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Autore: DumbHumanBeing    17/05/2012    1 recensioni
E rieccomi! Si, lo so, non interessa a nessuno, perņ ieri stavo ascoltando Photograph dei Nickelback e guardando lo Sneak Peak dell'ultima puntata e BOOM! Mi č venuta l'ispirazione :)
In questa storia abbiamo Kurt e Blaine, qualche anno dopo, che aprono la loro "scatola dei ricordo" e osservano il suo contenuto.. Buona lettura! ;)
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ascoltare questa canzone ( http://www.youtube.com/watch?v=BB0DU4DoPP4&ob=av3e ) rende più piacevole la lettura ;)

 

 

 

 

 

-Papà B, posso vestire il coniglio?-

-No, Isy, lascia in pace Brian...-

La piccola Isabella si era aggrappata alla camicia del padre da circa mezz'ora insistendo per mettere al loro coniglio bianco un vestitino rosa che il giorno prima aveva confezionato con Kurt.

-Ma papà K ha detto che lo potevo fare!-

-Tesoro, ho fatto il vestito con te perché pensavo lo volessi mettere alla bambola, non al coniglio!-

Blaine scoppiò a ridere e raggiunse suo marito in cucina.

-Non devi dare queste a idee a tua figlia..-

-Ah, certo! Quando ha queste idee la figlia è solo mia? Mi sembra giusto- disse Kurt, ridacchiando e dando un bacio sulla guancia a Blaine, che lo abbracciò da dietro e appoggiò il suo mento sulla spalla dell'altro.

-Tesoro, è pronta la cena!-

-Arrivo papà, vado un attimo in cameretta a prendere Brian, non voglio che si senta solo..-

-Amore, lo sai che non puoi portarlo a tavola.. Ci giocherai dopo, vedrai che capirà- disse Blaine, sorridendo e convincendo la bimba a sedersi e a mangiare.

 

Finita la cena, Isabella si precipitò in camera sua mentre ai due ragazzi toccò il compito di ripulire tutto quanto; mentre Blaine sistemava l'ultimo piatto nella credenza, sentì una vocina dolce che lo chiamava, così salì al piano superiore per entrare nella stanza da cui proveniva la voce. Quando arrivò nella loro stanza, vide la bambina seduta per terra ai piedi del letto con una scatola bianca fra le manine.

-Cos'è?-

-Io e papà K l'abbiamo chiamata “La scatola dei ricordi”.. Ci sono tutte le cose di quando andavamo al liceo- rispose Blaine, lasciandosi scappare un sorriso, quasi emozionato. Da quando andavano al liceo, Kurt e Blaine avevano fatto molta strada: dalla Dalton a New York, avevano realizzato tutti i loro sogni. Dopo che Kurt era andato a New York per frequantare NYADA e l'anno passato lontani l'uno dall'altro, Blaine era riuscito a raggiungerlo e aveva trovato lavoro presso un'officina non lontana da casa. Erano sposati da 12 anni e avevano adottato Isabella 2 anni prima; erano riusciti a sistemarsi piuttosto bene in una villetta appena fuori dal centro di New York, posto molto comodo per il lavoro di entrambi e la scuola della piccola Isabella. Avevano deciso di tenere ogni foto e oggetto che gli ricordasse qualcosa, sia brutte che belle esperienze, da quando si erano conosciuti fino al diploma di Blaine.

Il ragazzo riccio si sedette di fianco alla bambina, che però si accoccolò subito fra le sue braccia con il coniglio in grembo.

-Amore, sali: Isy vuole vedere cosa c'è dentro La scatola dei ricordi!-

-Arrivo, arrivo, lasciami sistemare le ultime cose e arrivo!-

Intanto che aspettavano Kurt, il riccio cominciò a sollevare il coperchio della scatola sotto gli occhi curiosi della bambina. Quella scatola conteneva almeno un centinaio di foto e una quindicina di oggetti, tra cui lo scettro di Kurt e il cagnolino di peluche di Blaine.

Appena Kurt arrivò in stanza, accese lo stereo con il cd dei Nickelback in sottofondo e si sedette di fianco al marito, ribaltando delicatamente la scatola.

-Così cominceremo dall'inizio- disse il soprano, ammiccando un sorriso.

La prima foto che prese in mano fu la tomba di Pavarotti, ed entrambi si scambiarono uno sguardo complice.

-Cos'è?- chiese innocentemente Isabella, prendendo la foto con le sue dolci manine e girandola un pochino, cercando di capire il soggetto della fotografia.

-Quella è la tomba di un canarino, tesoro-

-Ma papà K, perchè avete fatto la tomba per un canarino?-

-Perchè è grazie a lui che tuo padre si è deciso a dichiararsi-

-Ehi, lo avrei fatto prima, ma tu eri così perfettamente perfetto e non sapevo come fare..-

Kurt diede una leggera pacca sulla spalla al riccio e poi un dolce bacio sulla guancia, mentre la bambina continuò con le sue manine a spostare le foto che non le interessavano, fino a trovarne una del ballo scolastico in cui Kurt era stato proclamato reginetta.

-Perchè avevi una corona?- chiese dolcemente, indicando con un ditino la testa di Kurt.

-Perchè il tuo papà era così bello che è stato eletto regina del ballo.. Guarda, c'è anche lo scettro!-

Isabella lo prese e cominciò ad agitarlo alzandosi in piedi e saltellando per la stanza.

-Posso essere anche io una regina?-

-Certo che puoi tesoro.. Ecco, tieni, te lo regalo- rispose Kurt, osservando la bambina con uno sguardo adorante.

Blaine intanto guardava la scena con gli occhi lucidi: era lì, con il suo Kurt, a vivere la vita che aveva sempre sognato con la persona che amava e la loro bambina; non avrebbe potuto chiedere di meglio.

Andarono avanti per un po' a osservare le foto e gli oggetti contenuti in quella scatola: trovarono l'anello che Blaine aveva regalato a Kurt per Natale, il volantino di West Side Story a cui entrambi i ragazzi avevano partecipato, una cravatta rossa e blu della Dalton, la benda che aveva usato Blaine quando era stato operato all'occhio per la granita lanciatagli da Sebastian e una foto delle Regionali, mentre i due cantavano Candles. Non tutto quello che conteneva quella scatola suscitava in loro ricordi piacevoli, ma erano comunque parte della loro vita e non li avrebbero certo gettati via.

Tra le ultime foto rimaste c'era quella delle Nazionali, quell'unica foto tutti insieme prima del diploma. Mentre Kurt la prese in mano, Blaine notò che era appena partita Photograph, una delle canzoni preferita di entrambi i ragazzi; così si alzò da dove era seduto e mise la canzone ad un volume un po' più alto.

 

Look at this photograph

Every time I do it makes me laugh

How did our eyes get so red?

And what the hell is on Joey's head?

 

And this is where I grew up
I think the present owner fixed it up
I never knew we'd ever went without
The second floor is hard for sneaking out

And this is where I went to school
Most of the time had better things to do
Criminal record says I broke in twice
I must have done it half a dozen times

I wonder if it's too late
Should i go back and try to graduate
Life's better now than it was back then
If I was them I wouldn't let me in

 

Accompagnati da quella canzone, entrambi ricordarono quel momento e cominciarono ad interrogarsi su che fine avessero fatto i loro vecchi amici: a parte Rachel e Finn, che vivevano ad una ventina di chilometri da loro, avevano parlato con gli altri ragazzi soltanto un paio di volte in 15 anni, la più recente 4 anni prima. Ed era triste pensarlo, considerando che avevano passato gli anni più belli delle loro vite con quei ragazzi, e non avrebbero mai smesso di ringraziarli abbastanza per tutte le volte che li avevano fatti divertire e li avevano supportati. Le loro chiacchierate, i pianti, tutte quelle canzoni in auditorium e nella sala canto; non le avrebbero dimenticate.

 

Every memory of looking out the back door
I had the photo album spread out on my bedroom floor
It's hard to say it, time to say it
Goodbye, goodbye.
Every memory of walking out the front door
I found the photo of the friend that I was looking for
It's hard to say it, time to say it
Goodbye, goodbye.

[…]

 

Mentre riguardavano quella foto, a Kurt vennero gli occhi lucidi e gli scivolò una lacrima sul viso; si era appena reso conto che quei ragazzi gli mancavano da morire.

-Che c'è?-

-Niente..-

 

I miss that town
I miss the faces
You can't erase
You can't replace it
I miss it now
I can't believe it
So hard to stay
Too hard to leave it

If I could I relive those days
I know the one thing that would never change

 

-Non ti credo, Kurt.. Che è successo?-

Il ragazzo si asciugò la lacrima e guardò suo marito ancora con gli occhi lucidi.

-Questa foto, questa canzone.. Non sai quanto mi mancano..-

-Lo so, anche a me mancano molto.. E sono sicuro che anche a loro noi manchiamo molto, ma lo sai, ci vorranno secoli prima di riuscire a ricontattarli tutti quanti!-

Isabella si accoccolò tra le braccia di Kurt e si strinse forte a lui, lasciando il coniglio nella gabbia per potersi aggrappare meglio alla maglia del padre.

-Papà K, non voglio vederti triste..-

-Tesoro, non sono triste.. Queste sono lacrime di gioia.. Perchè mi viene in mente com'erano quegli anni e sono felice...-

-Sicuro?- Gli occhi della bambina era lucidi e pieni di tenerezza: aveva una luminosità tale che anche Kurt ne rimase abbagliato; erano dello stesso colore di Blaine, ed era come guardare i suoi occhi e riinnamorarsene di nuovo.

 

Every memory of looking out the back door
I had the photo album spread out on my bedroom floor
It's hard to say it, time to say it
Goodbye, goodbye.
Every memory of walking out the front door
I found the photo of the friend that I was looking for
It's hard to say it, time to say it
Goodbye, goodbye.

Look at this photograph
Everytime I do it makes me laugh
Everytime I do it makes me...

 

La canzone si concluse, e Kurt si alzò di scatto, posando la foto accuratamente nella scatola, e scendendo in fretta le scale.

-Che stai facendo?-

-Cerco la rubrica!- gridò Kurt dal piano inferiore; Blaine lo raggiunse incuriosito e quando arrivò in salotto, lo vide intento a cercare qualcosa e a comporre velocemente un numero.

-Chi stai chiamando?-

-Finn- rispose velocemente il soprano.

-E perché?-

-Perchè voglio chiedergli il numero di Sam!- disse con ovvietà.

-Non vorrai mica chiamarli tutti, vero?!-

-Si, è esattamente quello che voglio fare...Pronto? Finn, ciao!-

-Sei incorreggibile, Hummel!- Blaine lo guardò con ammirazione, appoggiato allo stipite della porta, mentre sentì un braccino debole tirargli di nuovo la camicia.

-Papà B, papà K è impazzito?-

-Si, amore, è impazzito!- disse il riccio ridendo, prendendo in braccio la bambina e sedendosi sul divano accanto a lui.

-Presto, Isy, segna questo numero!-

-Kurt, Isabella ha 6 anni e non ha ancora cominciato la scuola.. Come pretendi che ti segni un numero di telefono?-

-Dai, Blaine fallo tu, sbrigati!-

Quando Kurt guardò Blaine, quest'ultimo notò nello sguardo del marito un bagliore che aveva visto anche durante il provino per la NYADA e l'esibizione delle Nazonali: voleva farcela e nessuno lo avrebbe fermato.

-Ti amo- disse Blaine di rimando, baciando Kurt dolcemente sulle labbra e appoggiando la sua mano sulla guancia dell'altro.

-Ti amo anche io-

Avrebbero rimesso insieme il vecchio Glee Club, per una pizzata e quattro chiacchiere; quei ragazzi gli mancavano da morire e rivederli sarebbe stata una gioia immensa per entrambi. E anche se quella sarebbe stata l'ultima volta tutti insieme, lo avrebbero ricordato anche tra cinquant'anni, perché le Nuove Direzioni non si sarebbero mai divise. Mai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Volevo dedicare questa storia alla mia amica Potti, a cui voglio un mondo di bene <3

 

Si, sono devastata dalla fine imminente del mio show preferito, lo ammetto ç____ç

Non sto qui a dirvi quanto mi mancheranno, perché sono sicura che mi capite..

A tutti i Gleeks, voglio solo dire:

This is not the end!

 

Vi voglio bene ragazzi ç__ç

 

   
 
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