Meteor Shower ~
I can finally see that you’re right there beside
me
Il tempo a Storybrooke è tornato a scorrere fin
dall’arrivo di Emma Swan; eppure è
adesso, esattamente adesso che, nel
negozio dei pegni, per un minuto o un’eternità, il tempo si ferma.
Da ventotto anni questo
posto non è stato che silenzio. Ha tentato innumerevoli volte di restare
immobile, gli occhi chiusi, ad ascoltare:
perché nei ricordi di momenti e luoghi passati si celano sempre alcune
voci, fantasmi capaci d’essere una pur spiacevole compagnia per il
più solo degli uomini. Ma gli scaffali e le vetrine e i cimeli di un
mondo che è stato casa non gli hanno mai detto nulla. Non può esserci conforto nel passato, se
ciò che ti ha lasciato è solo rimpianto. Così, il negozio
dei pegni non è mai stato altro che lo spettro di un santuario, e per
ventotto anni gli è rimasto accanto solamente il silenzio.
Forse è per
questo che non ha riconosciuto subito la sua voce.
Ma ora la vede, la
tocca, è reale, è viva, ed è esattamente
adesso – quando quel suono quasi dimenticato spazza via ogni fantasma
– che il tempo si ferma.
E mentre
l’abbraccia, piangendo tra i suoi capelli, non desidera altro che restare
così per sempre.
I am not my own, for I have been made new
Please don’t let me go, I desperately need you
Spazio dell’autrice
Lo so, lo so. È un momento già trito e ritrito,
quello del ricongiungimento tra Rumpel e Belle.
Ma non posso farci niente. AMO quella scena. Non avete idea di
quanto abbia pianto insieme a Gold. Così, per
quanto banale, non sono riuscita a non dedicarvi un pensiero.
La lyric è il testo dell’omonima
canzone, Meteor Shower, Owl City.
Aya ~