbia prende il sopravvento, ma sfuma non appena riconosci il bracciale legato ad uno dei polsi.
E’ lui.
E’ corso a salvarti.
Di nuovo.
Sospiri ed afferri quelle mani ancora tremanti poggiate sul tuo stomaco come se fossero l’ unica ancora di salvezza.
Ed è così.
E’ lui l’ unico che ti conosca talmente bene da riuscire a darti la forza e farti rialzare quando cadi.
-Anche io.-
Sussurra la sua voce.
Ti giri verso di lui.
Lo vuoi guardare negli occhi.
I vostri sguardi si incontrano, e lui ha gli occhi lucidi.
-Anche io.-
Ripete.
E tu sorridi tra le lacrime.
Sorride anche lui, poi poggia la fronte sulla tua spalla.
-Non ci provare mai più...-
Dice, stringendoti più forte, più deciso.
-Non provare mai più ad abbandonarmi...-
Singhiozza.
Tu ti senti un verme.
Tu ti senti bene.
Sei felice.
Sei possessivo, geloso, immaturo, egoista e bugiardo, ma sai che se Kevin rimarrà al tuo fianco, potrai diventare la bellissima persona che lui si merita.

+Manicomio+
Si, lo so. Salve a tutte, chi mi ha gia conosciuto nei Super Junior, sa gia che sono la depressione fatta a persona, quindi non si stupirà nel leggere questo “elogio alla tristezza” xD forse sarebbe questo il titolo più azzeccato *pensa pensa* o bhè, null’ altro. Grazie per aver letto fino alla fine -^^- fatemi saper cosa ne pensate! ALLA PROSSIMAAA!!