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Autore: DiannaHananel    16/05/2012    3 recensioni
- Dannazione, perché ti amo!- gridò lui, per sovrastare le sue urla e prendendole i polsi, bloccandola. Il silenzio scese tra i due, solo le lacrime di Quinn continuavano ad uscire senza sosta. Puck l’attirò verso di se, facendole poggiare il viso sul suo ampio petto.
- Guarda, abbiamo creato la cosa più bella che esiste. La più perfetta.-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Puck/Quinn
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Beth. 
 
Beth, era nata. 
Ora aveva poco più di tre ore e già assomigliava terribilmente a Quinn. L’aveva vista solo per pochi secondi, il visino tondo, i pochi capelli biondi e gli occhioni simili alla madre. La ragazza che aveva amato più di nessun’altra. Puck era appoggiato al muro da due ore, la testa abbandonata all’indietro.
- La prego, dottore. La posso vedere?- chiese. 
- Certo, la può accompagnare lei a vedere la piccola.- acconsentì frettolosamente l’uomo in camice verde speranza. 
Puck corse in fondo al corridoio ed entrò nella stanza. 
Quinn era sdraiata sul letto, le braccia abbandonate ai lati del corpo, gli occhi erano chiusi, i capelli biondi sparsi disordinatamente sul cuscino. Respirava lentamente e anche se lo sentì entrare non si mosse, era stanca, provata. Puck si avvicinò al letto e le sfiorò i capelli biondi. 
- Sei bellissima… Beth è bellissima, come te.- mormorò.
Quinn rimase in silenzio ma Puck notò un lieve sorriso affiorargli sulle labbra rosa. 
- E se… la tenessimo?- azzardò il ragazzo, passandosi una mano tra i capelli alla moicana. Quinn si girò per guardarlo negli occhi, la bocca socchiusa. 
- Non dire stupidaggini, Puck. Non la possiamo tenere.- 
- Ma se tu la vedessi, è così bella, così dolce. Lascio la scuola, lavorerò a tempo pieno!-
- E pensi di poter guadagnare abbastanza con la pulizia delle piscine per comprare i pannolini, per pagare tutte le cure, per i giocattoli della bambina?!- 
- Si, ce la faremo, insieme. Ti prego, almeno vieni a vederla.- 
- Io non lascio la scuola.- decretò.
- Certo, non lascerai la scuola. Vieni a vederla, per favore.- insistette.
Quinn lo guardò per qualche istante, chiuse gli occhi e inspirò. 
- Va bene.- si alzò appoggiandosi al suo braccio muscoloso, e infilandosi le scarpe lo seguì lentamente fuori in corridoio. Tutto il Glee Club era tornato a casa, dopo aver ricevuto il tragico responso delle nazionali e ora l’ospedale era semi deserto. 
Arrivarono davanti alla vetrina illuminata: decine di culle accoglievano i bambini e la loro brillava tra loro. Puck sorrise alla vista di quel faccino addormentato.
- Sai qual è?- chiese.
- Certo che so qual è.- mormorò lei, la voce rotta. 
Ma certo, come non riconoscerla. Era perfetta come lei. Puck guardò Quinn con la coda dell’occhio. Gli occhi della ragazza erano fissi sulla bambina, lucidi, ed una lacrima le scendeva sulla guancia. Senza riflettere, Puck si chinò su di lei e con un bacio la catturò. 
- Perché?- domandò lei, guardandolo stupefatta. Perché le aveva dato quel bacio? Non stavano più insieme, lui era uno spirito libero che amava divertirsi e lei voleva essere l’unica. I desideri non coincidevano, eppure lui continuava a darle dimostrazioni di tenerezza. Che cosa significava quel bacio? 
- Perché?- ripeté, dandogli un pugno debole sul petto. Era arrabbiata, infuriata. Perché stava tornando ora da lei, era solo una scusa per tenere Beth?
- Perché?- gridò scoppiando in lacrime e tempestandolo di pugni.
- Dannazione, perché ti amo!- gridò lui, per sovrastare le sue urla e prendendole i polsi, bloccandola. Il silenzio scese tra i due, solo le lacrime di Quinn continuavano ad uscire senza sosta. Puck l’attirò verso di se, facendole poggiare il viso sul suo ampio petto.
- Guarda, abbiamo creato la cosa più bella che esiste. La più perfetta. Noi siamo perfetti, Quinn, non vedi? Tu sei fatta per me, e io ti voglio. Voglio te, voglio Beth e voglio formare una famiglia con voi. Non ti abbandonerò, giuro.- 
Quinn si voltò verso la vetrata a guardare Beth. Voleva veramente abbandonare la sua bambina? Amava Puck, quello era certo, ma la sua vita si sarebbe stravolta. 
- Sono la sua mamma.- sussurrò.
Puck sorrise. – Si, e lei ha bisogno di te nella sua vita. Possiamo farlo, Quinn.-
La ragazza abbassò lo sguardo gemendo e Puck pensò che non avrebbe più rivisto la sua bambina, ma Quinn sorrise e annuì con vigore. 
- La voglio.- mormorò.
Proruppero in una risata liberatoria e si abbracciarono teneramente, dandosi leggeri baci sulle labbra. 
-Saremo… solo… noi.- disse il ragazzo, tra un bacio e l’altro. 
L’infermiera, bassa e cicciottella, che aveva seguito Quinn nel parto, uscì da dietro la sua scrivania e si avvicinò.
-Volete prenderla in braccio?- disse con un sorriso dolce.
Puck annuì, stringendo ancora a se Quinn. 
Dopo pochi minuti, che però ai due ragazzi sembrarono un’eternità, la donna uscì dalla sala con un fagottino tra le braccia e glielo porse. Quando Quinn prese tra le braccia Beth, cullandola, il mondo sembrò improvvisamente perfetto. Al suo fianco Puck, che giocava con una manina della bimba, sembrava essere maturato improvvisamente e forse, era pronto ad amarla. E tutte le cose che erano successe negli ultimi anni, la gravidanza, la rottura con Finn, i genitori divorziati, svanirono. Riusciva a guardare solo negli occhi la creatura. Gli occhi le si riempirono di lacrime e sorrise.
- E’ la mia bambina. E’ la mia bambina perfetta, qualcosa che io non posso rovinare.- 
 
 
Ciao a tutti, questa è una specie di "What if..": e se Quinn e Puck avessero tenuto Beth ? 
Vorrei conoscere le vostre opinioni, quindi RECENSITE ! :)) 
Baci, Dianna.
  
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