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Autore: _MoonShine_    16/05/2012    6 recensioni
Ora devi scegliere.
Scegli, scegli. Scegli con chi legare la tua anima.
Con la Rosa Nera? Con la Rosa Bianca?
Con chi vuoi stipulare il Rosette, il Patto della Rosa?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bright, Fine, Shade, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- È un talismano, non toglierlo mai.
Se dovessi levare questo girocollo
Riceverai una terribile punizione.
Ricorda, non toglierlo mai.-

 

Ora devi scegliere. Scegli, scegli.
Scegli con chi legare la tua anima.
Con la Rosa Nera? Con la Rosa Bianca?
Con chi vuoi stipulare il Rosette, il Patto della Rosa?


GRIDO D’AMORE DURANTE LA FINE DEL MONDO
-Lasciala- sibilò Cain guardando duramente l’uomo che lo aveva salvato, curato, cresciuto. L’uomo che nonostante ciò lo aveva solo usato. Come una marionetta, come una pedina in una scacchiera.
Gin divenne serio in un colpo.
-Anche tu- disse inespressivo. Anche il suo giocattolino preferito gli stava voltando le spalle? Che gli importava in fondo? Loro gli erano serviti solo per facilitarsi il compito, per coprire la sua identità fino alla fine. Una volta riuscito nel suo intento si sarebbe sbarazzato di quei tre Falsi Cavalieri, a cosa gli servivano? Sorrise.
-Tre in un colpo solo- disse sorridendo più a sé stesso che ai suoi interlocutori. Teneva salda la presa su Fine, lei sarebbe stata l’ultima.
-Guarda Signora della Rosa- disse alzando una mano. Fine lo guardò impaurita. Cosa sarebbe successo ora?
Gin schioccò le dita. Una ventata, una specie di spinta invisibile si diresse verso Cain. Il ragazzo venne scaraventato dall’altra parte della stanza, contro la parete, proprio in mezzo a Yuki e Sou. Il muro lo assorbì non facendolo sbattere sul cemento di cui era composto.
Rimase solo con il petto e il viso fuori, proprio come i compagni. Sentiva quella parete scorrergli dentro, gli stava togliendo le forze. Si sentì stanco di colpo. Guardò con odio Gin prima di perdere i sensi.
-Cain!- urlò Fine disperata. Come poteva averlo fatto? No! Lo sapeva, anche lui era buono, li stava aiutando. Perché, perché? Era un mostro, si divertiva forse?
Il Dottor Higa rise, che soddisfazione.
Shade e Bright fissavano Cain privo di sensi con orrore, con impotenza. Lui aveva offerto loro il suo aiuto, e ora? Non erano riusciti a fare un bel niente.
-Chi è il prossimo?- chiese Gin tranquillo, come un prof che chiede chi vuol essere il prossimo interrogato.
Silenzio. I due Cavalieri tornarono a guardarlo. Ora erano come all’inizio. Shade, Bright e Fine contro di lui. La Rosa Nera, la Rosa Bianca e la Dominion contro l’essere più meschino, o peggio.
Gin lasciò andare Fine spingendola dietro di sé, più lontano dai Cavalieri. La ragazza sbatté contro uno dei tavoli vicino ai computer, rotolandoci sopra. Da dove veniva tutta quella forza? Come aveva fatto a spingerla così forte? Ora che ci faceva caso.. come aveva fatto a far arrivare Cain al muro?
Shade strinse i denti, non poteva raggiungerla, ma solo sperare che Fine non si fosse fatta male.
La ragazza fortunatamente si tirò presto in piedi guardando Gin in malo modo. L’uomo rise, capendo l’espressione della ragazza pur dandole le spalle.
Il pavimento iniziò a tremare. Le piastrelle del pavimento si alzarono facendone uscire dei fili spinati.
I ragazzi guardarono facendo un passo indietro. Quelli erano.. i fili spinati di Sou. Ma Sou era privo di sensi nel muro. Come..?
Queste specie di radici ondeggiavano vicino a Gin che rideva divertito.
-Com’è possibile?- sussurrò Bright. Come poteva fare questo? Lui era un demone, ma il potere demoniaco era stato rinchiuso nel Sigillo, come poteva avere queste capacità? Un momento, a meno che.. no, lui non.. e se avesse preso anche lui quella specie di siero creato da lui stesso per donare i poteri simili ai loro? Lo stesso che aveva dato a Cain, Yuki e Sou..
Vedendo la faccia di Bright, Gin, capì che il ragazzo intuiva qualcosa. Sorrise.
-Esatto Rosa Bianca, è come pensi-
Bright strinse i pugni e Shade lo guardò interrogativo.
-Ha preso anche lui il siero con i poteri- disse semplicemente capendo la curiosità di Fine e Shade. I due lo guardarono sbalorditi. Sarebbe stato più difficile del previsto allora.
-Bene, muoviamoci- disse Shade cercando di incoraggiare Bright e sé stesso.
L’amico annuì iniziando ad alzare massi e oggetti con i suoi poteri. Li scagliò contro il Dottor Higa che rimase immobile. Le spine lo protessero, facendo cadere gli oggetti a terra.
Shade subito dopo si lanciò contro di lui cercando di colpirlo con la spada, ma inutilmente. Si ritrovò a imbattersi contro i fili spinati. Questi lo avvolsero stringendo forse sui polsi, gambe e vita. La spada gli cadde di mano.
Le spine lo portarono lontano da Bright sollevandolo di pochissimi centimetri da terra.
Il Cavaliere della Rosa Bianca corse vicino a Shade cercando di strappare quei fili che stavano provocando graffi e tagli al compagno. Il sangue gli colava da tutte le parti.
Fine era rimasta paralizzata, con il viso pallido dalla paura.
Shade..!
Più Bright spezzava quelle cose, più loro si moltiplicavano creando una gabbia intorno a loro.
Un filo avvolse strettamente Bright scaraventandolo contro il muro più vicino. Il ragazzo fece solo in tempo a vedere il viso di Shade che lo fissava sbalordito e quello di Fine dalla parte opposta con le lacrime agli occhi. Poi il buio.
Fine vide il suo Cavaliere sbattere contro la parete colpendo la testa. Lo vide crollare a terra, doveva aver perso i sensi.
-Bright!- urlò lei risvegliandosi e correndogli vicino. Lo scrollò più volte ma il biondo non si muoveva. No, non voleva pensare che gli fosse capitato qualcosa di peggio che una perdita di sensi. Ti prego! Come avrebbe reagito Rein? Cosa le avrebbe detto? Tutto sempre per colpa sua!
Gin rise. Schioccò le dita facendo stringere la presa su Shade e facendolo sanguinare ancora di più. Il ragazzo emise un gemito di dolore, maledizione!
Fine lo guardò disperata, si voltò di nuovo verso Bright.
-Svegliati- gridava disperata –Devi aiutarlo, Shade ha bisogno di te.. Bright..- diceva singhiozzando. Ma Bright non si svegliava, rimaneva lì immobile tra le sue braccia. Sentì la risata irritante di Gin alle sue spalle.
Appoggiò Bright alla parete e si alzò correndo verso quella gabbia di spine. Avrebbe aiutato Shade lei, in fondo era la Dominion, doveva fare qualcosa!
Il Dottor Higa la lasciò andare, voleva proprio vedere cosa fosse riuscita a fare quella stupida.
La ragazza iniziò a strappare i fili spinati graffiandosi mani e braccia. L’unico dolore che sentiva era la paura.
Le spine stringevano sempre di più Shade, che ormai era pieno di macchie di sangue.
-Shade!- continuava a gridare Fine in preda alla preoccupazione e alla paura mentre si avvicinava a lui rompendo quei cosi che li dividevano.
Il ragazzo alzò piano la testa sentendola più vicina. La vide a pochi metri di distanza che cercava di avvicinarsi. Che stava facendo? Non doveva venire lì!  Doveva scappare, ormai non ce l’avrebbero mai fatta. Le False Rose non potevano aiutarli, Bright era privo di sensi e lui non poteva fare nulla. Per loro non c’era scampo. Ma almeno lei, almeno Fine doveva salvarsi, doveva provare a scappare, magari ci sarebbe riuscita.
Ma Fine continuava ad avanzare verso di lui piangendo. Non avrebbe ma lasciato lì, mai. Voleva salvarlo. Avevano tante cose da fare insieme, lei doveva ancora dirgli cosa provava per lui.
-Fine..- sussurrò Shade vedendo gli sforzi della ragazza.
-Fine vattene!- le gridò vedendo che si era procurata un ennesimo graffio al braccio.
-No!- urlò lei piangendo e continuando disperatamente a strappare le spine.
Shade la guardava con terrore. Se fosse rimasta lì chissà cosa sarebbe successo anche a lei. Perché non se ne andava, maledizione!
-Maledizione, vattene!- le disse ancora. Era un’incosciente!
-No, non voglio- singhiozzava lei.
Shade strinse i pugni sentendo fitte e bruciori in tutto il corpo. Maledetti tagli!
-Perché?- sussurrò disperato –PERCHÉ NON TE NE VAI?!- urlò poi pieno di rabbia. Perché non capiva che se le fosse capitato qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato, perché?
-PERCHÉ TI AMO!-
Fine si accorse solo un istante dopo di ciò che aveva detto. Le era uscito senza pensarci, voleva solamente gridarglielo e basta. Era rossa in viso, per la stanchezza, per la paura, per il dolore e per l’imbarazzo. Al pronunciare quella frase era riuscita a spezzare l’ultimo filo che la divideva dal suo Cavaliere.
Shade la fissava come un ebete, non capiva le parole delle ragazza. Le erano arrivate come uno spruzzo di acqua fredda addosso. Non riusciva a comprenderne a pieno il significato.
Perché ti amo.
La vide fermarsi dopo aver strappato l’ultimo filo. Sembrava che non credesse di avercela fatta, di essere arrivata fin lì. Era piena di graffi ovunque, sulle gambe, sulle braccia e sulle mani. I suoi vestiti erano tutti sporchi e strappati. Stava tremando e lo fissava impaurita.
Shade non riusciva a spiccicare parola. Quella frase.. quanto aveva aspettato per sentirsela dire, quanto era stato forte il desiderio che Fine prima o poi glielo dicesse. Era felice, il suo cuore batteva come se fosse un cannone in azione. Se non fosse stato per le spine e la situazione l’avrebbe presa tra le braccia e fatta sua in quell’istante. Ma le circostanze glielo impedivano. Fine stando lì era in pericolo, doveva fare qualcosa. Lui l’amava, doveva salvarla.
Abbassò lo sguardo coprendo gli occhi con la frangia. Non voleva guardarla in faccia, non ci riusciva.
-Ma io no- disse duro fissando in basso. Un dolore gli si propagò nel petto. Non aveva altra scelta, doveva farla andare via. Anche se avesse dovuto dirle quello. Strinse i pugni.
Fine fece un passo avanti cercando di mantenere l’equilibrio e non cadere.
Ma io no, ma io no, ma io no, ma io no.. la risposta di Shade le rimbombava di continuo nella mente. Le lacrime iniziarono a scendere più velocemente. Lei però lo amava, lo amava più di qualsiasi altra cosa. Le parole del ragazzo le facevano male, le avevano spezzato il cuore, ma lei voleva salvarlo. Nonostante tutto i suoi sentimenti non potevano cambiare. Sapeva che Shade le voleva bene almeno un po’, anche se non nel modo in cui voleva lei. Per questo non se ne sarebbe mai andata via.
Fine fece un altro passo avanti.
-Non mi importa- sussurrò tra i singhiozzi continuando a tremare.
Shade alzò lo sguardo di colpo guardandola basito. Fine era ancora lì che lo fissava con quei due bellissimi occhi cremisi pieni di lacrime. Lui le aveva detto la cosa peggiore che una ragazza potesse sentirsi dire e lei.. lei ancora non se ne andava.
-Fine..- provò a dirle. Doveva farla ragionare, doveva..
La ragazza non lo lasciò finire che gli corse vicino immergendosi nel suo petto quasi nudo per la camicia strappata.
-Non mi interessa!- continuava a dire tra i singhiozzi –Non mi importa quello che provi tu, io ti amo! Non.. non ti lascio qui!- urlava disperata.
Shade la fissava con gli occhi sgranati. Era attaccata al suo petto che piangeva disperatamente. Si sarebbe aspettato che lei sarebbe scappata via con il cuore infranto, ma almeno forse si sarebbe salvata. Invece era rimasta lì con il rischio di morire con tutti loro e con il cuore comunque spezzato. E per colpa sua. Per colpa di una stupida bugia che le aveva detto. Quanto avrebbe voluto in quel momento riuscire a strappare quei fili che lo tenevano immobilizzato e stringerla a sé.
Si arrese all’idea che Fine non se ne sarebbe andata. Abbassò la testa appoggiando la fronte nell’incavo tra il collo e la spalla di lei.
-Sei una stupida- le sussurrò.
Fine continuava a piangere rumorosamente con il viso nel petto di Shade. Non doveva finire così.
Il Dottor Higa dietro di un bel po’ di metri si mise a ridere divertito, non si sarebbe mai aspettato uno spettacolo simile. Chi lo avrebbe mai detto che la bambina che aveva conosciuto, la Fine piccola e ingenua che non credeva nell’amore, un giorno avrebbe fatto questi discorsi ad un ragazzo. Sul punto di morte poi. Già, perché quella era la fine, non avevano speranze, non potevano sconfiggerlo. Si sarebbe ripreso i suoi poteri, e avrebbe vendicato la sua specie. La Terra avrebbe pagato, avrebbe conosciuto la sua vendetta.
Tra poco avrebbe distrutto quel pianeta, finalmente sarebbe stata la fine di quell’insulso e falso mondo.
Fine e Shade non lo ascoltarono neanche. In quel momento non gli importava. Fine copriva quasi ogni suono con il suo pianto disperato.
-Fine...- provò a chiamarla Shade rimanendo nella stessa posizione, con la testa appoggiata alla spalla di Fine.
-No.. no..- diceva la ragazza anche senza sapere cosa voleva dirle. Che le importava, forse era davvero finita ormai.
-Posso essere io a darti un ordine per una volta? Solo uno.- le chiese a bassa voce. Aveva un tono dolce, calmo. Come poteva essere calmo?
Fine alzò di scatto la testa staccandola dal suo petto e mostrando tutto il viso bagnato di lacrime.
-No! Ho detto che non me ne vado!- gli disse intuendo che la richiesta del ragazzo fosse che lei scappasse. Perché non capiva che non lo avrebbe mai lasciato?
Shade le sorrise -Non quello-
Fine lo guardò confusa. Cosa allora? Cosa le poteva chiedere in un momento come quello?
-Baciami- disse lui dopo un attimo di esitazione con voce roca guardandola intensamente negli occhi.
Fine sgranò le sue iridi cremisi. Non credeva a quello che aveva detto Shade. Lui.. ma.. aveva detto che non la amava, perché..
I cuori dei due ragazzi battevano velocissimi all’unisono. Tanti brividi percorrevano il corpo dei due facendo crescere la voglia di stare finalmente insieme.
-Baciami ti prego- ripeté Shade in un sussurro fissandole le labbra. Quelle labbra che voleva far sue di nuovo, come quella sera dopo la Parata dell’Orrore, ma stavolta Fine doveva essere sveglia, doveva sapere perché lo faceva.
La ragazza rossa in viso, si avvicinò piano a lui. Il cuore a momenti le usciva dal petto, ma la voglia di poterlo baciare, di poterlo sentire suo era più forte di tutto.
Non immaginava che la sua prima dichiarazione d’amore potesse essere in un posto così e in una situazione come quella, e nemmeno il suo primo bacio.
Fine chiuse gli occhi e annullò la distanza che separava le loro bocce, unendole in un dolce bacio. Un bacio piano di amore, un bacio tanto atteso, fin troppo. I due sentivano il calore delle labbra dell’altro, facendo aumentare i battiti cardiaci.
Dalla tasca della gonna di Fine si mosse qualcosa. Ne uscirono piano gli Arcani che avevano catturato fin ora.
Le carte si misero a lievitare vicino a loro formando un cerchio attorno ai due ragazzi. Iniziarono a brillare di una luce dorata, calda e rilassante.
Gin assunse un’espressione seria che si trasformò presto in terrore. Cosa stava succedendo? Che..?
Dalla tasca del suo camice uscirono altri Arcani, quelli catturati dalle False Rose. Gin provò a fermarli e ad afferrarli, ma al contatto con ognuno di essi, una forte scossa lo trapassava facendogli provare un dolore assurdo.
Essi raggiunsero gli altri Arcani mischiandosi nel cerchio.
Un vetro di una finestra si ruppe. Da esso ne entrarono altre carte. Gli ultimi Arcani, quelli mancanti.
Gin fissava tutto sbalordito. Come poteva essere? Evidentemente gli ultimi Arcani avevano sentito il potere degli altri ed erano stati attirati lì. Ma perché? Che cosa stava succedendo?










Ahhhhhhhhhhhhhh! Nooooo!!! No!!!!! *me disperata*
Questo è il penultimo capitolo, quindi il prossimo è... nooo, non riesco a dirlo! D:
Mi ci ero affezionata a questa storia! (Lo hai detto anche nella storia precendente.. nd.Shade) (Torna a sbaciucchiarti con Fine, tu! nd.Me)
Comunque, il solito discorso strappalacrime lo farò come la volta scorsa, all'ultimo capitolo, cioè il prossimo D:
(Non so se riuscirò ad aggiornare domani perchè ho un impegno.. semmai sicuramente venerdì)
Intanto spero che questo vi sia piaciuto!
Finalmente al ventottesimo capitolo un bacio decente xD Con Fine sveglia !
Che teneri *-*
Ora scappo, vi mando un bacione enorme a tutte!
Buona serata :D

  
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