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Autore: MushroomPower    16/05/2012    3 recensioni
Loro ci controllano, Loro osservano ogni nostro movimento 24 ore su 24, nonostante cerchino di darci una parvenza di libertà quando siamo nelle nostre stanze. Anche se questa no, non può essere definita libertà, in nessun modo.
La libertà, quella vera, si può provare solo lì fuori, in quel mondo che i miei occhi avranno visto forse una volta, quello che la mia mente ormai ha sepolto nella zona più remota della mia memoria.
Forse dopotutto... io non ho mai conosciuto neppure la solitudine.
Quindi la mia migliore amica è falsa? In realtà non ha mai avuto alcun tipo di contatto con me?
Io... chi sono?
Lee Taemin.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altro personaggio, Minho, Taemin
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Solitudine: condizione di chi è solo”, così la definisce il dizionario.
Per me, invece, è la mia migliore amica da oltre 17 anni.
Non so il mio vero nome, non so da dove vengo, chi sia la mia vera famiglia, né tanto meno chi io realmente sia, so semplicemente che sono sempre stato qui, in questo luogo angusto.
Le 4 pareti grigio topo che mi circondano sanno tutto di me.
Di tanto in tanto arrivano delle persone accompagnate da lui, colui che si fa chiamare 'Padre' non solo da me, ma da tutti gli altri che vivono qui. Ci fa uscire dalla nostra stanza e dirigere in un'altra, più grande, più buia, dove non sentiamo o vediamo qualsiasi cosa per oltre mezz'ora.
Poi una luce compare e ci ordinano di muoverci in determinate sequenze, sposarci di profilo, mostrare la schiena, alzare un braccio oppure piegare una gamba. Poi nuovamente il buio, il nulla, e torniamo alla nostra vita di sempre.
Loro ci controllano, Loro osservano ogni nostro movimento 24 ore su 24, nonostante cerchino di darci una parvenza di libertà quando siamo nelle nostre stanze. Anche se questa no, non può essere definita libertà, in nessun modo.
La libertà, quella vera, si può provare solo lì fuori, in quel mondo che i miei occhi avranno visto forse una volta, quello che la mia mente ormai ha sepolto nella zona più remota della mia memoria.
Forse dopotutto... io non ho mai conosciuto neppure la solitudine.
Quindi la mia migliore amica è falsa? In realtà non ha mai avuto alcun tipo di contatto con me?
Io... chi sono?
Lee Taemin.
Da quello che mi hanno detto io sono Lee Taemin.
Che sia davvero il mio nome o no, proprio non lo so, ma non mi importa. Tanto nessuno conoscerà Taemin, giusto? Nessuno al di fuori di Loro è a conoscenza della mia esistenza.
E... se tra di Loro ci fossero anche i miei genitori?
No, non penso che una coppia riuscirebbe a fare una cosa del genere al proprio figlio.
Le rare volte in cui riesco a vedere una persona che non sia Padre, sono sempre uomini vecchi e di malo affare, che c'entrano con la mafia o organizzazioni altrettanto poco raccomandabili.
Gente di merda, in pratica.
Mi guardano con occhi pieni di perversione, mi toccano, mi palpano, mi studiano e valutano, per infine lanciare delle offerte che vengono costantemente rifiutate da Padre. “Lui è il MIO ragazzo” dice scoppiando in una risata roca, quel tipo di risata che appartiene ad un fumatore incallito “Vale molto di più!” ma anche se rilanciano alzando di qualche migliaio di dollari (alle volte anche decine, centinaia) finisce con il rifiutare.
Il mio aspetto è gradevole, ne sono a conoscenza, ma valgo davvero così tanto?
Non mi importa granché di questa vita. Per quel che mi interessa potrebbero anche vendermi ad un ottantenne pervertito per farmi fottere a ripetizione, uccidere e poi abbandonare in un qualche canale di scolo della città.
Il sesso... chissà cosa si prova. Ho letto tanti libri su quest'argomento ma non riesco proprio ad immaginare come deve essere un rapporto sessuale.
O come potrebbe essere l'amore.
“Amore: sentimento intenso e profondo di affetto, simpatia ed adesione rivolto ad una persona, un animale, un oggetto o verso un concetto, un ideale.” ma, da quello che ho potuto imparare attraverso i libri, è molto più di questo.
L'idea che mi sono fatto è quella di un qualcosa di indescrivibile che ti stravolge completamente la vita e che, nonostante faccia penare parecchio, l'essere umano sente il bisogno di trovare, di conoscere.
Io non avrò mai quest'opportunità, lo so bene.
È già tanto se mi hanno graziato e fatto arrivare ai 17 anni: dopo un po' che stai qui Loro si liberano di te, in un modo o nell'altro.
Ma a quanto pare Padre ci tiene parecchio a me.
I passi che rimbombano nel corridoio sono inconfondibili -E' già arrivato il momento?- sono stupito, è davvero passato già un giorno?
Non ricordo di aver dormito.
-Prego, per di qua, questa è la stanza.- la voce di Padre risuona bassa da dietro la mia porta, poi ecco il suono della chiave che gira nella serratura.
Mi alzo scrollando leggermente le spalle, dovrei darmi un'aggiustata ai capelli, lui odia quando mi presento in modo sciatto “E' maleducato nei confronti dei clienti, Taemin! Devi sempre essere rispettoso non solo con me, ma anche con loro, i quali hanno il DIRITTO di vederti in tutta la tua bellezza.” furono le parole che mi disse 947 giorni 13 ore e 57 minuti fa.
Mi rilassa contare, oltre che a tenermi compagnia. Persino mentre leggo un libro o anche quando dormo conto... credo che oramai il mio cervello abbia sviluppato una sorta di meccanismo automatico, come un orologio, sì.
Chissà, magari ce li ho davvero degli ingranaggi nascosti da qualche parte.
-Lui è Lee Taemin. Su Min, vieni a salutare il signore!- sulla quarantina, vestito di tutto punto, alto, occhi grandi e sorriso cordiale (si fa per dire). Questo è semplicemente un uomo d'affari, non penso che riuscirà a fare un'offerta appetibile.
Come da copione mi inchino mostrando poi un sorriso luminoso. Ma lo è davvero? Spesso faccio delle “prove sorriso” davanti allo specchio a muro che mi ritrovo vicino al letto.
L'ho visto parecchie volte, lo conosco ma non me la sento proprio di chiamarlo sorriso. Ho visto persone sorridere su riviste per pubblicità d'abbigliamento, oggetti per la casa e quant'altro ma penso che neppure quelli siano dei veri sorrisi.
Un fotografo ti dice “Ok, adesso sorridi e metti le braccia così!” e tu lo fai, appari bello e sereno ma se si comincia a guardare attentamente la foto si vede che il tuo è un sorriso forzato.
Si capisce che anche il mio lo è guardandolo per appena due secondi, per questo chino sempre subito il capo facendo ricadere i capelli castani sugli occhi.
“Fai bene a farlo Min, ti da l'aria di un ragazzo sensibile e timido, ti fa piacere di più!” è ciò che mi ha detto Padre la prima volta che usai questa tecnica.
Sento le dita di quell'estraneo sfiorarmi prima una guancia poi l'altra, mi tocca le labbra, scende per il collo, le braccia, i fianchi, la pancia, il sedere, risale per la schiena, riscende per il bassoventre, tasta le cosce e poi risale ad “accarezzarmi” i capelli.
Sorride a Padre e riescono, quest'ultimo mi lancia uno dei suoi soliti sorrisi.
Che tipo di sorriso sarà il suo? Me lo chiedo spesso.
Tra qualche istante rientreranno nella stanza, Padre è solito rifiutare le offerte davanti a me.
Come solitamente faccio in questi momenti mi siedo alla scrivania e comincio a scarabocchiare.. non sono un asso nel disegno, ma è pur sempre un passatempo no? Tanto nessuno li vedrà mai.
Sento le voci dei due uomini riavvicinarsi alla porta, ma questa volta il tono di Padre è strano, diverso.
-Taemin!- dice appena entrato dalla porta -Saluta il tuo nuovo padrone!- cosa? Nuovo padrone?
Come? Non è possibile.
Le mie labbra si muovono, ma quello che esce è niente.
-Lo so che sei sorpreso ma ha fatto davvero un'ottima offerta e poi, credo che lì ti troverai meglio. Raccata le tue cose figliolo, il più velocemente possibile!- faccio come mi dice, non pronuncio una parola, né faccio un cenno, nulla.
Obbedisco come un cane.
In breve mi ritrovo fuori dal corridoio che utilizzavo per spostarmi nell'altra stanza.. non ci sono mai stato qui.
È strano, l'ambiente attorno a me è luminoso, non come quelle sottospecie di gabbie in cui ci tengono rinchiusi.
Saliamo delle scale, sento i primi spifferi d'aria accarezzarmi e rabbrividisco alla sensazione fresca e di piacere che riesco a sentire. Lì sotto l'unica aria che si riusciva ad avvertire è quella proveniente dai condotti di areazione.
Saliamo una, due, tre rampe di scale, apriamo e chiudiamo diverse porte fino a ritrovarci in un ampio ingresso con tanto di fontane, reception, poltrone, distributori d'acqua, tappeti, piante decorative, quadri, tavolini... il luogo dove ho sempre vissuto era sotto ad un ufficio?
Padre mi da una leggera pacca sulla spalla e mi si avvicina all'orecchio -Fai il bravo- mi sussurra -Mi mancherai davvero, Min!- e rieccola lì, la sua risata.
-E' ora di andare.- mi dice l'uomo, annuisco e ci dirigiamo verso l'uscita.
Ancora 8 passi e vedrò quel tanto atteso mondo; ancora 7 passi e sentirò il vento tra i capelli; ancora 6 passi e le mie narici saranno inebriate da fragranze mai sentite prima ; ancora 5 passi e sarò una persona in tutto e per tutto; ancora 4 passi, non sto dando prova della mia emozione, vero?; ancora 4 passi, è notte e non vedrò il sole; ancora 3 passi, ci sarà la luna a farmi compagnia; ancora 2 passi.. e se non fosse come me lo aspetto?; ancora 1 passo e assaporerò un po' di libertà.
Il mio cuore freme, le gambe mi tremano, il fiato si spezza ed eccolo lì, la porta principale si apre e il mondo si mostra ai miei occhi spalancati.
Mi blocco poco dopo l'uscio, il rumore della ghiaia sotto le scarpe del Padrone è il primo rumore che avverto, ma subito uno strano canto lo sovrasta.. un cinguettio? Ma gli uccelli non dovrebbero dormire di notte?
Un suono acuto, ripetuto più volte squarcia il silenzio che quella notte dovrebbe portare.
Alzo lo sguardo e lo spettacolo che mi ritrovo difronte è unico nel suo genere: un cielo scuro, privo di ogni sorta di imperfezione, decorato da una luna piena splendete e stelle, miriadi di stelle che le danzano attorno.
Piante, fiori, animali, insetti, l'aria fresca della notte.. troppe emozioni tutte insieme, troppe nuove esperienze!
Le sento, le mie guance si stanno bagnando, le lacrime hanno preso a scorrere.
Noto un sorriso sul volto del Padrone, che quest'uomo abbia un cuore? Mi sembrerebbe singolare, ma mai dire mai, giusto?
Lo raggiungo e mi siedo nell'auto lussuosa. Da un breve ordine all'autista e cala il silenzio, l'unico rumore udibile è quello del motore della macchina.
Mi appiccico il finestrino e comincio a guardare meravigliato le luci della città che scorrono attorno a noi, sorrido neppure fossi un bambino d 5 anni!
Mi viene da sorridere, da ridere e persino da piangere. Cerco di bloccare Quel pensiero che mi sta cercando di far ragionare.. Avanti Taemin, che ne sai di dove ti stanno portando? Magari in un posto peggiore, magari ti uccideranno ma no, no sono troppo felice di poter finalmente provare tutto questo!
E cerco di non pensarci, di godermi ogni singolo elemento di quella minima parte di mondo a mia disposizione.
Quanti minuti saranno passati dalla mia liberazione? Non lo so, che il mio orologio si sia rotto?
Magari i miei ingranaggi sono andati in tilt.
Continuo a sorridere poi vedo il braccio del Padrone spuntarmi davanti agli occhi, sposto il mio sguardo sul suo volto e mi mostra un sorriso più ampio rispetto al precedente, poi osservo le sue dita spingere un piccolo pulsante sul “bracciolo” dello sportello, e il finestrino si abbassa.
L'aria, il vento, tanto vento tra i capelli! Non riesco neppure a tenere gli occhi aperti, godo per quella sensazione e mi scappa persino una risata commossa.
Probabilmente sto esagerando, lo so benissimo, mi sto illudendo! Ma non mi importa davvero.
Appena sento di essere abbastanza soddisfatto rialzo il finestrino, ancora sorridente.
-Mio figlio...- dopo poco sento la voce del Padrone schiarirsi per poter parlare meglio -Mio figlio è un ragazzo molto problematico. Io lavoro parecchio, forse anche troppo, mia moglie... beh, non è una persona affidabile. Sempre impegnata in viaggi all'estero, è persino meno presente di me che riesco ad essere a casa solo il martedì sera. Il mio è un lavoro piuttosto rischioso, quindi, abbiamo preferito farlo studiare da privatista. Non ha contatti con le persone, a meno che non siano camerieri, governanti e persone del genere. Ovviamente può uscire, ma sotto scorta.-
-Che lavoro fa?- forse non avrei dovuto interromperlo, ma almeno così sa che lo sto ascoltando... e poi ho il diritto di scoprire che fine sto per fare. Diventerò la valvola di sfogo di un moccioso figlio di un imprenditore?
-Sono un politico.-
-Un politico..? Ed è venuto in un posto del genere dove tengono rinchiusi ragazzini di tutte le età?!-
-Il mio è un lavoro rischioso, Taemin... non farmi scendere nei particolari, te ne prego. Come ti dicevo, mio figlio, da come avrai ben capito, non ha amici, non può averne. Io e mia moglie avevamo pensato di averne un altro ma poi ci sembrò ingiusto nei confronti di quella creatura. Abbiamo privato già il nostro primogenito di una vita normale, lui... lui non era nei nostri piani.-
-Un errore, quindi.-
-Non lo definirei mai e poi mai errore, no. Fatto sta che, Taemin, voglio che tu gli diventi amico. So quanto sia stata dura la tua vita lì dentro ma...-
-Non lo è stata solo per me. Ci sono centinaia e centinaia di altre persone lì, lo sa? Altri ragazzi come me e suo figlio! Ragazzi ai quali non è permesso vivere, ai quali ogni diritto viene levato, ragazzi che vengono venduti come carne in qualche supermercato! E lei che ha fatto? Lei, un POLITICO, cosa ha fatto? Ha semplicemente comprato me. Non pensa agli altri? Potrebbe far chiudere baracca e bottega, no? Lei ha dei poteri, se non erro.-
-Colui che tu, che voi chiamate Padre è un uomo molto potente e i suoi servizi sono parte fondamentale di grandi affari finanziari che riguardano l'intero paese. Farlo smettere vorrebbe dire creare una crisi.-
-E quindi avete intenzione di non muovere un dito?!-
-Il mondo non è tutto rose e fiori Taemin. Io non sono un uomo cattivo, anzi, tutt'altro. Ma.. non posso farci niente. Mi dispiace.- nessuno dei due parla, il mio sguardo adesso è persino rivolto altrove.
Sarei capace di dargli un cazzotto in faccia.
Lo sento sospirare e muoversi appena, per mi porge un foglietto tra le mani, una fotografia.
-Lui è mio figlio, Minho. Ha 19 anni, quindi è poco più grande di te... tra qualche tempo ne farà venti, sai? Ama il calcio, è la sua grande passione assieme al canto. Tu hai qualche passione, Taemin?- lo guardo con astio. Come può farmi una domanda del genere?
-Secondo lei posso averne qualcuna? La lettura era la mia unica amica, lì sotto, assieme alla solitudine. Non ho mai provato a fare nulla.- gli rimetto la foto tra le mani e giro la testa dalla parte opposta alla sua, per me questa conversazione è finita.





Bene bene bene, allora! Volevo provare qualcosa di nuovo, no? E quindi... ho tirato fuori questa storia! Non ho niente in mente, se non il fatto che non sarà molto lunga..
Spero che vi sia piaciuto come primo capitolo e che, almeno un pochino, sia riuscto a incuriosirvi!
Chu :3
(..Forse invece di cominciare fanfiction su fanfiction dovrei continuare quelle già pubblicate *da capocciata al muro*)
  
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